Musei Vaticani: “Pinacoteca, Stanze di Raffaello e Cappella Sistina”
La visita guidata dei Musei Vaticani si svolge lungo un percorso che comprende nella parte conclusiva le famose Stanze di Raffaello e la Cappella Sistina, visitate ogni anno da milioni di turisti che giungono a Roma appositamente per vederle, tuttavia, pochi visitano la Pinacoteca dove sono raccolte opere di Giotto, Beato Angelico, Melozzo da Forlì, Perugino, Leonardo, Raffaello, Tiziano, Caravaggio e altri capisaldi della pittura italiana, che la rendono unica al Mondo!
Abbigliamento consigliato: pantaloni lunghi per gli uomini, gonna sotto il ginocchio o pantaloni e spalle coperte per le donne.
Appuntamento: Piazza del Risorgimento, angolo Via di Porta Angelica, sotto le mura Vaticane.
La visita guidata dei Musei Vaticani si svolge lungo un percorso che comprende nella parte conclusiva le famose Stanze di Raffaello e la Cappella Sistina, visitate ogni anno da milioni di turisti che giungono a Roma appositamente per vederle, tuttavia, pochi visitano la Pinacoteca dove sono raccolte opere di Giotto, Beato Angelico, Melozzo da Forlì, Perugino, Leonardo, Raffaello, Tiziano, Caravaggio e altri capisaldi della pittura italiana, che la rendono unica al Mondo!
Abbigliamento consigliato: pantaloni lunghi per gli uomini, gonna sotto il ginocchio o pantaloni e spalle coperte per le donne.
Appuntamento: Piazza del Risorgimento, angolo Via di Porta Angelica, sotto le mura Vaticane.
I sotterranei di S Cecilia in Trastevere e gli affreschi medievali ritrovati nel Coro di Clausura
*visita guidata con apertura straordinaria ed esclusiva su prenotazione a numero chiuso (max 25 persone)
La tradizione vuole che la basilica di IX sec. sia stata edificata sopra ai resti dell’antico Titulus Caecillae, appartenuto a S. Cecilia. La sottostante area archeologica rivela un’interessantissima stratigrafia di resti di più costruzioni, da una domus di età repubblicana fino ad un insula di epoca imperiale. Nei sotterranei è anche presente il luogo identificato come l’antico balneum in cui secondo la tradizione, la Santa fu martirizzata. Si narra che nel 1599, il suo corpo fu miracolosamente ritrovato intatto con il capo leggermente reclinato. Stefano Maderno scolpì una statua che riproduce il corpo della santa nella stessa posizione in cui venne trovato durante gli scavi dell’antica basilica. Fra le opere d’arte presenti nel complesso basilicale ricordiamo il mosaico absidale tipico della tradizione Carolingia (IX sec), il ciborio di Arnolfo di Cambio (XIII sec) nel presbiterio e i magnifici affreschi del Cavallini ritrovati nella contro facciata del coro delle monache di Clausura durante i restauri dei primi del 900'.
Appuntamento: Piazza Santa Cecilia in Trastevere.
Il mistero di St Ivo alla Sapienza e il barocco romano
Nel 1642 Borromini consegnò il progetto della chiesa che doveva sorgere all’interno del complesso universitario della Sapienza, ed affacciarsi sul cortile disegnato da Giacomo della Porta. Borromini aveva progettato un organismo a pianta centrale dalla geometria complessa, che riusciva bene ad inserirsi nello spazio limitato rimasto a sua disposizione. Da questi vincoli egli aveva tratto un’occasione di grande libertà per creare una struttura architettonica avanguardistica e fantasiosa, ma il suo progetto rimase lettera morta per più di dieci anni.
Nei fatti, papa Urbano VIII (Maffeo Barberini), aveva accordato piena fiducia all’artista, stima condivisa anche dal nipote del pontefice, il celebre cardinale Francesco. Che cosa era successo, allora?
Oscure trame di potere, contrarie ai Barberini, investirono il lavoro dell’architetto, ostacolando la costruzione di questa chiesa, una tra le più “simboliche” ed “esoteriche” di Roma. I lavori fortunatamente ripresero intorno al 1655 sotto l’impulso di Alessandro VII (Fabio Chigi) che consacrò la chiesa nel 1660, ma molti dei misteri legati alla sua costruzione rimango tali, anche in virtù del fatto che questa chiesa è aperta solo per un paio d’ore la settimana. Visitarla è un privilegio che non è toccato a molti, non fatevelo scappare!
I sotterranei di S Cecilia in Trastevere e gli affreschi medievali ritrovati nel Coro di Clausura
*visita guidata con apertura straordinaria ed esclusiva su prenotazione a numero chiuso (max 25 persone)
*visita guidata con apertura straordinaria ed esclusiva su prenotazione a numero chiuso (max 25 persone)
La tradizione vuole che la basilica di IX sec. sia stata edificata sopra ai resti dell’antico Titulus Caecillae, appartenuto a S. Cecilia. La sottostante area archeologica rivela un’interessantissima stratigrafia di resti di più costruzioni, da una domus di età repubblicana fino ad un insula di epoca imperiale. Nei sotterranei è anche presente il luogo identificato come l’antico balneum in cui secondo la tradizione, la Santa fu martirizzata. Si narra che nel 1599, il suo corpo fu miracolosamente ritrovato intatto con il capo leggermente reclinato. Stefano Maderno scolpì una statua che riproduce il corpo della santa nella stessa posizione in cui venne trovato durante gli scavi dell’antica basilica. Fra le opere d’arte presenti nel complesso basilicale ricordiamo il mosaico absidale tipico della tradizione Carolingia (IX sec), il ciborio di Arnolfo di Cambio (XIII sec) nel presbiterio e i magnifici affreschi del Cavallini ritrovati nella contro facciata del coro delle monache di Clausura durante i restauri dei primi del 900'.
Appuntamento: Piazza Santa Cecilia in Trastevere.
Il mistero di St Ivo alla Sapienza e il barocco romano
Nel 1642 Borromini consegnò il progetto della chiesa che doveva sorgere all’interno del complesso universitario della Sapienza, ed affacciarsi sul cortile disegnato da Giacomo della Porta. Borromini aveva progettato un organismo a pianta centrale dalla geometria complessa, che riusciva bene ad inserirsi nello spazio limitato rimasto a sua disposizione. Da questi vincoli egli aveva tratto un’occasione di grande libertà per creare una struttura architettonica avanguardistica e fantasiosa, ma il suo progetto rimase lettera morta per più di dieci anni.
Nei fatti, papa Urbano VIII (Maffeo Barberini), aveva accordato piena fiducia all’artista, stima condivisa anche dal nipote del pontefice, il celebre cardinale Francesco. Che cosa era successo, allora?
Oscure trame di potere, contrarie ai Barberini, investirono il lavoro dell’architetto, ostacolando la costruzione di questa chiesa, una tra le più “simboliche” ed “esoteriche” di Roma. I lavori fortunatamente ripresero intorno al 1655 sotto l’impulso di Alessandro VII (Fabio Chigi) che consacrò la chiesa nel 1660, ma molti dei misteri legati alla sua costruzione rimango tali, anche in virtù del fatto che questa chiesa è aperta solo per un paio d’ore la settimana. Visitarla è un privilegio che non è toccato a molti, non fatevelo scappare!
Orario d’inizio: h 10.00 (Accoglienza e registrazioni da 30’ prima).
Appuntamento: presso il cortile di St Ivo alla Sapienza, Corso del Rinascimento 40.
Il Mausoleo di S Costanza e la basilica di St’Agnese fuori le mura
Forse il più importante fra i complessi monumentali che testimoni l'età paleocristiana e alto medievale in Roma. Eretto per volere di Costanza, figlia di Costantino, nel 342 sopra l'area cimiteriale che accoglieva le spoglie di St Agnese, il cui martirio è fra i più suggestivi e noti della tradizione romana. Il complesso monastico pur essendo in parte privato del suo primitivo splendore, conserva tuttora un'imponenza ed un fascino straordinari, testimoniati nel graduale passaggio dall’arte paleocristiana alla piena maturità raggiunta nella chiesa Onoriana di VII secolo.
Il mausoleo di S. Costanza a pianta centrale, con i due spazi circolari concentrici, le colonne binate e i colorati mosaici, fu destinato ad influenzare l'architettura medioevale non solo romana ma mondiale.
Appuntamento: Via Nomentana 349
Come arrivare: S. Agnese/Annibaliano, Linea B1 - diramazione Metro B, bus n. 60, 337, 36, 90, 660.
Le Sibille di Raffaello in S. Maria della Pace, e il Chiostro del Bramante
La chiesa di S Maria della Pace, aperta al pubblico solo poche ore la settimana, conserva al suo interno un ricco repertorio di capolavori dell’arte rinascimentale e manierista. Edificata sul finire del XV sec. durante il pontificato di Sisto IV, è attribuita alla creatività di Baccio Pontelli e del Bramante che unirono un'aula rettangolare ad una ottagonale su cui poggiare la cupola. Nel 1656 Pietro da Cortona vi aggiunse la convessa facciata, preceduta da un pronao semicircolare a colonne doriche che cingono, con mirabile scenografica soluzione, la piccola piazza antistante. All’interno si possono ammirare le celebri ‘sibille’ affrescate da Raffaello nel 1514, all’indomani dello scoprimento della Cappella Sistina di Michelangelo e probabilmente da questa influenzato.
Vi si conservano inoltre opere di Rosso Fiorentino, Baldassarre Peruzzi, Carlo Maratta, Orazio Gentileschi e Lavinia Fontana. Di notevole interesse la cappella Mignanelli decorata con marmi policromi provenienti dal Tempio di Giove Capitolino, e il chiostro, prima opera eseguita a Roma dal Bramante, conservato inalterato in ogni sua parte e frutto degli studi sull’architettura romana del grande architetto.
Appuntamento: Via della Pace 5.
S Maria del Popolo: scrigno dell’arte rinascimentale dal Pinturicchio al Caravaggio
S Maria del Popolo, eretta nel XI sec. per volere di Pasquale II con i contributi finanziari del popolo romano. Nella chiesa si riuniscono opere di sommi artisti come Pinturicchio, Raffaello, Sebastiano del Piombo, Caravaggio e l’immancabile Bernini. Sintesi monumentale dello sviluppo artistico della città eterna, affacciata su Piazza del Popolo, ottimo esempio di stratificazione architettonica, che a partire dal Cinquecento, fu oggetto di quel recupero urbano che vide la realizzazione del “Tridente”, complesso stradale costituito da tre vie rettilinee che partendo dalla piazza aiutavano a defluire i pellegrini entrati a Roma attraverso la Porta Flaminia, seguendo la via Francigena.
Appuntamento: Piazza del Popolo 12, presso entrata di S Maria del Popolo.
Il Mosè di Michelangelo e la “tragedia della sepoltura” di papa Giulio II
* visita guidata della Basilica di S Pietro in Vincoli
Secondo la tradizione, mentre papa Leone I confrontava i vincoli che avevano incatenato l’apostolo Pietro nel carcere Mamertino con quelli provenienti dalla Terra Santa (mandati in dono dal Patriarca di Gerusalemme ad Eudossia moglie di Valentiniano III), essi si congiunsero fra loro in maniera inseparabile. La basilica, edificata per volere dell’imperatrice sui resti del Titulus Apostolorum, fu nei secoli ampliata e restaurata più volte, ma deve il suo aspetto attuale principalmente ai lavori voluti da Giulio II della Rovere, che ne fu titolare negli anni precedenti la sua elezione al soglio pontificio (1503), e che qui ha il suo monumento funebre. Monumento disegnato e scolpito da Michelangelo Buonarroti, che lo descrisse come “la tragedia della sepoltura”. L’opera commissionata nel 1505 fu terminata, dopo una genesi complessa e sofferta, esattamente quarant’anni dopo (1545). La nostra visita ci darà modo di analizzare questa magnifica opera, testimonianza tangibile del tormentato sentimento dall’artista, costretto più volte a modificare il suo progetto iniziale. Nella chiesa sono inoltre conservate opere del Domenichino, del Guercino, e del Bregno, un mosaico medievale con l’unica rappresentazione di S Sebastiano anziano e barbuto, e la tomba di Antonio e Piero del Pollaiolo.
Appuntamento: Piazza di San Pietro in Vincoli, 4/A
I Sotterranei di S Lorenzo in Lucina e i resti della meridiana di Augusto
**visita guidata con apertura straordinaria ed esclusiva su prenotazione a numero chiuso (max 25 persone)
S Lorenzo in Lucina è una delle più antiche chiese cristiane presenti in Campo Marzio, eretta fra il IV e V sec sui resti di edifici di età imperiale che la tradizione identifica come domus della matrona Lucina, e in cui si preserva la graticola sulla quale S Lorenzo subì il martirio. Riedificata da Pasquale II in stile romanico (XII sec) con l’aggiunta del campanile e del bellissimo portico. All’interno vi si possono ammirare la cappella Fonseca del Bernini e la magnifica pala d’altare di Guido Reni. Ma è nei vasti sotterranei della Chiesa che si nasconde un prodigio della storia, i resti di una domus romana su cui si sono successivamente impiantate delle insule abitative su più piani, i resti di un battistero appartenuti alla primordiale chiesa, probabilmente impiantata sulle rovine di un tempio pagano dedicato alla Dea "Lucina" a cui si rivolgevano le partorienti. In quest’area prossima al confine sacro della città (il pomerium), l’imperatore Augusto decise di costruire una serie di edifici pubblici, trasformando Campo Marzio nel luogo di esaltazione della sua persona e propaganda politica. Qui sono stati rinvenuti i resti dell’Horologium Augusti e dell’Ara Pacis che insieme all’Ustrinum, nel quale vennero bruciate le spoglie mortali dell’imperatore nel 14 dC, e al Mausoleo, formavano un bosco sacro per passeggiate amene. La nostra visita si concluderà presso l’Ara Pacis, ricollocata nell’attuale posizione durante il ventennio fascista.
