... e che questo giorno possa rappresentare per tutti
noi l'inizio di una nuova stagione di rinascita.
Cari amici di Roma e Lazio x te
CONTINUA la nostra quarantena in casa, ma nessuno ci vieta di progettare Itinerari post-COVID19, consapevoli che presto ne usciremo!
Ecco di seguito alcuni degli itinerari che abbiamo pensato potrebbero piacervi... quando finalmente torneremo a gioire della nostra magnifica città, che ci accoglierà come sempre a braccia aperte.
Saranno tutti itinerari che ci daranno modo di stare all'aria aperta, così da poter mantenere le giuste distanze gli uni dagli altri, utilizzando l'ausilio di un auricolare.
Ostia Antica: abitare nell’antica città portuale
Secondo percorso: dal Macellum a porta Marina passando x la Sinagoga.
Secondo itinerario dedicato ad Ostia Antica (segue il 1° del 27 aprile che da porta Romana giungeva alla zona del Foro). Questo secondo percorso partirà dall’area del “macellum” per concludersi presso porta Marina, anticamente affacciata sul mare. Passeggiando tra gli scavi, rivivremo le storie evocate fra le pietre e le rovine di quest’antica città portuale dove assunsero particolare potere le “corporazioni” di artigiani, come quella dei “fabbri navali”, o quella dei “mensores”, proprietari di horrea in cui venivano immagazzinate le derrate di grano e frumento destinate alla capitale; grande successo ebbero anche i proprietari delle “fulloniche” dove si tingevano stoffe e conciavano i pellami. L’incremento della popolazione rese necessario espandere i confini della città che si arricchì di nuove tipologie abitative come le “case giardino” una serie di villette a schiera, edificate in una zona residenziale lontana dal traffico cittadino, meta delle famiglie privilegiate di questi nuovi ceti sociali. Diverse erano le religioni praticate dalla comunità multietnica che qui viveva e lavorava. Oltre ai templi dedicati alle divinità del Pantheon romano, sono qui presenti “Isei” egizi, “Mitrei” di origine persiana, il grande tempio dedicato a Attis e Cibele di origine tracia e la Sinagoga più antica d’Europa. Nonostante il passare dei millenni, ad Ostia, luogo mistico e magico, è ancora possibile comprendere usi e costumi legati alla vita quotidiana degli antichi romani.
Appuntamento: viale dei Romagnoli 717, presso la biglietteria degli scavi.
Il porto di Traiano: visita guidata dell’area archeologica di Portus
*apertura pomeridiana "STRAORDINARIA e GRATUITA"
Il progressivo insabbiamento del Porto di Claudio spinse l'imperatore Traiano a costruire un secondo porto, che fu inaugurato nel 113 d.C. come testimoniato dalla coniazione di alcune monete in bronzo. Costruito in opus reticulatum, comunicava con il Tevere e con il Porto di Claudio mediante la Fossa Traianea (oggi Canale di Fiumicino). Il bacino era di forma esagonale, ed aveva sponde con ormeggi costruiti in pietra. Al suo interno potevano attraccare circa 200 navi. Notevoli i magazzini di cui è circondato in cui venivano poste le derrate alimentari, pronte per essere trasportate a Roma con piccole imbarcazioni dette caudicarie.
Appuntamento: al KM 27 della via Portuense, sotto il viadotto di via dell’aeroporto di Fiumicino, angolo Via Montgolfier.
La Necropoli di Porto all' isola Sacra (Fiumicino)
*Visita guidata con "apertura speciale e straordinaria a noi riservata"
L’Isola Sacra fu creata artificialmente per via dello scavo della Fossa Traianea, un canale navigabile che serviva al funzionamento del grandioso porto di Traiano. I sedimenti portati dal fiume Tevere hanno ingrandito l’area arrivando a circa 12 ettari d’estensione. Lungo la via Flavia, una strada costiera che univa il porto con la città di Ostia, si è creata tra il I ed il IV secolo d.C. un’area necropolare formata da circa 200 edifici per lo più recinti famigliari a “casetta”. Le sepolture, in ottimo stato di conservazione, permettono di conoscere uno spaccato di vita degli abitanti di Portus grazie alle iscrizioni funebri e alle numerose rappresentazioni di vita quotidiana.