Appuntamento: Piazza S Lorenzo in Lucina 16
I sotterranei, la biblioteca e gli oratori di San Gregorio al Celio
*Visita guidata con apertura “straordinaria ed esclusiva” (max 25 partecipanti)
Eccezionalmente aperti al pubblico, gli oratori di Sant'Andrea, Santa Silvia e Santa Barbara edificati tra il 1602 e il 1606 dal cardinale Cesare Baronio sui resti della domus che nel 575 Gregorio Magno trasformò in monastero con annessa una chiesa dedicata all’apostolo Andrea. Ultimati grazie agli interventi del cardinale Scipione Borghese (1607-1608), presentano magnifici affreschi ispirati a episodi della vita di Gregorio Magno e dell’apostolo Andrea dipinti da Antonio Viviani, Pomarancio, Guido Reni, Domenichino e Lanfranco. L’oratorio di Santa Barbara, costruito secondo la tradizione nel luogo ove era situato il triclinio nel quale San Gregorio distribuiva cibo ai poveri, poggia sui resti di una casa romana con annesse botteghe del II e III secolo e la cosiddetta Biblioteca di Agapito, interessante testimonianza archeologica, immersa nella splendida scenografia naturale offerta dall’abbraccio tra i colli Celio e Palatino. La visita si concluderà presso la chiesa dedicata alla memoria di San Gregorio Magno, completamente restaurata in stile barocco, presenta nell’atrio d’ingresso alcune sepolture interessanti come per esempio quella di Sir Edward Carne, dignitario della corte di Enrico VIII, inviato nel 1561 per la questione del divorzio del re dalla prima moglie Caterina d'Aragon
Accoglienza: Piazza di San Gregorio 1 (sulla scalinata della Chiesa).
*Visita guidata degli edifici posti a sud della Casa delle Vestali e della Fonte di Giuturna
Esploreremo l'importante complesso di edifici situato a sud della casa delle Vestali, della Fonte di Giuturna e del Tempio dei Dioscuri. Ammireremo le magnifica pitture della parete "palinsesto", sette strati sovrapposti di dipinti che raccontano la storia stratigrafica di oltre quattro secoli di cristianità (dal IV all'VIII secolo), e che fanno di Santa Maria Antiqua la "Sistina del Medioevo". Abbandonata dopo il terremoto dell’847, fu riportata alla luce solo nel 1900, insieme al cosiddetto Oratorio dei Quaranta Martiri, anch’esso affrescato. Insieme ammireremo l’interno di queste incredibili strutture, prima di raggiungere la vetta del Palatino percorrendo la rampa che l’imperatore Domiziano, nel I secolo d.C., fece costruire come collegamento con la sua ricca dimora. Un'occasione unica e imperdibile per ammirare dei siti archeologici eccezionalmente riaperti al pubblico dopo decenni di restauri.
Accoglienza: all'ingresso dell'area archeologica del Foro Romano, via della Salara vecchia, accessibile da via dei Fori Imperiali, incrocio con Via Cavour.
Orario d’inizio: h 10.00 (Accoglienza e registrazioni da 30’ prima).
Appuntamento: presso il cortile di St Ivo alla Sapienza, Corso del Rinascimento 40.
Appuntamento: presso il cortile di St Ivo alla Sapienza, Corso del Rinascimento 40.
Il Mausoleo di S Costanza e la basilica di St’Agnese fuori le mura
Forse il più importante fra i complessi monumentali che testimoni l'età paleocristiana e alto medievale in Roma. Eretto per volere di Costanza, figlia di Costantino, nel 342 sopra l'area cimiteriale che accoglieva le spoglie di St Agnese, il cui martirio è fra i più suggestivi e noti della tradizione romana. Il complesso monastico pur essendo in parte privato del suo primitivo splendore, conserva tuttora un'imponenza ed un fascino straordinari, testimoniati nel graduale passaggio dall’arte paleocristiana alla piena maturità raggiunta nella chiesa Onoriana di VII secolo.
Il mausoleo di S. Costanza a pianta centrale, con i due spazi circolari concentrici, le colonne binate e i colorati mosaici, fu destinato ad influenzare l'architettura medioevale non solo romana ma mondiale.
Appuntamento: Via Nomentana 349
Come arrivare: S. Agnese/Annibaliano, Linea B1 - diramazione Metro B, bus n. 60, 337, 36, 90, 660.
Le Sibille di Raffaello in S. Maria della Pace, e il Chiostro del Bramante
La chiesa di S Maria della Pace, aperta al pubblico solo poche ore la settimana, conserva al suo interno un ricco repertorio di capolavori dell’arte rinascimentale e manierista. Edificata sul finire del XV sec. durante il pontificato di Sisto IV, è attribuita alla creatività di Baccio Pontelli e del Bramante che unirono un'aula rettangolare ad una ottagonale su cui poggiare la cupola. Nel 1656 Pietro da Cortona vi aggiunse la convessa facciata, preceduta da un pronao semicircolare a colonne doriche che cingono, con mirabile scenografica soluzione, la piccola piazza antistante. All’interno si possono ammirare le celebri ‘sibille’ affrescate da Raffaello nel 1514, all’indomani dello scoprimento della Cappella Sistina di Michelangelo e probabilmente da questa influenzato.
Vi si conservano inoltre opere di Rosso Fiorentino, Baldassarre Peruzzi, Carlo Maratta, Orazio Gentileschi e Lavinia Fontana. Di notevole interesse la cappella Mignanelli decorata con marmi policromi provenienti dal Tempio di Giove Capitolino, e il chiostro, prima opera eseguita a Roma dal Bramante, conservato inalterato in ogni sua parte e frutto degli studi sull’architettura romana del grande architetto.
Appuntamento: Via della Pace 5.
S Maria del Popolo: scrigno dell’arte rinascimentale dal Pinturicchio al Caravaggio
S Maria del Popolo, eretta nel XI sec. per volere di Pasquale II con i contributi finanziari del popolo romano. Nella chiesa si riuniscono opere di sommi artisti come Pinturicchio, Raffaello, Sebastiano del Piombo, Caravaggio e l’immancabile Bernini. Sintesi monumentale dello sviluppo artistico della città eterna, affacciata su Piazza del Popolo, ottimo esempio di stratificazione architettonica, che a partire dal Cinquecento, fu oggetto di quel recupero urbano che vide la realizzazione del “Tridente”, complesso stradale costituito da tre vie rettilinee che partendo dalla piazza aiutavano a defluire i pellegrini entrati a Roma attraverso la Porta Flaminia, seguendo la via Francigena.
Appuntamento: Piazza del Popolo 12, presso entrata di S Maria del Popolo.
Il Mosè di Michelangelo e la “tragedia della sepoltura” di papa Giulio II
* visita guidata della Basilica di S Pietro in Vincoli
Secondo la tradizione, mentre papa Leone I confrontava i vincoli che avevano incatenato l’apostolo Pietro nel carcere Mamertino con quelli provenienti dalla Terra Santa (mandati in dono dal Patriarca di Gerusalemme ad Eudossia moglie di Valentiniano III), essi si congiunsero fra loro in maniera inseparabile. La basilica, edificata per volere dell’imperatrice sui resti del Titulus Apostolorum, fu nei secoli ampliata e restaurata più volte, ma deve il suo aspetto attuale principalmente ai lavori voluti da Giulio II della Rovere, che ne fu titolare negli anni precedenti la sua elezione al soglio pontificio (1503), e che qui ha il suo monumento funebre. Monumento disegnato e scolpito da Michelangelo Buonarroti, che lo descrisse come “la tragedia della sepoltura”. L’opera commissionata nel 1505 fu terminata, dopo una genesi complessa e sofferta, esattamente quarant’anni dopo (1545). La nostra visita ci darà modo di analizzare questa magnifica opera, testimonianza tangibile del tormentato sentimento dall’artista, costretto più volte a modificare il suo progetto iniziale. Nella chiesa sono inoltre conservate opere del Domenichino, del Guercino, e del Bregno, un mosaico medievale con l’unica rappresentazione di S Sebastiano anziano e barbuto, e la tomba di Antonio e Piero del Pollaiolo.
Appuntamento: Piazza di San Pietro in Vincoli, 4/A
I Sotterranei di S Lorenzo in Lucina e i resti della meridiana di Augusto
**visita guidata con apertura straordinaria ed esclusiva su prenotazione a numero chiuso (max 25 persone)
S Lorenzo in Lucina è una delle più antiche chiese cristiane presenti in Campo Marzio, eretta fra il IV e V sec sui resti di edifici di età imperiale che la tradizione identifica come domus della matrona Lucina, e in cui si preserva la graticola sulla quale S Lorenzo subì il martirio. Riedificata da Pasquale II in stile romanico (XII sec) con l’aggiunta del campanile e del bellissimo portico. All’interno vi si possono ammirare la cappella Fonseca del Bernini e la magnifica pala d’altare di Guido Reni. Ma è nei vasti sotterranei della Chiesa che si nasconde un prodigio della storia, i resti di una domus romana su cui si sono successivamente impiantate delle insule abitative su più piani, i resti di un battistero appartenuti alla primordiale chiesa, probabilmente impiantata sulle rovine di un tempio pagano dedicato alla Dea "Lucina" a cui si rivolgevano le partorienti. In quest’area prossima al confine sacro della città (il pomerium), l’imperatore Augusto decise di costruire una serie di edifici pubblici, trasformando Campo Marzio nel luogo di esaltazione della sua persona e propaganda politica. Qui sono stati rinvenuti i resti dell’Horologium Augusti e dell’Ara Pacis che insieme all’Ustrinum, nel quale vennero bruciate le spoglie mortali dell’imperatore nel 14 dC, e al Mausoleo, formavano un bosco sacro per passeggiate amene. La nostra visita si concluderà presso l’Ara Pacis, ricollocata nell’attuale posizione durante il ventennio fascista.
Appuntamento: Piazza S Lorenzo in Lucina 16
I sotterranei, la biblioteca e gli oratori di San Gregorio al Celio
*Visita guidata con apertura “straordinaria ed esclusiva” (max 25 partecipanti)
Eccezionalmente aperti al pubblico, gli oratori di Sant'Andrea, Santa Silvia e Santa Barbara edificati tra il 1602 e il 1606 dal cardinale Cesare Baronio sui resti della domus che nel 575 Gregorio Magno trasformò in monastero con annessa una chiesa dedicata all’apostolo Andrea. Ultimati grazie agli interventi del cardinale Scipione Borghese (1607-1608), presentano magnifici affreschi ispirati a episodi della vita di Gregorio Magno e dell’apostolo Andrea dipinti da Antonio Viviani, Pomarancio, Guido Reni, Domenichino e Lanfranco. L’oratorio di Santa Barbara, costruito secondo la tradizione nel luogo ove era situato il triclinio nel quale San Gregorio distribuiva cibo ai poveri, poggia sui resti di una casa romana con annesse botteghe del II e III secolo e la cosiddetta Biblioteca di Agapito, interessante testimonianza archeologica, immersa nella splendida scenografia naturale offerta dall’abbraccio tra i colli Celio e Palatino. La visita si concluderà presso la chiesa dedicata alla memoria di San Gregorio Magno, completamente restaurata in stile barocco, presenta nell’atrio d’ingresso alcune sepolture interessanti come per esempio quella di Sir Edward Carne, dignitario della corte di Enrico VIII, inviato nel 1561 per la questione del divorzio del re dalla prima moglie Caterina d'Aragon
Accoglienza: Piazza di San Gregorio 1 (sulla scalinata della Chiesa).
*Visita guidata degli edifici posti a sud della Casa delle Vestali e della Fonte di Giuturna
Esploreremo l'importante complesso di edifici situato a sud della casa delle Vestali, della Fonte di Giuturna e del Tempio dei Dioscuri. Ammireremo le magnifica pitture della parete "palinsesto", sette strati sovrapposti di dipinti che raccontano la storia stratigrafica di oltre quattro secoli di cristianità (dal IV all'VIII secolo), e che fanno di Santa Maria Antiqua la "Sistina del Medioevo". Abbandonata dopo il terremoto dell’847, fu riportata alla luce solo nel 1900, insieme al cosiddetto Oratorio dei Quaranta Martiri, anch’esso affrescato. Insieme ammireremo l’interno di queste incredibili strutture, prima di raggiungere la vetta del Palatino percorrendo la rampa che l’imperatore Domiziano, nel I secolo d.C., fece costruire come collegamento con la sua ricca dimora. Un'occasione unica e imperdibile per ammirare dei siti archeologici eccezionalmente riaperti al pubblico dopo decenni di restauri.
Accoglienza: all'ingresso dell'area archeologica del Foro Romano, via della Salara vecchia, accessibile da via dei Fori Imperiali, incrocio con Via Cavour.
S Maria in Cosmedin, la Bocca della Verità e la Ripa Greca
Nel VIII sec dC molte comunità Greco Ortodosse accusate di idolatrare immagini sacre, e per questo perseguitate dagli iconoclasti bizantini, trovarono rifugio nella zona del Velabro, posta sulla riva sinistra del Tevere. Luogo, da sempre prescelto dalle comunità greche, e dove la tradizione vuole che Evandro re degli Arcadi, avesse dedicato un’ Ara Sacra all’eroe tebano Ercole, per ringraziarlo di averli liberati dalla presenza del temibile mostro Caco. Ara, poi incorporata da Gregorio Magno (VI dC) nella chiesa greco-melchita di S Maria in Cosmedin, sorta nei possedimenti terrieri della sua famiglia forse proprio di origine greca. Altre chiese legate alle persecuzioni iconoclaste sono S Giorgio al Velabro, dove papa Zaccaria (VIII dC) trasferì dalla Cappadocia la testa del santo, e la chiesa di S Teodoro al Palatino in cui ancora oggi si celebra il rito greco ortodosso. La nostra esplorazione includerà la visita ai resti della Statio Annonae e dei templi di Portunus e Ercole Vincitore al Foro Boario.
Appuntamento: Piazza della Bocca della Verità 18 (entrata S Maria in Cosmedin)
L’Oratorio dei Filippini e le architetture del Borromini
**La visita prevede l’apertura "esclusiva" dell’archivio Capitolino con la Sala Ovale decorata dal cammino, della Foresteria, della Loggia dei Cardinali affacciata sull'oratorio e degli ampi corridoi affacciati sul Cortile degli Aranci (max 25 persone)
Nel 1637 Borromini venne scelto dai confratelli della Congregazione di S Filippo Neri come architetto del nuovo Oratorio da costruire accanto alla chiesa della Vallicella. Gli incontri dell’oratorio prevedevano l’alternarsi di orazioni e canti che permettevano a tutti i partecipanti di intervenire e di dibattere con spirito “libero e spontaneo” su questioni di fede cristiana e non solo. Borromini progettò la distribuzione di vari ambienti affacciati su due cortili di servizio che comprendevano un dormitorio, un refettorio, una sala di ricreazione, e una biblioteca. L’Oratorio è forse, dopo la chiesa di San Carlo
alle Quattro Fontane, il massimo capolavoro del Borromini, con la facciata che dissimula l'articolazione degli ambienti interni e che riprende in tono minore quella della chiesa adiacente, con una forma leggermente concava ribadita dal nicchione balconato, e uno straordinario timpano triangolare e curvilineo al tempo stesso.
L'artista stesso definì l'oratorio "un corpo umano con le braccia aperte, come che abbracci ognuno che entri".
Accoglienza: Piazza dell'Orologio.
S Maria in Cosmedin, la Bocca della Verità e la Ripa Greca
Nel VIII sec dC molte comunità Greco Ortodosse accusate di idolatrare immagini sacre, e per questo perseguitate dagli iconoclasti bizantini, trovarono rifugio nella zona del Velabro, posta sulla riva sinistra del Tevere. Luogo, da sempre prescelto dalle comunità greche, e dove la tradizione vuole che Evandro re degli Arcadi, avesse dedicato un’ Ara Sacra all’eroe tebano Ercole, per ringraziarlo di averli liberati dalla presenza del temibile mostro Caco. Ara, poi incorporata da Gregorio Magno (VI dC) nella chiesa greco-melchita di S Maria in Cosmedin, sorta nei possedimenti terrieri della sua famiglia forse proprio di origine greca. Altre chiese legate alle persecuzioni iconoclaste sono S Giorgio al Velabro, dove papa Zaccaria (VIII dC) trasferì dalla Cappadocia la testa del santo, e la chiesa di S Teodoro al Palatino in cui ancora oggi si celebra il rito greco ortodosso. La nostra esplorazione includerà la visita ai resti della Statio Annonae e dei templi di Portunus e Ercole Vincitore al Foro Boario.
Nel VIII sec dC molte comunità Greco Ortodosse accusate di idolatrare immagini sacre, e per questo perseguitate dagli iconoclasti bizantini, trovarono rifugio nella zona del Velabro, posta sulla riva sinistra del Tevere. Luogo, da sempre prescelto dalle comunità greche, e dove la tradizione vuole che Evandro re degli Arcadi, avesse dedicato un’ Ara Sacra all’eroe tebano Ercole, per ringraziarlo di averli liberati dalla presenza del temibile mostro Caco. Ara, poi incorporata da Gregorio Magno (VI dC) nella chiesa greco-melchita di S Maria in Cosmedin, sorta nei possedimenti terrieri della sua famiglia forse proprio di origine greca. Altre chiese legate alle persecuzioni iconoclaste sono S Giorgio al Velabro, dove papa Zaccaria (VIII dC) trasferì dalla Cappadocia la testa del santo, e la chiesa di S Teodoro al Palatino in cui ancora oggi si celebra il rito greco ortodosso. La nostra esplorazione includerà la visita ai resti della Statio Annonae e dei templi di Portunus e Ercole Vincitore al Foro Boario.
Appuntamento: Piazza della Bocca della Verità 18 (entrata S Maria in Cosmedin)
L’Oratorio dei Filippini e le architetture del Borromini
**La visita prevede l’apertura "esclusiva" dell’archivio Capitolino con la Sala Ovale decorata dal cammino, della Foresteria, della Loggia dei Cardinali affacciata sull'oratorio e degli ampi corridoi affacciati sul Cortile degli Aranci (max 25 persone)
Nel 1637 Borromini venne scelto dai confratelli della Congregazione di S Filippo Neri come architetto del nuovo Oratorio da costruire accanto alla chiesa della Vallicella. Gli incontri dell’oratorio prevedevano l’alternarsi di orazioni e canti che permettevano a tutti i partecipanti di intervenire e di dibattere con spirito “libero e spontaneo” su questioni di fede cristiana e non solo. Borromini progettò la distribuzione di vari ambienti affacciati su due cortili di servizio che comprendevano un dormitorio, un refettorio, una sala di ricreazione, e una biblioteca. L’Oratorio è forse, dopo la chiesa di San Carlo
alle Quattro Fontane, il massimo capolavoro del Borromini, con la facciata che dissimula l'articolazione degli ambienti interni e che riprende in tono minore quella della chiesa adiacente, con una forma leggermente concava ribadita dal nicchione balconato, e uno straordinario timpano triangolare e curvilineo al tempo stesso.
Nel 1637 Borromini venne scelto dai confratelli della Congregazione di S Filippo Neri come architetto del nuovo Oratorio da costruire accanto alla chiesa della Vallicella. Gli incontri dell’oratorio prevedevano l’alternarsi di orazioni e canti che permettevano a tutti i partecipanti di intervenire e di dibattere con spirito “libero e spontaneo” su questioni di fede cristiana e non solo. Borromini progettò la distribuzione di vari ambienti affacciati su due cortili di servizio che comprendevano un dormitorio, un refettorio, una sala di ricreazione, e una biblioteca. L’Oratorio è forse, dopo la chiesa di San Carlo
alle Quattro Fontane, il massimo capolavoro del Borromini, con la facciata che dissimula l'articolazione degli ambienti interni e che riprende in tono minore quella della chiesa adiacente, con una forma leggermente concava ribadita dal nicchione balconato, e uno straordinario timpano triangolare e curvilineo al tempo stesso.
L'artista stesso definì l'oratorio "un corpo umano con le braccia aperte, come che abbracci ognuno che entri".
Accoglienza: Piazza dell'Orologio.
La Chiesa Nuova di San Filippo Neri e la biblioteca Vallicelliana
*Visita guidata con apertura "esclusiva" della biblioteca Vallicelliana e della chiesa Nuova di San Filippo Neri (max 20 partecipanti)
Nel 1575 papa Gregorio XIII, in segno di riconoscimento per l’opera svolta, concesse alla congregazione degli Oratoriani di San Filippo Neri di restaurare l’antica chiesa di Santa Maria in Vallicella, naturale depressione del terreno, considerata dai romani uno degli ingressi agli inferi. Inizia così la travagliata storia della Chiesa Nuova, che subirà diverse modifiche nel corso dei secoli, al punto che il sobrio progetto
originario, pensato dal Neri, risulterà in buona parte stravolto dall’esuberanza barocca degli interventi successivi ad opera di Martino Longhi il vecchio, Pietro da Cortona e del fiammingo Pieter Paul Rubens. Durante la visita analizzeremo la figura di “Pippo il Buono” eletto dai romani terzo apostolo di Roma dopo San Pietro e San Paolo, la sua opera assistenziale e di fede seppe ispirare grandi maestri dell’arte quali Barocci, il Cavalier D’Arpino, Carlo Maratta, Guido Reni e Caravaggio, la cui “Deposizione” fu rimossa in seguito al trattato di Tolentino, e sostituita da una copia di buona fattura del Koch, l’originale è oggi esposta nella pinacoteca Vaticana.
Accoglienza: Piazza della Chiesa Nuova (davanti all'entrata della chiesa).
Borromini e Pietro da Cortona: gli artefici dell’Infinito, della Gioia e della Meraviglia
*Visita guidata con apertura "esclusiva" della biblioteca Vallicelliana e della chiesa Nuova di San Filippo Neri (max 20 partecipanti)
L’infinito in cambio della misura, la gioia in cambio della miseria. La rivoluzione socio-politica che accompagnò gli anni della Controriforma della Chiesa Cattolica e le scoperte scientifiche di Copernico, Galileo e Giordano Bruno confluirono nell’ invenzione di un nuovo stile figurativo il “Barocco” capace di provocare nell’astante gioia, meraviglia ed estasi contemplativa. Durante la visita analizzeremo
come Borromini, Pietro da Cortona, Rubens e Caravaggio seppero tradurre la vertigine di un universo infinito in emozioni bizzarre e fantasiose, capaci di veicolare la personalità “gioiosa” di San Filippo Neri nelle mura della chiesa e pareti dell’oratorio a lui dedicati.
Accoglienza: Piazza della Chiesa Nuova (davanti all'entrata della chiesa).
Santa Sabina e Sant’Alessio all'Aventino
Il colle Aventino contiene uno scrigno pieno di tesori dal quale, in particolare, emergono due chiese, quella dedicata alla martire Sabina e quella di Sant'Alessio, anch'egli martire. L'antico "Titulus Sabinae, fondato da Pietro d' Illiria nel V sec, fu ripristinato nelle sue forme originali nella prima metà del secolo scorso, tanto da essere ad oggi considerata il miglior esempio di basilica paleocristiana giunta fino a noi. Mentre, nella basilica dedicata a Sant' Alessio, coperta da una teca di vetro, è ancora possibile ammirare la scala di legno sotto cui, secondo la tradizione, avrebbe dormito il santo nel III sec. La visita sarà arricchita dalla narrazione di eventi storici legati alle chiese e al colle che le ospita.
Accoglienza e registrazioni da 30’ prima: Piazza Pietro D’Illiria 1
Come arrivare: Metro B Circo Massimo
I Papi che cambiarono il volto di Roma: storia e segreti
*visita guidata preserale dedicata a tutti coloro che vogliono terminare una lunga settimana lavorativa dedicandosi all'arte alla cultura e alle tradizioni enogastronomiche. Al termine della visita sarà possibile continuare la serata fermandosi a mangiare e/o bere scegliendo fra i numerosi locali incontrati lungo il nostro percorso.
Lo sviluppo urbano di Roma a partire dal medioevo si lega al potere emblematico del papato nel suo doppio volto, spirituale e temporale. Dopo la cattività Avignonese, e l’affermarsi dell’Umanesimo, teso a studiare la storia dell’uomo attraverso la riscoperta del mondo classico, i papi favorirono la diffusione delle lettere e delle arti, rendendo la città più bella e più vivibile, costruendo nuove chiese e palazzi, restaurando ponti ed acquedotti e aprendo nuove arterie viarie. Ma le nuove idee, finirono ben presto per mettere in crisi le nozioni di peccato e ascetismo, così importanti nella spiritualità cristiana. Avvenimenti politici, aneddoti, curiosità e segreti inconfessati, sveleranno l’aspetto umano del “vicario di Cristo”, attraverso un susseguirsi di ritratti, quelli di Sisto IV, Alessandro VI, Giulio II, Paolo III, Paolo V ed Innocenzo X. Vedremo come un concilio, un conclave o un giubileo possono aiutare a capire il vero volto di un pontefice, permettendo di cogliere le infinite sfaccettature di una sovranità nei suoi contrastanti momenti di santità e immoralità tipicamente “umana”.
Itineario: da Ponte Sisto a S Giovanni dei Fiorentini, passando per Piazza Farnese, Via di Monserrato e Via Giulia.
Appuntamento: Ponte Sisto, lato p.za Trilussa.
La Chiesa Nuova di San Filippo Neri e la biblioteca Vallicelliana
*Visita guidata con apertura "esclusiva" della biblioteca Vallicelliana e della chiesa Nuova di San Filippo Neri (max 20 partecipanti)
Nel 1575 papa Gregorio XIII, in segno di riconoscimento per l’opera svolta, concesse alla congregazione degli Oratoriani di San Filippo Neri di restaurare l’antica chiesa di Santa Maria in Vallicella, naturale depressione del terreno, considerata dai romani uno degli ingressi agli inferi. Inizia così la travagliata storia della Chiesa Nuova, che subirà diverse modifiche nel corso dei secoli, al punto che il sobrio progetto
originario, pensato dal Neri, risulterà in buona parte stravolto dall’esuberanza barocca degli interventi successivi ad opera di Martino Longhi il vecchio, Pietro da Cortona e del fiammingo Pieter Paul Rubens. Durante la visita analizzeremo la figura di “Pippo il Buono” eletto dai romani terzo apostolo di Roma dopo San Pietro e San Paolo, la sua opera assistenziale e di fede seppe ispirare grandi maestri dell’arte quali Barocci, il Cavalier D’Arpino, Carlo Maratta, Guido Reni e Caravaggio, la cui “Deposizione” fu rimossa in seguito al trattato di Tolentino, e sostituita da una copia di buona fattura del Koch, l’originale è oggi esposta nella pinacoteca Vaticana.
Accoglienza: Piazza della Chiesa Nuova (davanti all'entrata della chiesa).
Borromini e Pietro da Cortona: gli artefici dell’Infinito, della Gioia e della Meraviglia
*Visita guidata con apertura "esclusiva" della biblioteca Vallicelliana e della chiesa Nuova di San Filippo Neri (max 20 partecipanti)
L’infinito in cambio della misura, la gioia in cambio della miseria. La rivoluzione socio-politica che accompagnò gli anni della Controriforma della Chiesa Cattolica e le scoperte scientifiche di Copernico, Galileo e Giordano Bruno confluirono nell’ invenzione di un nuovo stile figurativo il “Barocco” capace di provocare nell’astante gioia, meraviglia ed estasi contemplativa. Durante la visita analizzeremo
come Borromini, Pietro da Cortona, Rubens e Caravaggio seppero tradurre la vertigine di un universo infinito in emozioni bizzarre e fantasiose, capaci di veicolare la personalità “gioiosa” di San Filippo Neri nelle mura della chiesa e pareti dell’oratorio a lui dedicati.
come Borromini, Pietro da Cortona, Rubens e Caravaggio seppero tradurre la vertigine di un universo infinito in emozioni bizzarre e fantasiose, capaci di veicolare la personalità “gioiosa” di San Filippo Neri nelle mura della chiesa e pareti dell’oratorio a lui dedicati.
Accoglienza: Piazza della Chiesa Nuova (davanti all'entrata della chiesa).
Santa Sabina e Sant’Alessio all'Aventino
Il colle Aventino contiene uno scrigno pieno di tesori dal quale, in particolare, emergono due chiese, quella dedicata alla martire Sabina e quella di Sant'Alessio, anch'egli martire. L'antico "Titulus Sabinae, fondato da Pietro d' Illiria nel V sec, fu ripristinato nelle sue forme originali nella prima metà del secolo scorso, tanto da essere ad oggi considerata il miglior esempio di basilica paleocristiana giunta fino a noi. Mentre, nella basilica dedicata a Sant' Alessio, coperta da una teca di vetro, è ancora possibile ammirare la scala di legno sotto cui, secondo la tradizione, avrebbe dormito il santo nel III sec. La visita sarà arricchita dalla narrazione di eventi storici legati alle chiese e al colle che le ospita.