Accoglienza: in Via Monte Spinoncia 52, Isola Sacra, Fiumicino (presso l'entrata della Necropoli).
Ostia Antica: abitare nell’antica città portuale
Secondo percorso: dal Macellum a porta Marina passando x la Sinagoga.
Secondo itinerario dedicato ad Ostia Antica (segue il 1° del 27 aprile che da porta Romana giungeva alla zona del Foro). Questo secondo percorso partirà dall’area del “macellum” per concludersi presso porta Marina, anticamente affacciata sul mare. Passeggiando tra gli scavi, rivivremo le storie evocate fra le pietre e le rovine di quest’antica città portuale dove assunsero particolare potere le “corporazioni” di artigiani, come quella dei “fabbri navali”, o quella dei “mensores”, proprietari di horrea in cui venivano immagazzinate le derrate di grano e frumento destinate alla capitale; grande successo ebbero anche i proprietari delle “fulloniche” dove si tingevano stoffe e conciavano i pellami. L’incremento della popolazione rese necessario espandere i confini della città che si arricchì di nuove tipologie abitative come le “case giardino” una serie di villette a schiera, edificate in una zona residenziale lontana dal traffico cittadino, meta delle famiglie privilegiate di questi nuovi ceti sociali. Diverse erano le religioni praticate dalla comunità multietnica che qui viveva e lavorava. Oltre ai templi dedicati alle divinità del Pantheon romano, sono qui presenti “Isei” egizi, “Mitrei” di origine persiana, il grande tempio dedicato a Attis e Cibele di origine tracia e la Sinagoga più antica d’Europa. Nonostante il passare dei millenni, ad Ostia, luogo mistico e magico, è ancora possibile comprendere usi e costumi legati alla vita quotidiana degli antichi romani.
Appuntamento: viale dei Romagnoli 717, presso la biglietteria degli scavi.
Secondo itinerario dedicato ad Ostia Antica (segue il 1° del 27 aprile che da porta Romana giungeva alla zona del Foro). Questo secondo percorso partirà dall’area del “macellum” per concludersi presso porta Marina, anticamente affacciata sul mare. Passeggiando tra gli scavi, rivivremo le storie evocate fra le pietre e le rovine di quest’antica città portuale dove assunsero particolare potere le “corporazioni” di artigiani, come quella dei “fabbri navali”, o quella dei “mensores”, proprietari di horrea in cui venivano immagazzinate le derrate di grano e frumento destinate alla capitale; grande successo ebbero anche i proprietari delle “fulloniche” dove si tingevano stoffe e conciavano i pellami. L’incremento della popolazione rese necessario espandere i confini della città che si arricchì di nuove tipologie abitative come le “case giardino” una serie di villette a schiera, edificate in una zona residenziale lontana dal traffico cittadino, meta delle famiglie privilegiate di questi nuovi ceti sociali. Diverse erano le religioni praticate dalla comunità multietnica che qui viveva e lavorava. Oltre ai templi dedicati alle divinità del Pantheon romano, sono qui presenti “Isei” egizi, “Mitrei” di origine persiana, il grande tempio dedicato a Attis e Cibele di origine tracia e la Sinagoga più antica d’Europa. Nonostante il passare dei millenni, ad Ostia, luogo mistico e magico, è ancora possibile comprendere usi e costumi legati alla vita quotidiana degli antichi romani.
Appuntamento: viale dei Romagnoli 717, presso la biglietteria degli scavi.
Il porto di Traiano: visita guidata dell’area archeologica di Portus
*apertura pomeridiana "STRAORDINARIA e GRATUITA"
*apertura pomeridiana "STRAORDINARIA e GRATUITA"
Il progressivo insabbiamento del Porto di Claudio spinse l'imperatore Traiano a costruire un secondo porto, che fu inaugurato nel 113 d.C. come testimoniato dalla coniazione di alcune monete in bronzo. Costruito in opus reticulatum, comunicava con il Tevere e con il Porto di Claudio mediante la Fossa Traianea (oggi Canale di Fiumicino). Il bacino era di forma esagonale, ed aveva sponde con ormeggi costruiti in pietra. Al suo interno potevano attraccare circa 200 navi. Notevoli i magazzini di cui è circondato in cui venivano poste le derrate alimentari, pronte per essere trasportate a Roma con piccole imbarcazioni dette caudicarie.