Accoglienza e registrazioni da 30’ prima: Piazza Pietro D’Illiria 1
Accoglienza e registrazioni da 30’ prima: Piazza Pietro D’Illiria 1
Come arrivare: Metro B Circo Massimo
I Papi che cambiarono il volto di Roma: storia e segreti
*visita guidata preserale dedicata a tutti coloro che vogliono terminare una lunga settimana lavorativa dedicandosi all'arte alla cultura e alle tradizioni enogastronomiche. Al termine della visita sarà possibile continuare la serata fermandosi a mangiare e/o bere scegliendo fra i numerosi locali incontrati lungo il nostro percorso.
Lo sviluppo urbano di Roma a partire dal medioevo si lega al potere emblematico del papato nel suo doppio volto, spirituale e temporale. Dopo la cattività Avignonese, e l’affermarsi dell’Umanesimo, teso a studiare la storia dell’uomo attraverso la riscoperta del mondo classico, i papi favorirono la diffusione delle lettere e delle arti, rendendo la città più bella e più vivibile, costruendo nuove chiese e palazzi, restaurando ponti ed acquedotti e aprendo nuove arterie viarie. Ma le nuove idee, finirono ben presto per mettere in crisi le nozioni di peccato e ascetismo, così importanti nella spiritualità cristiana. Avvenimenti politici, aneddoti, curiosità e segreti inconfessati, sveleranno l’aspetto umano del “vicario di Cristo”, attraverso un susseguirsi di ritratti, quelli di Sisto IV, Alessandro VI, Giulio II, Paolo III, Paolo V ed Innocenzo X. Vedremo come un concilio, un conclave o un giubileo possono aiutare a capire il vero volto di un pontefice, permettendo di cogliere le infinite sfaccettature di una sovranità nei suoi contrastanti momenti di santità e immoralità tipicamente “umana”.
Itineario: da Ponte Sisto a S Giovanni dei Fiorentini, passando per Piazza Farnese, Via di Monserrato e Via Giulia.
Appuntamento: Ponte Sisto, lato p.za Trilussa.
State Buoni se Potete
*Passeggiata storico artistica nei luoghi di San Filippo Neri
Nel 1533 giunge in una Roma devastata dal Sacco dei Lanzichenecchi un giovane parroco incline per natura a non programmare nulla ma ad affidarsi alla guida dello Spirito, era Filippo Neri. Le insolite e piacevoli attività spirituali organizzate dal novello sacerdote sul sagrato della chiesa a lui affidata non passarono inosservate alla curiosità dei romani, che finirono per appellarlo Pippo il buono. L’eco della sua opera ben presto si diffuse influenzando profondamente la vita della città e quella della Chiesa. Papi, potenti ed umili, per tutti, padre Filippo rappresentò un punto di riferimento unico. La nostra passeggiata fra i vicoli e le piazze dei rioni Ponte, Parione e Regola, toccherà quei luoghi in cui il santo visse e predicò fondando la Confraternita della SS Trinità punto d’assistenza per malati e convalescenti, e l’ “oratorio” ove incontrava le persone che tutti i giorni lo cercavano con affetto incondizionato.
Itinerario: S Giovanni dei Fiorentini, Oratorio dei Filippini e la chiesa Nuova, S Tommaso in Parione, S Girolamo della Carità, SS Trinità dei Pellegrini, Palazzo Massimo alle Colonne, S Eustachio
Accoglienza e registrazioni da 30’ prima piazza dell’Oro, davanti entrata S Giovanni dei Fiorentini
Nel 1533 giunge in una Roma devastata dal Sacco dei Lanzichenecchi un giovane parroco incline per natura a non programmare nulla ma ad affidarsi alla guida dello Spirito, era Filippo Neri. Le insolite e piacevoli attività spirituali organizzate dal novello sacerdote sul sagrato della chiesa a lui affidata non passarono inosservate alla curiosità dei romani, che finirono per appellarlo Pippo il buono. L’eco della sua opera ben presto si diffuse influenzando profondamente la vita della città e quella della Chiesa. Papi, potenti ed umili, per tutti, padre Filippo rappresentò un punto di riferimento unico. La nostra passeggiata fra i vicoli e le piazze dei rioni Ponte, Parione e Regola, toccherà quei luoghi in cui il santo visse e predicò fondando la Confraternita della SS Trinità punto d’assistenza per malati e convalescenti, e l’ “oratorio” ove incontrava le persone che tutti i giorni lo cercavano con affetto incondizionato.
Itinerario: S Giovanni dei Fiorentini, Oratorio dei Filippini e la chiesa Nuova, S Tommaso in Parione, S Girolamo della Carità, SS Trinità dei Pellegrini, Palazzo Massimo alle Colonne, S Eustachio
Accoglienza e registrazioni da 30’ prima piazza dell’Oro, davanti entrata S Giovanni dei Fiorentini
Itinerario: S Giovanni dei Fiorentini, Oratorio dei Filippini e la chiesa Nuova, S Tommaso in Parione, S Girolamo della Carità, SS Trinità dei Pellegrini, Palazzo Massimo alle Colonne, S Eustachio
Accoglienza e registrazioni da 30’ prima piazza dell’Oro, davanti entrata S Giovanni dei Fiorentini
Apertura “Straordinaria” in Notturno della Basilica di S Maria Maggiore e dei suoi "Sotterranei"
Grazie all'autorizzazione del Cardinale Santos Abril y Castello la Basilica verrà aperta straordinariamente x una visita guidata in notturno. La visita inizierà alle ore 20.30 (appuntamento 30 minuti prima). Il costo della visita è 25 euro per persona ed include biglietto d'ingresso e auricolare x ascoltare la guida.
La visita sarà condotta dalle guide del Vaticano, avrà la durata di circa 2 ore e comprende la visita della Basilica, Loggia delle Benedizioni, Scala elicoidale del Bernini, Sotterranei e Scavi Archeologici e la recentemente restaurata Cappella Sistina, progettata da Domenico Fontana su incarico di Sisto V Peretti.
Per motivi di sicurezza il gruppo sarà accompagnato da un membro dello staff della associazione culturale Roma e Lazio x Te. Il personale della basilica necessita di avere nome, cognome di tutti i partecipanti, sempre x motivi di sicurezza.
Appuntamento: Piazza di S Maria Maggiore 42, presso entrata della Basilica.
Apertura “Straordinaria” in Notturno della Basilica di S Maria Maggiore e dei suoi "Sotterranei"
Grazie all'autorizzazione del Cardinale Santos Abril y Castello la Basilica verrà aperta straordinariamente x una visita guidata in notturno. La visita inizierà alle ore 20.30 (appuntamento 30 minuti prima). Il costo della visita è 25 euro per persona ed include biglietto d'ingresso e auricolare x ascoltare la guida.
La visita sarà condotta dalle guide del Vaticano, avrà la durata di circa 2 ore e comprende la visita della Basilica, Loggia delle Benedizioni, Scala elicoidale del Bernini, Sotterranei e Scavi Archeologici e la recentemente restaurata Cappella Sistina, progettata da Domenico Fontana su incarico di Sisto V Peretti.
Per motivi di sicurezza il gruppo sarà accompagnato da un membro dello staff della associazione culturale Roma e Lazio x Te. Il personale della basilica necessita di avere nome, cognome di tutti i partecipanti, sempre x motivi di sicurezza.
Appuntamento: Piazza di S Maria Maggiore 42, presso entrata della Basilica.
Santa Passera, la chiesa che ispirò “Uccellacci e uccellini” a Pier Paolo Pasolini *Visita guidata con “apertura straordinaria ed esclusiva” della chiesetta medievale di Santa Passera
Pasolini, celebrò le borgate romane, fotografando in modo nostalgico ciò che sopravviveva della campagna romana “...dal cielo alla contrada umana a stordirla d’animale festa”. Seminascosta tra gli affollati condomini della nuova periferia, li dove un tempo erano i prati della Magliana è la chiesetta di Santa Passera, sopravvissuta miracolosamente alle ingiurie del tempo, accoglie il visitatore avvolgendolo in un’atmosfera medievale. Sull’origine del nome “Passera”, santa protettrice, mai esistita nella storia del cristianesimo, l’ipotesi più accreditata è che esso derivi dalla storpiatura popolare del titolo Abbas Cyrus (padre Ciro), modificato in Appacero, Pacera e infine Passera. All’interno della chiesa, eccezionalmente aperta per noi, si conserva un ciclo di splendidi affreschi databili fra l’VIII e il XIII secolo. Al livello inferiore è l’oratorio ipogeo del V secolo, fondato sui resti di un antico sepolcreto romano databile fra il II e III secolo. Una visita imperdibile per conoscere un angolo di Roma curioso e segreto.
Accoglienza e registrazioni: da 30’ prima, Vicolo di Santa Passera 1 (accesso da Via della Magliana all'altezza del distributore Q8 al civico 50)
Contributo associativo per partecipare alla visita guidata: €8 adulti; €4 (13-17 anni); €2 (6-12 anni); gratis (0-5 anni)
Santa Passera, la chiesa che ispirò “Uccellacci e uccellini” a Pier Paolo Pasolini *Visita guidata con “apertura straordinaria ed esclusiva” della chiesetta medievale di Santa Passera
Pasolini, celebrò le borgate romane, fotografando in modo nostalgico ciò che sopravviveva della campagna romana “...dal cielo alla contrada umana a stordirla d’animale festa”. Seminascosta tra gli affollati condomini della nuova periferia, li dove un tempo erano i prati della Magliana è la chiesetta di Santa Passera, sopravvissuta miracolosamente alle ingiurie del tempo, accoglie il visitatore avvolgendolo in un’atmosfera medievale. Sull’origine del nome “Passera”, santa protettrice, mai esistita nella storia del cristianesimo, l’ipotesi più accreditata è che esso derivi dalla storpiatura popolare del titolo Abbas Cyrus (padre Ciro), modificato in Appacero, Pacera e infine Passera. All’interno della chiesa, eccezionalmente aperta per noi, si conserva un ciclo di splendidi affreschi databili fra l’VIII e il XIII secolo. Al livello inferiore è l’oratorio ipogeo del V secolo, fondato sui resti di un antico sepolcreto romano databile fra il II e III secolo. Una visita imperdibile per conoscere un angolo di Roma curioso e segreto.
Accoglienza e registrazioni: da 30’ prima, Vicolo di Santa Passera 1 (accesso da Via della Magliana all'altezza del distributore Q8 al civico 50)
Contributo associativo per partecipare alla visita guidata: €8 adulti; €4 (13-17 anni); €2 (6-12 anni); gratis (0-5 anni)
La Cripta dei Cappuccini nei sotterranei di S Maria della Concezione in Via Veneto – visita a n chiuso “max 20 persone”
Lungo Via Veneto, nota per la "Dolce Vita", si trova uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi di Roma: la cripta dei Cappuccini nei sotterranei di S. Maria della Concezione. L'ordine nacque nel 1525, staccandosi dai Francescani, cercando una nuova maniera di vivere la regola ed in segno di povertà indossavano sandali senza calzari, un saio grezzo con il caratteristico cappuccio (da cui viene il nome della confraternita). Papa Urbano VIII Barberini, avendo suo fratello Antonio membro dell'ordine, fece dono ai frati di un terreno nei pressi del suo palazzo, su cui venne costruita la Chiesa e il Convento dei Cappuccini che ospitano magnifici capolavori dell’arte. Imperdibile è la visita alla cripta decorata con ossa e scheletri, appartenuti a più di 4000 frati morti tra fine '500 ed il 1870. L'intento dei frati non era macabro, ma, anzi, motivo per esorcizzare la morte, mettendo in luce la loro spiritualità basata su di un intenso misticismo.
Appuntamento: Via Veneto 27
La Cripta dei Cappuccini nei sotterranei di S Maria della Concezione in Via Veneto – visita a n chiuso “max 20 persone”
Lungo Via Veneto, nota per la "Dolce Vita", si trova uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi di Roma: la cripta dei Cappuccini nei sotterranei di S. Maria della Concezione. L'ordine nacque nel 1525, staccandosi dai Francescani, cercando una nuova maniera di vivere la regola ed in segno di povertà indossavano sandali senza calzari, un saio grezzo con il caratteristico cappuccio (da cui viene il nome della confraternita). Papa Urbano VIII Barberini, avendo suo fratello Antonio membro dell'ordine, fece dono ai frati di un terreno nei pressi del suo palazzo, su cui venne costruita la Chiesa e il Convento dei Cappuccini che ospitano magnifici capolavori dell’arte. Imperdibile è la visita alla cripta decorata con ossa e scheletri, appartenuti a più di 4000 frati morti tra fine '500 ed il 1870. L'intento dei frati non era macabro, ma, anzi, motivo per esorcizzare la morte, mettendo in luce la loro spiritualità basata su di un intenso misticismo.
Appuntamento: Via Veneto 27
I Percorsi Giubilari della Misericordia:
In occasione del Giubileo della Missericordia Roma e Lazio x te ha creato un ciclo di visite guidate intitolato:
Percorsi Giubilari della Misericordia e al Giro delle 7 chiese
I Percorsi Giubilari della Misericordia:
-Borgo Santo Spirito: le antiche Scholae peregrinorum, la porta, la chiesa e il complesso ospedaliero
- 4° percorso: L'Abbazia delle Tre Fontane, la sorgente delle acque Salvie, i percorsi della Francigena e la fabbrica di cioccolato dei Frati Trappisti
- 5° percorso: La Scala Santa e il Triclinio Leoniano
Il Giro delle 7 chiese:
I Percorsi Giubilari della Misericordia:
In occasione del Giubileo della Missericordia Roma e Lazio x te ha creato un ciclo di visite guidate intitolato:
Percorsi Giubilari della Misericordia e al Giro delle 7 chiese
Percorsi Giubilari della Misericordia e al Giro delle 7 chiese
I Percorsi Giubilari della Misericordia:
-Borgo Santo Spirito: le antiche Scholae peregrinorum, la porta, la chiesa e il complesso ospedaliero
- 4° percorso: L'Abbazia delle Tre Fontane, la sorgente delle acque Salvie, i percorsi della Francigena e la fabbrica di cioccolato dei Frati Trappisti
- 5° percorso: La Scala Santa e il Triclinio Leoniano
- 4° percorso: L'Abbazia delle Tre Fontane, la sorgente delle acque Salvie, i percorsi della Francigena e la fabbrica di cioccolato dei Frati Trappisti
- 5° percorso: La Scala Santa e il Triclinio Leoniano
Il Giro delle 7 chiese:
Le vie dei pellegrini e i cammini giubilari della "Misericordia"
1° percorso: dalla basilica di San Giovanni in Laterano alle stazioni della via Crucis al Colosseo
"Roma e Lazio x te ha organizzato una serie di visite guidate pensate per condurci nei luoghi sacri del "Giubileo" seguendo le orme degli antichi percorsi dei "pellegrini", che toccano lungo il loro tracciato oltre a chiese e luoghi di grande valore storico-artistico, alcuni siti di grande fascino meno conosciuti, e spesso ignorati o dimenticati dalla frenesia del vivere moderno. Muovendoci a piedi come raccomandato da Papa Francesco, riscopriremo la gioia di passeggiare senza fretta, volgendo di tanto in tanto lo sguardo al cielo, così da avvicinarci ad una verità che è già dentro di noi.
Per i curiosi di storia e di arte un’ottima occasione per ripercorrere una parte del giro delle sette chiese sulle orme di San Filippo Neri, ricalcando il pellegrinaggio più famoso di Roma.
Durante questo primo itinerario avremo modo di analizzare la storia del Giubileo a partire dal celebre frammento dell'affresco di Giotto che ritrae Bonifacio VIII mentre indice il primo giubileo della storia (1300) affacciandosi dalla loggia delle benedizioni della Basilica di San Giovanni in Laterano. Attraversata la porta Santa inizieremo il nostro pellegrinaggio in direzione del Colosseo fermandoci alle "stazioni" dei SS Quattro Coronati e di San Clemente, dove parleremo del rito della sedia "gestatoria" legato alla leggenda della papessa Giovanna, e osserveremo la simbologia dell'albero della vita raffigurata nelle tarsie del magnifico mosaico di XII secolo e del pavimento Cosmatesco, uno fra i meglio conservati giunti fino a noi. Il nostro cammino si concluderà presso le rovine del Colosseo, consacrate alla Passione di Gesù da papa Benedetto XIV che nel 1749 vi istallò le 15 edicole della Via Crucis.
Accoglienza: in piazza di San Giovanni in Laterano presso l’ingresso della basilica (sul lato sinistro della scalinata antistante la facciata).
Le vie dei pellegrini e i cammini giubilari della "Misericordia"
2° percorso: visita guidata dall'Ospedale della Trinità dei Pellegrini all'Ospizio dei pellegrini Boemi ai Banchi Vecchi
"Roma e Lazio x te ha organizzato una serie di visite guidate pensate per condurci nei luoghi sacri del "Giubileo" seguendo le orme degli antichi percorsi dei "pellegrini", che toccano lungo il loro tracciato oltre a chiese e luoghi di grande valore storico-artistico, alcuni siti di grande fascino meno conosciuti, e spesso ignorati o dimenticati dalla frenesia del vivere moderno. Muovendoci a piedi come raccomandato da Papa Francesco, riscopriremo la gioia di passeggiare senza fretta, volgendo di tanto in tanto lo sguardo al cielo, così da avvicinarci ad una verità che è già dentro di noi.
Per i curiosi di storia e di arte un’ottima occasione per ripercorrere una parte del giro delle sette chiese sulle orme di San Filippo Neri, ricalcando il pellegrinaggio più famoso di Roma.
Durante questo secondo itinerario scopriremo una Roma insolita e nascosta, seguendo le orme dei pellegrini che attraversavano la città per recarsi alla tomba dell'apostolo Pietro. Partendo dall'antico Ospedale della Trinità dei Pellegrini, posto nei pressi di ponte Sisto, ammireremo non solo famosi monumenti storici, come Palazzo Spada e Palazzo Farnese, ma ci addentreremo nel cuore di una Roma sconosciuta ai più, per ammirare tanti tesori nascosti, come la piccola chiesa di Santa Maria dei Macellai, le carceri di Corte Savella da cui Beatrice Cenci 'mosse verso il patibolo', le facciate dipinte di palazzo Ricci, l'ospizio dei Pellegrini Boemi, la casa detta dei "Pupazzi' e tante altre piccole sorprese celate tra via di Monserrato e Via dei Banchi Vecchi.
Accoglienza: davanti alla chiesa della SS Trinità dei Pellegrini in via dei Pettinari 36 (tra Ponte Sisto e piazza del Monte di Pietà)
Le vie dei pellegrini e i cammini giubilari della "Misericordia"
3° percorso: dalla chiesa Nuova della Vallicella alla tomba dell'apostolo Pietro
Roma e Lazio x te ha organizzato una serie di visite guidate pensate per condurci nei luoghi sacri del "Giubileo" seguendo le orme degli antichi percorsi dei "pellegrini", che toccano lungo il loro tracciato oltre a chiese e luoghi di grande valore storico-artistico, alcuni siti di grande fascino meno conosciuti, e spesso ignorati o dimenticati dalla frenesia del vivere moderno. Muovendoci a piedi come raccomandato da Papa Francesco, riscopriremo la gioia di passeggiare senza fretta, volgendo di tanto in tanto lo sguardo al cielo, così da avvicinarci ad una verità che è già dentro di noi.
Per i curiosi di storia e di arte un’ottima occasione per ripercorrere una parte del giro delle sette chiese sulle orme di San Filippo Neri, ricalcando il pellegrinaggio più famoso di Roma.
Punto di partenza di questo terzo e ultimo itinerario sarà la chiesa giubilare di Santa Maria in Vallicella, meglio nota come Chiesa Nuova, sede dell'ordine degli Oratoriani fondato da San Filippo Neri, ideatore del giro delle sette chiese. Ammirata l'architettura dell'oratorio dei Filippini, opera del genio di Borromini, percorreremo l'ultimo tratto di via dei Banchi Nuovi fino a raggiungere il Banco di Santo Spirito. Gli angeli del Bernini, recanti i simboli della passione, guideranno i nostri passi verso Castel St Angelo, l'imponente fortezza dei papi, legata al palazzo apostolico del Vaticano dal passetto di Borgo. Percorso il rettilineo di via della Conciliazione giungeremo presso l'abbraccio berniniano di Piazza San Pietro, che ci accoglierà e introdurrà alla meta finale del nostro pellegrinaggio: il luogo del martirio e della sepoltura dell'apostolo Pietro.
Accoglienza: presso la fontana in piazza della Chiesa Nuova (Corso Vittorio Emanuele II).
Borgo Santo Spirito, le antiche Scholae, la porta, la chiesa e il complesso ospedaliero
*visita guidata nei luoghi del Giubileo della Misericordia
Protagoniste di questa visita saranno le scholae e le chiese nate nel medioevo per ospitare i pellegrini
provenienti dal nord Europa in visita alla tomba dell'apostolo Pietro. Percorso l'ultimo tratto della via Francigena entreremo nella Civitas Leonina (edificata nel 850 da Papa Leone IV), passando sotto Porta Santo Spirito sorta sui resti di antica “posterula” che conduceva alla Schola Saxonum (eretta nell'VIII sec da Ine, re dei Sassoni), primo nucleo del futuro ospedale di Santo Spirito in “Sassia”, ricovero tra i più antichi d’Europa, per ammalati, poveri e bambini illegittimi che venivano lasciati nella “ruota degli esposti” una delle pochissime ancora esistenti. Visitata la chiesa voluta da re Giovanni Senzaterra, diventata poi Santo Spirito in Sassia, e oggi santuario della Divina Misericordia, saliremo la “seconda Scala Santa” per visitare l’antichissima chiesa affidata alla scola dei Frisoni da Leone IV, e teatro della lotta tra Enrico IV e Roberto il Guiscardo. Vedremo infine la piccola San Lorenzo in Piscibus, unica chiesa di Roma racchiusa all'interno di un cortile di un palazzo, e ciò che è rimasto della “porta Turrionis” che conduceva alla scholae Longobardorum, fusa più tardi con la schola Francorum fondata da Carlo Magno, insieme al campo santo dei Teutonici e dei Fiamminghi, situato in un'area adiacente al confine con la Città del Vaticano.
Accoglienza: Lungotevere in Sassia 1 (davanti all'entrata dell'ospedale)
L’Abbazia delle Tre Fontane
L
a sorgente delle acque Salvie, i percorsi della
via
Francigena e la fabbrica di cioccolato dei Frati Trappisti
*visita guidata nei luoghi del Giubileo della Misericordia
Un sito di grande fascino e suggestione mistica, situato a pochi metri dalla fermata della metro B Laurentina.
L'abbazia fu costruita sul luogo, ove nel 64 dC, sotto l’impero di Nerone, l’apostolo Paolo di Tarso fu condannato a morte e condotto per l’esecuzione ad “Aquas Salvias”, una valle ricca di acque, situata presso l’antica via Laurentina. La decapitazione del Santo generò tre nuove sorgenti, le stesse che oggi danno il nome al complesso Cistercense nato sul luogo del suo martirio.
Superato l’arco di Carlo Magno entreremo in quest’ oasi di pace e tranquillità, compiendo un tuffo nel passato e nella storia, per scoprire il fascino di un monumento unico nel suo genere, dove la sensazione sarà quella di ritornare all’età medievale.
**La visita si concluderà presso il laboratorio dei Frati Trappisti ove sarà possibile acquistare prodotti d'erboristeria, birra e vin santo, olio, miele e le famose barrette di cioccolato da loro prodotte.
Accoglienza
:
Via Acque Salvie, 1
Le vie dei pellegrini e i cammini giubilari della "Misericordia"
1° percorso: dalla basilica di San Giovanni in Laterano alle stazioni della via Crucis al Colosseo
"Roma e Lazio x te ha organizzato una serie di visite guidate pensate per condurci nei luoghi sacri del "Giubileo" seguendo le orme degli antichi percorsi dei "pellegrini", che toccano lungo il loro tracciato oltre a chiese e luoghi di grande valore storico-artistico, alcuni siti di grande fascino meno conosciuti, e spesso ignorati o dimenticati dalla frenesia del vivere moderno. Muovendoci a piedi come raccomandato da Papa Francesco, riscopriremo la gioia di passeggiare senza fretta, volgendo di tanto in tanto lo sguardo al cielo, così da avvicinarci ad una verità che è già dentro di noi.
Per i curiosi di storia e di arte un’ottima occasione per ripercorrere una parte del giro delle sette chiese sulle orme di San Filippo Neri, ricalcando il pellegrinaggio più famoso di Roma.
Durante questo primo itinerario avremo modo di analizzare la storia del Giubileo a partire dal celebre frammento dell'affresco di Giotto che ritrae Bonifacio VIII mentre indice il primo giubileo della storia (1300) affacciandosi dalla loggia delle benedizioni della Basilica di San Giovanni in Laterano. Attraversata la porta Santa inizieremo il nostro pellegrinaggio in direzione del Colosseo fermandoci alle "stazioni" dei SS Quattro Coronati e di San Clemente, dove parleremo del rito della sedia "gestatoria" legato alla leggenda della papessa Giovanna, e osserveremo la simbologia dell'albero della vita raffigurata nelle tarsie del magnifico mosaico di XII secolo e del pavimento Cosmatesco, uno fra i meglio conservati giunti fino a noi. Il nostro cammino si concluderà presso le rovine del Colosseo, consacrate alla Passione di Gesù da papa Benedetto XIV che nel 1749 vi istallò le 15 edicole della Via Crucis.
1° percorso: dalla basilica di San Giovanni in Laterano alle stazioni della via Crucis al Colosseo
"Roma e Lazio x te ha organizzato una serie di visite guidate pensate per condurci nei luoghi sacri del "Giubileo" seguendo le orme degli antichi percorsi dei "pellegrini", che toccano lungo il loro tracciato oltre a chiese e luoghi di grande valore storico-artistico, alcuni siti di grande fascino meno conosciuti, e spesso ignorati o dimenticati dalla frenesia del vivere moderno. Muovendoci a piedi come raccomandato da Papa Francesco, riscopriremo la gioia di passeggiare senza fretta, volgendo di tanto in tanto lo sguardo al cielo, così da avvicinarci ad una verità che è già dentro di noi.
Per i curiosi di storia e di arte un’ottima occasione per ripercorrere una parte del giro delle sette chiese sulle orme di San Filippo Neri, ricalcando il pellegrinaggio più famoso di Roma.
Durante questo primo itinerario avremo modo di analizzare la storia del Giubileo a partire dal celebre frammento dell'affresco di Giotto che ritrae Bonifacio VIII mentre indice il primo giubileo della storia (1300) affacciandosi dalla loggia delle benedizioni della Basilica di San Giovanni in Laterano. Attraversata la porta Santa inizieremo il nostro pellegrinaggio in direzione del Colosseo fermandoci alle "stazioni" dei SS Quattro Coronati e di San Clemente, dove parleremo del rito della sedia "gestatoria" legato alla leggenda della papessa Giovanna, e osserveremo la simbologia dell'albero della vita raffigurata nelle tarsie del magnifico mosaico di XII secolo e del pavimento Cosmatesco, uno fra i meglio conservati giunti fino a noi. Il nostro cammino si concluderà presso le rovine del Colosseo, consacrate alla Passione di Gesù da papa Benedetto XIV che nel 1749 vi istallò le 15 edicole della Via Crucis.
Accoglienza: in piazza di San Giovanni in Laterano presso l’ingresso della basilica (sul lato sinistro della scalinata antistante la facciata).
Le vie dei pellegrini e i cammini giubilari della "Misericordia"
2° percorso: visita guidata dall'Ospedale della Trinità dei Pellegrini all'Ospizio dei pellegrini Boemi ai Banchi Vecchi
"Roma e Lazio x te ha organizzato una serie di visite guidate pensate per condurci nei luoghi sacri del "Giubileo" seguendo le orme degli antichi percorsi dei "pellegrini", che toccano lungo il loro tracciato oltre a chiese e luoghi di grande valore storico-artistico, alcuni siti di grande fascino meno conosciuti, e spesso ignorati o dimenticati dalla frenesia del vivere moderno. Muovendoci a piedi come raccomandato da Papa Francesco, riscopriremo la gioia di passeggiare senza fretta, volgendo di tanto in tanto lo sguardo al cielo, così da avvicinarci ad una verità che è già dentro di noi.
Per i curiosi di storia e di arte un’ottima occasione per ripercorrere una parte del giro delle sette chiese sulle orme di San Filippo Neri, ricalcando il pellegrinaggio più famoso di Roma.
Durante questo secondo itinerario scopriremo una Roma insolita e nascosta, seguendo le orme dei pellegrini che attraversavano la città per recarsi alla tomba dell'apostolo Pietro. Partendo dall'antico Ospedale della Trinità dei Pellegrini, posto nei pressi di ponte Sisto, ammireremo non solo famosi monumenti storici, come Palazzo Spada e Palazzo Farnese, ma ci addentreremo nel cuore di una Roma sconosciuta ai più, per ammirare tanti tesori nascosti, come la piccola chiesa di Santa Maria dei Macellai, le carceri di Corte Savella da cui Beatrice Cenci 'mosse verso il patibolo', le facciate dipinte di palazzo Ricci, l'ospizio dei Pellegrini Boemi, la casa detta dei "Pupazzi' e tante altre piccole sorprese celate tra via di Monserrato e Via dei Banchi Vecchi.
2° percorso: visita guidata dall'Ospedale della Trinità dei Pellegrini all'Ospizio dei pellegrini Boemi ai Banchi Vecchi
"Roma e Lazio x te ha organizzato una serie di visite guidate pensate per condurci nei luoghi sacri del "Giubileo" seguendo le orme degli antichi percorsi dei "pellegrini", che toccano lungo il loro tracciato oltre a chiese e luoghi di grande valore storico-artistico, alcuni siti di grande fascino meno conosciuti, e spesso ignorati o dimenticati dalla frenesia del vivere moderno. Muovendoci a piedi come raccomandato da Papa Francesco, riscopriremo la gioia di passeggiare senza fretta, volgendo di tanto in tanto lo sguardo al cielo, così da avvicinarci ad una verità che è già dentro di noi.
Per i curiosi di storia e di arte un’ottima occasione per ripercorrere una parte del giro delle sette chiese sulle orme di San Filippo Neri, ricalcando il pellegrinaggio più famoso di Roma.
Durante questo secondo itinerario scopriremo una Roma insolita e nascosta, seguendo le orme dei pellegrini che attraversavano la città per recarsi alla tomba dell'apostolo Pietro. Partendo dall'antico Ospedale della Trinità dei Pellegrini, posto nei pressi di ponte Sisto, ammireremo non solo famosi monumenti storici, come Palazzo Spada e Palazzo Farnese, ma ci addentreremo nel cuore di una Roma sconosciuta ai più, per ammirare tanti tesori nascosti, come la piccola chiesa di Santa Maria dei Macellai, le carceri di Corte Savella da cui Beatrice Cenci 'mosse verso il patibolo', le facciate dipinte di palazzo Ricci, l'ospizio dei Pellegrini Boemi, la casa detta dei "Pupazzi' e tante altre piccole sorprese celate tra via di Monserrato e Via dei Banchi Vecchi.
Accoglienza: davanti alla chiesa della SS Trinità dei Pellegrini in via dei Pettinari 36 (tra Ponte Sisto e piazza del Monte di Pietà)
Le vie dei pellegrini e i cammini giubilari della "Misericordia"
3° percorso: dalla chiesa Nuova della Vallicella alla tomba dell'apostolo Pietro
Roma e Lazio x te ha organizzato una serie di visite guidate pensate per condurci nei luoghi sacri del "Giubileo" seguendo le orme degli antichi percorsi dei "pellegrini", che toccano lungo il loro tracciato oltre a chiese e luoghi di grande valore storico-artistico, alcuni siti di grande fascino meno conosciuti, e spesso ignorati o dimenticati dalla frenesia del vivere moderno. Muovendoci a piedi come raccomandato da Papa Francesco, riscopriremo la gioia di passeggiare senza fretta, volgendo di tanto in tanto lo sguardo al cielo, così da avvicinarci ad una verità che è già dentro di noi.
Per i curiosi di storia e di arte un’ottima occasione per ripercorrere una parte del giro delle sette chiese sulle orme di San Filippo Neri, ricalcando il pellegrinaggio più famoso di Roma.
Punto di partenza di questo terzo e ultimo itinerario sarà la chiesa giubilare di Santa Maria in Vallicella, meglio nota come Chiesa Nuova, sede dell'ordine degli Oratoriani fondato da San Filippo Neri, ideatore del giro delle sette chiese. Ammirata l'architettura dell'oratorio dei Filippini, opera del genio di Borromini, percorreremo l'ultimo tratto di via dei Banchi Nuovi fino a raggiungere il Banco di Santo Spirito. Gli angeli del Bernini, recanti i simboli della passione, guideranno i nostri passi verso Castel St Angelo, l'imponente fortezza dei papi, legata al palazzo apostolico del Vaticano dal passetto di Borgo. Percorso il rettilineo di via della Conciliazione giungeremo presso l'abbraccio berniniano di Piazza San Pietro, che ci accoglierà e introdurrà alla meta finale del nostro pellegrinaggio: il luogo del martirio e della sepoltura dell'apostolo Pietro.
Punto di partenza di questo terzo e ultimo itinerario sarà la chiesa giubilare di Santa Maria in Vallicella, meglio nota come Chiesa Nuova, sede dell'ordine degli Oratoriani fondato da San Filippo Neri, ideatore del giro delle sette chiese. Ammirata l'architettura dell'oratorio dei Filippini, opera del genio di Borromini, percorreremo l'ultimo tratto di via dei Banchi Nuovi fino a raggiungere il Banco di Santo Spirito. Gli angeli del Bernini, recanti i simboli della passione, guideranno i nostri passi verso Castel St Angelo, l'imponente fortezza dei papi, legata al palazzo apostolico del Vaticano dal passetto di Borgo. Percorso il rettilineo di via della Conciliazione giungeremo presso l'abbraccio berniniano di Piazza San Pietro, che ci accoglierà e introdurrà alla meta finale del nostro pellegrinaggio: il luogo del martirio e della sepoltura dell'apostolo Pietro.
Accoglienza: presso la fontana in piazza della Chiesa Nuova (Corso Vittorio Emanuele II).
Borgo Santo Spirito, le antiche Scholae, la porta, la chiesa e il complesso ospedaliero
*visita guidata nei luoghi del Giubileo della Misericordia
*visita guidata nei luoghi del Giubileo della Misericordia
Protagoniste di questa visita saranno le scholae e le chiese nate nel medioevo per ospitare i pellegrini
provenienti dal nord Europa in visita alla tomba dell'apostolo Pietro. Percorso l'ultimo tratto della via Francigena entreremo nella Civitas Leonina (edificata nel 850 da Papa Leone IV), passando sotto Porta Santo Spirito sorta sui resti di antica “posterula” che conduceva alla Schola Saxonum (eretta nell'VIII sec da Ine, re dei Sassoni), primo nucleo del futuro ospedale di Santo Spirito in “Sassia”, ricovero tra i più antichi d’Europa, per ammalati, poveri e bambini illegittimi che venivano lasciati nella “ruota degli esposti” una delle pochissime ancora esistenti. Visitata la chiesa voluta da re Giovanni Senzaterra, diventata poi Santo Spirito in Sassia, e oggi santuario della Divina Misericordia, saliremo la “seconda Scala Santa” per visitare l’antichissima chiesa affidata alla scola dei Frisoni da Leone IV, e teatro della lotta tra Enrico IV e Roberto il Guiscardo. Vedremo infine la piccola San Lorenzo in Piscibus, unica chiesa di Roma racchiusa all'interno di un cortile di un palazzo, e ciò che è rimasto della “porta Turrionis” che conduceva alla scholae Longobardorum, fusa più tardi con la schola Francorum fondata da Carlo Magno, insieme al campo santo dei Teutonici e dei Fiamminghi, situato in un'area adiacente al confine con la Città del Vaticano.
provenienti dal nord Europa in visita alla tomba dell'apostolo Pietro. Percorso l'ultimo tratto della via Francigena entreremo nella Civitas Leonina (edificata nel 850 da Papa Leone IV), passando sotto Porta Santo Spirito sorta sui resti di antica “posterula” che conduceva alla Schola Saxonum (eretta nell'VIII sec da Ine, re dei Sassoni), primo nucleo del futuro ospedale di Santo Spirito in “Sassia”, ricovero tra i più antichi d’Europa, per ammalati, poveri e bambini illegittimi che venivano lasciati nella “ruota degli esposti” una delle pochissime ancora esistenti. Visitata la chiesa voluta da re Giovanni Senzaterra, diventata poi Santo Spirito in Sassia, e oggi santuario della Divina Misericordia, saliremo la “seconda Scala Santa” per visitare l’antichissima chiesa affidata alla scola dei Frisoni da Leone IV, e teatro della lotta tra Enrico IV e Roberto il Guiscardo. Vedremo infine la piccola San Lorenzo in Piscibus, unica chiesa di Roma racchiusa all'interno di un cortile di un palazzo, e ciò che è rimasto della “porta Turrionis” che conduceva alla scholae Longobardorum, fusa più tardi con la schola Francorum fondata da Carlo Magno, insieme al campo santo dei Teutonici e dei Fiamminghi, situato in un'area adiacente al confine con la Città del Vaticano.
Accoglienza: Lungotevere in Sassia 1 (davanti all'entrata dell'ospedale)
L’Abbazia delle Tre Fontane
L
a sorgente delle acque Salvie, i percorsi della
via
Francigena e la fabbrica di cioccolato dei Frati Trappisti
*visita guidata nei luoghi del Giubileo della Misericordia
Un sito di grande fascino e suggestione mistica, situato a pochi metri dalla fermata della metro B Laurentina.
L'abbazia fu costruita sul luogo, ove nel 64 dC, sotto l’impero di Nerone, l’apostolo Paolo di Tarso fu condannato a morte e condotto per l’esecuzione ad “Aquas Salvias”, una valle ricca di acque, situata presso l’antica via Laurentina. La decapitazione del Santo generò tre nuove sorgenti, le stesse che oggi danno il nome al complesso Cistercense nato sul luogo del suo martirio.
Superato l’arco di Carlo Magno entreremo in quest’ oasi di pace e tranquillità, compiendo un tuffo nel passato e nella storia, per scoprire il fascino di un monumento unico nel suo genere, dove la sensazione sarà quella di ritornare all’età medievale.
**La visita si concluderà presso il laboratorio dei Frati Trappisti ove sarà possibile acquistare prodotti d'erboristeria, birra e vin santo, olio, miele e le famose barrette di cioccolato da loro prodotte.
Accoglienza
Un sito di grande fascino e suggestione mistica, situato a pochi metri dalla fermata della metro B Laurentina.
L'abbazia fu costruita sul luogo, ove nel 64 dC, sotto l’impero di Nerone, l’apostolo Paolo di Tarso fu condannato a morte e condotto per l’esecuzione ad “Aquas Salvias”, una valle ricca di acque, situata presso l’antica via Laurentina. La decapitazione del Santo generò tre nuove sorgenti, le stesse che oggi danno il nome al complesso Cistercense nato sul luogo del suo martirio.
Superato l’arco di Carlo Magno entreremo in quest’ oasi di pace e tranquillità, compiendo un tuffo nel passato e nella storia, per scoprire il fascino di un monumento unico nel suo genere, dove la sensazione sarà quella di ritornare all’età medievale.
**La visita si concluderà presso il laboratorio dei Frati Trappisti ove sarà possibile acquistare prodotti d'erboristeria, birra e vin santo, olio, miele e le famose barrette di cioccolato da loro prodotte.
Accoglienza
:
Via Acque Salvie, 1
La Scala Santa e il Triclinio Leoniano
*visita guidata con apertura straordinaria ed esclusiva su prenotazione a numero chiuso (max 20 persone)
Custodito all’interno di un edificio apparentemente moderno si nasconde un tesoro inestimabile di età medievale. Già nel IV secolo l’area del Laterano era stata destinata a residenza pontificia con la costruzione del Patriarchio, un lussuoso palazzo ricco di ambienti e di opere d’arte. In cima alla scala che lo stesso Cristo ha salito per presentarsi davanti a Pilato e che St Elena, madre di Costantino, ha portato a Roma nel IV secolo si cela il cosiddetto Sancta Sanctorum, scrigno di reliquie e cappella privata dei pontefici.
Ammireremo gli affreschi che papa Niccolò III ha commissionato alla fine del XIII secolo e scopriremo ciò che rimane del Triclinio Leoniano, un’antica aula cerimoniale del palazzo.
Accoglienza e registrazioni da 30’ prima: Piazza San Giovanni in Laterano 14
IL GIRO DELLE 7 CHIESE
La Scala Santa e il Triclinio Leoniano
*visita guidata con apertura straordinaria ed esclusiva su prenotazione a numero chiuso (max 20 persone)
Custodito all’interno di un edificio apparentemente moderno si nasconde un tesoro inestimabile di età medievale. Già nel IV secolo l’area del Laterano era stata destinata a residenza pontificia con la costruzione del Patriarchio, un lussuoso palazzo ricco di ambienti e di opere d’arte. In cima alla scala che lo stesso Cristo ha salito per presentarsi davanti a Pilato e che St Elena, madre di Costantino, ha portato a Roma nel IV secolo si cela il cosiddetto Sancta Sanctorum, scrigno di reliquie e cappella privata dei pontefici.
Ammireremo gli affreschi che papa Niccolò III ha commissionato alla fine del XIII secolo e scopriremo ciò che rimane del Triclinio Leoniano, un’antica aula cerimoniale del palazzo.
Accoglienza e registrazioni da 30’ prima: Piazza San Giovanni in Laterano 14
IL GIRO DELLE 7 CHIESE
La Basilica di San Pietro e il giro delle sette chiese
La basilica di San Pietro in Vaticano, oltre ad essere centro del cattolicesimo, custodisce al suo interno opere d’arte di valore inestimabile. Trionfo dell’architettura Rinascimentale e Barocca, preceduta dall’abbraccio del colonnato del Bernini, e dominata dalla gigantesca cupola del Michelangelo, la basilica sorge sul luogo di sepoltura dell’apostolo Pietro. I lavori per portare a termine questa immensa macchina scenografica durarono circa due secoli e videro coinvolti architetti ed artisti del calibro del Bramante, Raffaello, Sangallo, Maderno, Canova, e molti altri che contribuirono a renderla unica al Mondo.
La visita fa parte di un ciclo che l’associazione Rome4u § Roma e Lazio x Te dedica al “Giro delle sette chiese” istituito nel XVI sec. da S Filippo Neri “il santo della Gioia”, che per invogliare il popolo romano alla pratica religiosa, organizzò un pellegrinaggio che univa momenti di preghiera ad altri di svago. Il percorso toccava oltre alle quattro basiliche papali, S Lorenzo, S Sebastiano, e S Croce chiese allora immerse nella campagna romana.
*Ricordiamo che l’accesso alla Basilica di S Pietro avviene attraverso un varco di controllo, e che non c’è modo di evitare eventuali file. L’eventuale tempo speso in fila verrà utilizzato per introdurre la visita ed iniziare le spiegazioni. Le visite guidate alla Basilica sono consentite soltanto ai gruppi muniti di Vox (auricolari).
Appuntamento: h 10.00 in Piazza S Pietro, presso l’obelisco
Battistero e Basilica di S Giovanni in Laterano
e il giro delle sette chiese
La visita al Battistero e alla Basilica di S Giovanni in Laterano fa parte di un ciclo che l’associazione Rome4u § Roma e Lazio x Te dedica al “Giro delle sette chiese” istituito nel XVI sec. da S Filippo Neri “il santo della Gioia”, che per invogliare il popolo romano alla pratica religiosa, organizzò un pellegrinaggio che univa momenti di preghiera ad altri di svago. Il percorso toccava oltre a S Sebastiano, S Croce e S Lorenzo, chiese allora immerse nella campagna romana, le quattro basiliche papali, tra cui S Giovanni in Laterano. Prima basilica cristiana, costruita per volere dell’imperatore Costantino che la intitolò al Sanctissimi Salvatoris, all’indomani del celebre Editto di Milano del 313. Secondariamente dedicata ai Santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista, fu più volte distrutta e riedificata. La nostra storica
dell’arte Michela Rosci, ci guiderà attraverso le varie fasi costruttive dal Medioevo fino al 1700. Visiteremo inoltre il magnifico Battistero dove, secondo la tradizione, Costantino sarebbe stato battezzato da S Silvestro, e in cui sono conservati pregevoli mosaici (V-VII sec.), in ottimo stato di conservazione.
Appuntamento: Piazza di San Giovanni in Laterano 4, presso entrata dl battistero Lateranense
La Basilica di San Paolo Fuori le Mura
i suoi sotterranei, il chiostro Cosmatesco, e il giro delle sette chiese
Sorta lungo la Via Ostiense, per volontà di Costantino e consacrata da papa Silvestro nel 324, la basilica divenne il principale nucleo di culto cristiano sul luogo dove secondo la tradizione aveva trovato sepoltura il corpo dell’apostolo Paolo. Ampliato pochi decenni dopo, e impreziosito da mosaici e da un vasto ciclo di pitture di soggetto biblico, l'edificio diventò presto un centro di prima grandezza, più volte rammentato nelle cronache d'età medievale come meta indispensabile del pellegrinaggio.
Ancora fino all'inizio del XIX secolo, la chiesa aveva conservato buona parte del suo aspetto paleocristiano. Ma nella notte del 15 luglio 1823, un incendio accidentale la devastò quasi interamente. L'attuale S Paolo è dunque, in buona parte, una ricostruzione dell’originale basilica paleocristiana, che tuttavia conserva molte opere di primaria importanza artistica miracolosamente sopravvissute alle fiamme, fra cui i magnifici mosaici voluti da Galla Placidia (IV sec), e quello voluti da Onorio III (XIII sec), la straordinaria porta di bronzo decorata con scene del Vecchio e del Nuovo Testamento, prodotta a Costantinopoli e giunta fino a Roma in età romanica, nonché il magnifico chiostro di manifattura Cosmatesca (XII – XIII sec), tra i meglio conservati in Italia.
La visita fa parte di un ciclo che l’associazione Rome4u § Roma e Lazio x Te dedica al “Giro delle sette chiese” istituito nel XVI sec. da S Filippo Neri “il santo della Gioia”, che per invogliare il popolo romano alla pratica religiosa, organizzò un pellegrinaggio che univa momenti di preghiera ad altri di svago. Il percorso toccava oltre alle quattro basiliche papali, S Croce in Gerusalemme, S Sebastiano, e S Lorenzo fuori le mura chiese allora immerse nella campagna romana
Appuntamento: presso la statua di S Paolo nel cortile antistante l’entrata principale alla basilica
S Sebastiano Fuori le Mura, le Catacombe e il giro delle sette chiese
Il complesso archeologico di S. Sebastiano Fuori le Mura sorge nel tratto iniziale dell’Appia, antica via consolare. Il sito denominato “ad catacumbas" ossia “presso l’avvallamento” di cave di pozzolana e gallerie arenarie, utilizzate fin dal I sec d.C per collocarvi sepolture a loculo. Secondo la tradizione, i cristiani nel III sec d.C vi trasferirono temporaneamente le spoglie di S Pietro dal cimitero del colle Vaticano e di S. Paolo da quello della Via Ostiense per proteggerli dalla ferocia dell’imperatore Valeriano. In Epoca Costantiniana (IV sec d.C), per onorare quel luogo si darà inizio alla Costruzione della Basilica Apostolorum. Dedicata successivamente a S. Sebastiano, sepolto nella catacomba che da lui prende il nome a partire dal VI secolo. Oggi, la Basilica, ci appare diversa dalla costruzione Costantiniana, perché completamente rimodellata nei primi anni del 1600 per volere del cardinale Scipione Borghese, su progetto di Flaminio Ponzio e sotto la direzione artistica di Guido Reni e di Giovanni Vasanzio.
La visita fa parte di un ciclo che l’associazione Rome4u § Roma e Lazio x Te dedica al “Giro delle sette chiese” istituito nel XVI sec. da S Filippo Neri “il santo della Gioia”, che per invogliare il popolo romano alla pratica religiosa, organizzò un pellegrinaggio che univa momenti di preghiera ad altri di svago. Il percorso toccava oltre alle quattro basiliche papali, anche S Croce in Gerusalemme e S Lorenzo fuori le mura chiese allora immerse nella campagna romana.
Appuntamento: Via Appia antica 136
Come arrivare:bus 118 dalla stazione metro ‘B’ Piramide; bus 218 dalla stazione metro ‘A’ San Giovanni; bus 660 dalla stazione metro ‘A’ Colli Albani
La Basilica di S Croce in Gerusalemme
il palazzo del Sessorio e il giro delle sette chiese
S Elena (IV sec), madre dell’imperatore Costantino, trasformò il “sedeo” (una grande aula rettangolare in cui sedeva in sessione il consiglio imperiale), in cappella palatina del palazzo Sessoriano, per conservarvi le reliquie della crocefissione da lei trovate a Gerusalemme. La cappella, divenuta meta di pellegrinaggio, venne ben presto trasformata in basilica. Vi si ammirano, oltre alle reliquie, i mosaici paleocristiani restaurati nel XV sec per mano di Melozzo da Forlì, il bellissimo affresco absidale con la storia della “Vera Croce” attribuito a Antoniazzo Romano, l’ingresso a pianta ellittica preceduto dalla facciata concava di Gregorini e Passalaqua (XVIII sec). Nell’ area circostante la basilica, occupata dal monastero dei Certosini e dalla caserma Umberto I, sopravvivono i resti del Sessorio, edificato nel III sec per volere di Settimio Severo e terminato da Eliogabalo in località “ad Spem Veterem”, antico tempio dedicato alla Dea Speranza, in cui giungevano su arcate gli acquedotti provenienti dalla zona dei Colli Albani e Tiburtini. Facevano parte del palazzo il circo Variano, le terme Eleniane, e il teatro Castrense (teatro di corte) che restò in uso fino alla costruzione delle Mura Aureliane, che lo tagliarono a metà trasformandolo in bastione.
La visita fa parte di un ciclo che l’associazione Rome4u § Roma e Lazio x Te dedica al “Giro delle sette chiese” istituito nel XVI sec. da S Filippo Neri “il santo della Gioia”, che per invogliare il popolo romano alla pratica religiosa, organizzò un pellegrinaggio che univa momenti di preghiera ad altri di svago. Il percorso toccava oltre alle quattro basiliche papali e a S Croce, anche S Sebastiano, e S Lorenzo fuori le mura chiese allora immerse nella campagna romana.
Appuntamento: Piazza di S Croce in Gerusalemme
La Basilica di S Lorenzo Fuori le Mura
e il giro delle sette chiese
La Basilica, così come la conosciamo oggi, è il risultato della fusione di 2 chiese distinte: la basilica cimiteriale di epoca paleocristina, edificata nel IV sec. per volere di Costantino nei pressi della tomba di S Lorenzo; e quella del VI sec. costruita da Papa Pelagio sopra al sepolcro del martire. Danneggiate dal tempo, incuria, ed incendi, le due chiese vennero unite nel XIII sec. in un unico complesso architettonico dalla pianta estremamente complessa e disomogenea grazie all’intervento di Onorio III Savelli. Restaurata nuovamente nel XIX sc. da Virgilio Vespignani e Raffaello Cattaneo che inseriscono la cappella funeraria di Pio IX nel nartece dell’antica basilica, così che possa riposare affianco delle reliquie di S Lorenzo e del protomartire S Stefano.
Sopravvissuta miracolosamente al tempo e ai bombardamenti del 1943, la Basilica continua a mantenere il suo fascino medievale ricco di testimonianze che vanno dal IV al XIII sec dC.
La visita fa parte di un ciclo che l’associazione Rome4u § Roma e Lazio x Te dedica al “Giro delle sette chiese” istituito nel XVI sec. da S Filippo Neri “il santo della Gioia”, che per invogliare il popolo romano alla pratica religiosa, organizzò un pellegrinaggio che univa momenti di preghiera ad altri di svago. Il percorso toccava oltre alle quattro basiliche papali e a S Lorenzo, anche S Sebastiano, e S Croce chiese allora immerse nella campagna romana.
Appuntamento: Piazzale del Verano 3
La Basilica di S Maria Maggiore e il Giro delle 7 chiese
La sua costruzione è legata al Concilio di Efeso del 431dC che proclamò Maria Theotòkos (Madre di Dio), e fu voluta e finanziata da Sisto III. Entrando si resta rapiti nel vedere la sua vastità, lo splendore dei suoi marmi e la ricchezza della decorazione. L'effetto monumentale e grandioso è dovuto principalmente all’eleganza e armonia che regnano nei principali elementi della sua architettura, ispirata ai trattati di Vitruvio.
L’interno della basilica patriarcale ha conservato un aspetto ancora vicino a quello originale, ed è un vero scrigno di inestimabili capolavori artistici. Oltre ad una delle quattro Porte Sante, vi è custodita la santa reliquia della mangiatoia che fu la prima culla di Gesù. Nella navata centrale e sull’arco di trionfo compaiono mosaici del V secolo con le storie della Vergine e dell’infanzia di Gesù. Nel catino absidale, bellissimo mosaico firmato da Iacopo Torriti alla fine del XIII secolo. Il soffitto voluto da Alessandro VI Borgia (XV sec.), venne dorato col primo carico di oro americano, dono di Isabella di Spagna. Tanti gli artisti che hanno lavorato alla realizzazione delle cappelle Sistina e Paolina, in quest'ultima è conservata la "Salus populi romani", sacra icona protettrice della salute e salvezza del popolo romano, dipinta secondo la tradizione da San Luca.
**La visita fa parte di un ciclo che l’associazione Rome4u § Roma e Lazio x Te dedica al “Giro delle sette chiese” istituito nel XVI sec. da S Filippo Neri “il santo della Gioia”, che per invogliare il popolo romano alla pratica religiosa, organizzò un pellegrinaggio che univa momenti di preghiera ad altri di svago. Il percorso toccava le 4 basiliche papali (S. Pietro, S. Paolo, S. Giovanni in Laterano e S. Maria Maggiore), a cui si aggiungevano S. Croce in Gerusalemme, S. Lorenzo Fuori le mura, S Sebastiano e le catacombe della via Appia.
Accoglienza e registrazioni da 30’ prima, Piazza di Santa Maria Maggiore (presso l'obelisco).
La Basilica di San Pietro e il giro delle sette chiese
La basilica di San Pietro in Vaticano, oltre ad essere centro del cattolicesimo, custodisce al suo interno opere d’arte di valore inestimabile. Trionfo dell’architettura Rinascimentale e Barocca, preceduta dall’abbraccio del colonnato del Bernini, e dominata dalla gigantesca cupola del Michelangelo, la basilica sorge sul luogo di sepoltura dell’apostolo Pietro. I lavori per portare a termine questa immensa macchina scenografica durarono circa due secoli e videro coinvolti architetti ed artisti del calibro del Bramante, Raffaello, Sangallo, Maderno, Canova, e molti altri che contribuirono a renderla unica al Mondo.
La visita fa parte di un ciclo che l’associazione Rome4u § Roma e Lazio x Te dedica al “Giro delle sette chiese” istituito nel XVI sec. da S Filippo Neri “il santo della Gioia”, che per invogliare il popolo romano alla pratica religiosa, organizzò un pellegrinaggio che univa momenti di preghiera ad altri di svago. Il percorso toccava oltre alle quattro basiliche papali, S Lorenzo, S Sebastiano, e S Croce chiese allora immerse nella campagna romana.
*Ricordiamo che l’accesso alla Basilica di S Pietro avviene attraverso un varco di controllo, e che non c’è modo di evitare eventuali file. L’eventuale tempo speso in fila verrà utilizzato per introdurre la visita ed iniziare le spiegazioni. Le visite guidate alla Basilica sono consentite soltanto ai gruppi muniti di Vox (auricolari).
La visita fa parte di un ciclo che l’associazione Rome4u § Roma e Lazio x Te dedica al “Giro delle sette chiese” istituito nel XVI sec. da S Filippo Neri “il santo della Gioia”, che per invogliare il popolo romano alla pratica religiosa, organizzò un pellegrinaggio che univa momenti di preghiera ad altri di svago. Il percorso toccava oltre alle quattro basiliche papali, S Lorenzo, S Sebastiano, e S Croce chiese allora immerse nella campagna romana.
*Ricordiamo che l’accesso alla Basilica di S Pietro avviene attraverso un varco di controllo, e che non c’è modo di evitare eventuali file. L’eventuale tempo speso in fila verrà utilizzato per introdurre la visita ed iniziare le spiegazioni. Le visite guidate alla Basilica sono consentite soltanto ai gruppi muniti di Vox (auricolari).
Appuntamento: h 10.00 in Piazza S Pietro, presso l’obelisco
Battistero e Basilica di S Giovanni in Laterano
e il giro delle sette chiese
La visita al Battistero e alla Basilica di S Giovanni in Laterano fa parte di un ciclo che l’associazione Rome4u § Roma e Lazio x Te dedica al “Giro delle sette chiese” istituito nel XVI sec. da S Filippo Neri “il santo della Gioia”, che per invogliare il popolo romano alla pratica religiosa, organizzò un pellegrinaggio che univa momenti di preghiera ad altri di svago. Il percorso toccava oltre a S Sebastiano, S Croce e S Lorenzo, chiese allora immerse nella campagna romana, le quattro basiliche papali, tra cui S Giovanni in Laterano. Prima basilica cristiana, costruita per volere dell’imperatore Costantino che la intitolò al Sanctissimi Salvatoris, all’indomani del celebre Editto di Milano del 313. Secondariamente dedicata ai Santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista, fu più volte distrutta e riedificata. La nostra storica
dell’arte Michela Rosci, ci guiderà attraverso le varie fasi costruttive dal Medioevo fino al 1700. Visiteremo inoltre il magnifico Battistero dove, secondo la tradizione, Costantino sarebbe stato battezzato da S Silvestro, e in cui sono conservati pregevoli mosaici (V-VII sec.), in ottimo stato di conservazione.
Appuntamento: Piazza di San Giovanni in Laterano 4, presso entrata dl battistero Lateranense
La Basilica di San Paolo Fuori le Mura
i suoi sotterranei, il chiostro Cosmatesco, e il giro delle sette chiese
Sorta lungo la Via Ostiense, per volontà di Costantino e consacrata da papa Silvestro nel 324, la basilica divenne il principale nucleo di culto cristiano sul luogo dove secondo la tradizione aveva trovato sepoltura il corpo dell’apostolo Paolo. Ampliato pochi decenni dopo, e impreziosito da mosaici e da un vasto ciclo di pitture di soggetto biblico, l'edificio diventò presto un centro di prima grandezza, più volte rammentato nelle cronache d'età medievale come meta indispensabile del pellegrinaggio.
Ancora fino all'inizio del XIX secolo, la chiesa aveva conservato buona parte del suo aspetto paleocristiano. Ma nella notte del 15 luglio 1823, un incendio accidentale la devastò quasi interamente. L'attuale S Paolo è dunque, in buona parte, una ricostruzione dell’originale basilica paleocristiana, che tuttavia conserva molte opere di primaria importanza artistica miracolosamente sopravvissute alle fiamme, fra cui i magnifici mosaici voluti da Galla Placidia (IV sec), e quello voluti da Onorio III (XIII sec), la straordinaria porta di bronzo decorata con scene del Vecchio e del Nuovo Testamento, prodotta a Costantinopoli e giunta fino a Roma in età romanica, nonché il magnifico chiostro di manifattura Cosmatesca (XII – XIII sec), tra i meglio conservati in Italia.
Ancora fino all'inizio del XIX secolo, la chiesa aveva conservato buona parte del suo aspetto paleocristiano. Ma nella notte del 15 luglio 1823, un incendio accidentale la devastò quasi interamente. L'attuale S Paolo è dunque, in buona parte, una ricostruzione dell’originale basilica paleocristiana, che tuttavia conserva molte opere di primaria importanza artistica miracolosamente sopravvissute alle fiamme, fra cui i magnifici mosaici voluti da Galla Placidia (IV sec), e quello voluti da Onorio III (XIII sec), la straordinaria porta di bronzo decorata con scene del Vecchio e del Nuovo Testamento, prodotta a Costantinopoli e giunta fino a Roma in età romanica, nonché il magnifico chiostro di manifattura Cosmatesca (XII – XIII sec), tra i meglio conservati in Italia.
La visita fa parte di un ciclo che l’associazione Rome4u § Roma e Lazio x Te dedica al “Giro delle sette chiese” istituito nel XVI sec. da S Filippo Neri “il santo della Gioia”, che per invogliare il popolo romano alla pratica religiosa, organizzò un pellegrinaggio che univa momenti di preghiera ad altri di svago. Il percorso toccava oltre alle quattro basiliche papali, S Croce in Gerusalemme, S Sebastiano, e S Lorenzo fuori le mura chiese allora immerse nella campagna romana
Appuntamento: presso la statua di S Paolo nel cortile antistante l’entrata principale alla basilica
S Sebastiano Fuori le Mura, le Catacombe e il giro delle sette chiese
Il complesso archeologico di S. Sebastiano Fuori le Mura sorge nel tratto iniziale dell’Appia, antica via consolare. Il sito denominato “ad catacumbas" ossia “presso l’avvallamento” di cave di pozzolana e gallerie arenarie, utilizzate fin dal I sec d.C per collocarvi sepolture a loculo. Secondo la tradizione, i cristiani nel III sec d.C vi trasferirono temporaneamente le spoglie di S Pietro dal cimitero del colle Vaticano e di S. Paolo da quello della Via Ostiense per proteggerli dalla ferocia dell’imperatore Valeriano. In Epoca Costantiniana (IV sec d.C), per onorare quel luogo si darà inizio alla Costruzione della Basilica Apostolorum. Dedicata successivamente a S. Sebastiano, sepolto nella catacomba che da lui prende il nome a partire dal VI secolo. Oggi, la Basilica, ci appare diversa dalla costruzione Costantiniana, perché completamente rimodellata nei primi anni del 1600 per volere del cardinale Scipione Borghese, su progetto di Flaminio Ponzio e sotto la direzione artistica di Guido Reni e di Giovanni Vasanzio.
La visita fa parte di un ciclo che l’associazione Rome4u § Roma e Lazio x Te dedica al “Giro delle sette chiese” istituito nel XVI sec. da S Filippo Neri “il santo della Gioia”, che per invogliare il popolo romano alla pratica religiosa, organizzò un pellegrinaggio che univa momenti di preghiera ad altri di svago. Il percorso toccava oltre alle quattro basiliche papali, anche S Croce in Gerusalemme e S Lorenzo fuori le mura chiese allora immerse nella campagna romana.
Appuntamento: Via Appia antica 136
Come arrivare:bus 118 dalla stazione metro ‘B’ Piramide; bus 218 dalla stazione metro ‘A’ San Giovanni; bus 660 dalla stazione metro ‘A’ Colli Albani
La Basilica di S Croce in Gerusalemme
il palazzo del Sessorio e il giro delle sette chiese
il palazzo del Sessorio e il giro delle sette chiese
S Elena (IV sec), madre dell’imperatore Costantino, trasformò il “sedeo” (una grande aula rettangolare in cui sedeva in sessione il consiglio imperiale), in cappella palatina del palazzo Sessoriano, per conservarvi le reliquie della crocefissione da lei trovate a Gerusalemme. La cappella, divenuta meta di pellegrinaggio, venne ben presto trasformata in basilica. Vi si ammirano, oltre alle reliquie, i mosaici paleocristiani restaurati nel XV sec per mano di Melozzo da Forlì, il bellissimo affresco absidale con la storia della “Vera Croce” attribuito a Antoniazzo Romano, l’ingresso a pianta ellittica preceduto dalla facciata concava di Gregorini e Passalaqua (XVIII sec). Nell’ area circostante la basilica, occupata dal monastero dei Certosini e dalla caserma Umberto I, sopravvivono i resti del Sessorio, edificato nel III sec per volere di Settimio Severo e terminato da Eliogabalo in località “ad Spem Veterem”, antico tempio dedicato alla Dea Speranza, in cui giungevano su arcate gli acquedotti provenienti dalla zona dei Colli Albani e Tiburtini. Facevano parte del palazzo il circo Variano, le terme Eleniane, e il teatro Castrense (teatro di corte) che restò in uso fino alla costruzione delle Mura Aureliane, che lo tagliarono a metà trasformandolo in bastione.
La visita fa parte di un ciclo che l’associazione Rome4u § Roma e Lazio x Te dedica al “Giro delle sette chiese” istituito nel XVI sec. da S Filippo Neri “il santo della Gioia”, che per invogliare il popolo romano alla pratica religiosa, organizzò un pellegrinaggio che univa momenti di preghiera ad altri di svago. Il percorso toccava oltre alle quattro basiliche papali e a S Croce, anche S Sebastiano, e S Lorenzo fuori le mura chiese allora immerse nella campagna romana.
Appuntamento: Piazza di S Croce in Gerusalemme
La Basilica di S Lorenzo Fuori le Mura
e il giro delle sette chiese
e il giro delle sette chiese
Sopravvissuta miracolosamente al tempo e ai bombardamenti del 1943, la Basilica continua a mantenere il suo fascino medievale ricco di testimonianze che vanno dal IV al XIII sec dC.
La visita fa parte di un ciclo che l’associazione Rome4u § Roma e Lazio x Te dedica al “Giro delle sette chiese” istituito nel XVI sec. da S Filippo Neri “il santo della Gioia”, che per invogliare il popolo romano alla pratica religiosa, organizzò un pellegrinaggio che univa momenti di preghiera ad altri di svago. Il percorso toccava oltre alle quattro basiliche papali e a S Lorenzo, anche S Sebastiano, e S Croce chiese allora immerse nella campagna romana.
Appuntamento: Piazzale del Verano 3
La Basilica di S Maria Maggiore e il Giro delle 7 chiese
La sua costruzione è legata al Concilio di Efeso del 431dC che proclamò Maria Theotòkos (Madre di Dio), e fu voluta e finanziata da Sisto III. Entrando si resta rapiti nel vedere la sua vastità, lo splendore dei suoi marmi e la ricchezza della decorazione. L'effetto monumentale e grandioso è dovuto principalmente all’eleganza e armonia che regnano nei principali elementi della sua architettura, ispirata ai trattati di Vitruvio.
L’interno della basilica patriarcale ha conservato un aspetto ancora vicino a quello originale, ed è un vero scrigno di inestimabili capolavori artistici. Oltre ad una delle quattro Porte Sante, vi è custodita la santa reliquia della mangiatoia che fu la prima culla di Gesù. Nella navata centrale e sull’arco di trionfo compaiono mosaici del V secolo con le storie della Vergine e dell’infanzia di Gesù. Nel catino absidale, bellissimo mosaico firmato da Iacopo Torriti alla fine del XIII secolo. Il soffitto voluto da Alessandro VI Borgia (XV sec.), venne dorato col primo carico di oro americano, dono di Isabella di Spagna. Tanti gli artisti che hanno lavorato alla realizzazione delle cappelle Sistina e Paolina, in quest'ultima è conservata la "Salus populi romani", sacra icona protettrice della salute e salvezza del popolo romano, dipinta secondo la tradizione da San Luca.
**La visita fa parte di un ciclo che l’associazione Rome4u § Roma e Lazio x Te dedica al “Giro delle sette chiese” istituito nel XVI sec. da S Filippo Neri “il santo della Gioia”, che per invogliare il popolo romano alla pratica religiosa, organizzò un pellegrinaggio che univa momenti di preghiera ad altri di svago. Il percorso toccava le 4 basiliche papali (S. Pietro, S. Paolo, S. Giovanni in Laterano e S. Maria Maggiore), a cui si aggiungevano S. Croce in Gerusalemme, S. Lorenzo Fuori le mura, S Sebastiano e le catacombe della via Appia.
Accoglienza e registrazioni da 30’ prima, Piazza di Santa Maria Maggiore (presso l'obelisco).
La sua costruzione è legata al Concilio di Efeso del 431dC che proclamò Maria Theotòkos (Madre di Dio), e fu voluta e finanziata da Sisto III. Entrando si resta rapiti nel vedere la sua vastità, lo splendore dei suoi marmi e la ricchezza della decorazione. L'effetto monumentale e grandioso è dovuto principalmente all’eleganza e armonia che regnano nei principali elementi della sua architettura, ispirata ai trattati di Vitruvio.
L’interno della basilica patriarcale ha conservato un aspetto ancora vicino a quello originale, ed è un vero scrigno di inestimabili capolavori artistici. Oltre ad una delle quattro Porte Sante, vi è custodita la santa reliquia della mangiatoia che fu la prima culla di Gesù. Nella navata centrale e sull’arco di trionfo compaiono mosaici del V secolo con le storie della Vergine e dell’infanzia di Gesù. Nel catino absidale, bellissimo mosaico firmato da Iacopo Torriti alla fine del XIII secolo. Il soffitto voluto da Alessandro VI Borgia (XV sec.), venne dorato col primo carico di oro americano, dono di Isabella di Spagna. Tanti gli artisti che hanno lavorato alla realizzazione delle cappelle Sistina e Paolina, in quest'ultima è conservata la "Salus populi romani", sacra icona protettrice della salute e salvezza del popolo romano, dipinta secondo la tradizione da San Luca.
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Tutti i nostri tour possono essere prenotati privatamente: Rome4uஇ Roma e Lazio x te può aiutarvi a organizzare Escursioni, Gite e Visite Personalizzate. Offrendo consulenza mirata alle vostre esigenze.
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I vantaggi di una visita guidata privata sono notevoli: la guida sarà a vostra intera disposizione, potrete scegliere i siti da visitare prima di prenotare la visita, potrete decidere di apportare alcune modifiche all'itinerario in fase d'esecuzione.
Rome4uஇ Roma e Lazio x te può organizzare su richiesta anche visite guidate in inglese e spagnolo, per consultare le nostre tariffe CLICCATE QUI
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