Appuntamento: al KM 27 della via Portuense, sotto il viadotto di via dell’aeroporto di Fiumicino, angolo Via Montgolfier.
La Necropoli di Porto all' isola Sacra (Fiumicino)
*Visita guidata con "apertura speciale e straordinaria a noi riservata"
L’Isola Sacra fu creata artificialmente per via dello scavo della Fossa Traianea, un canale navigabile che serviva al funzionamento del grandioso porto di Traiano. I sedimenti portati dal fiume Tevere hanno ingrandito l’area arrivando a circa 12 ettari d’estensione. Lungo la via Flavia, una strada costiera che univa il porto con la città di Ostia, si è creata tra il I ed il IV secolo d.C. un’area necropolare formata da circa 200 edifici per lo più recinti famigliari a “casetta”. Le sepolture, in ottimo stato di conservazione, permettono di conoscere uno spaccato di vita degli abitanti di Portus grazie alle iscrizioni funebri e alle numerose rappresentazioni di vita quotidiana.
Accoglienza: in Via Monte Spinoncia 52, Isola Sacra, Fiumicino (presso l'entrata della Necropoli).
La Garbatella: viaggio alla scoperta di uno dei quartieri più caratteristici di Roma
Visto dall’alto il nucleo storico della Garbatella appare come formato da tante piccole case dal tetto rosso. Un nucleo compatto punteggiato di verde e circondato da palazzi all’apparenza un po’ anonimi e freddi.
La nostra passeggiata partirà dal Teatro Palladium, situato in piazza Bartolomeo Romano, costruito nel 1927 e si dipanerà nelle vie silenziose della Garbatella, passando prima nella parte più antica del quartiere che si affaccia sul Pincetto, attraversando Via delle Sette Chiese per poi tornare nella Garbatella costruita durante il periodo fascista.
Ripercorreremo la storia architettonica di questo particolare rione ma racconteremo anche le vicende delle persone che l’hanno abitato e vissuto negli anni più bui della storia italiana tra guerra e occupazione nazista.
Parleremo dell’origine del nome stesso del quartiere e delle Sgarbatelle, donne che mantennero vivo quello spirito di solidarietà nato durante la guerra e che ritornò estremamente utile negli anni difficili che seguirono.
Appuntamento: Piazza Bartolomeo Romano 8, vicino Teatro Palladium.
Coppedè: Il quartiere delle Fate – visita guidata
Il quartiere Coppedè, un agglomerato “fiabesco”, posto tra via Tagliamento e Corso Trieste, deriva il suo nome dal suo progettista Gino Coppedè. Architetto fiorentino, si distinse per la sua esuberanza decorativa, e per la vivacità delle sue creazioni stravaganti, che si collocano tra il periodo della severa architettura umbertina e quella littoria del fascismo. Questa sua originalità gli valse il battesimo di uno stile, lo stile Coppedè, per l'appunto. Il palazzo del ragno, i villini delle fate, la fontana delle rane: architetture dai nomi e dalle forme suggestive che impreziosiscono il tessuto urbanistico, rendendo il quartiere Coppedè un piccolo gioiello del Liberty italiano, e l’esperimento architettonico più originale intrapreso a Roma nei primi decenni del secolo scorso.
Villa Adriana
La villa realizzata dall'imperatore Adriano fra il 118 e il 138 dC, può essere considerata l'interpretazione visibile della sua complessa personalità. Paradossalmente, la maestosità dei resti archeologici della villa, contrastano con il silenzio quasi totale delle fonti storico-letterarie legate alla sua costruzione. Tradizioni e leggende tramandate nei secoli, spiegano come Adriano, uomo colto, curioso, ed infaticabile viaggiatore, s'interessò a tutti gli aspetti del conoscibile, compresi quelli più misterici, tanto da far eseguire nella villa copie in scala ridotta dei luoghi legati ai culti esoterici a cui si era fatto iniziare. Sappiamo infatti che l'imperatore, appassionato d'architettura, intervenne personalmente nella progettazione e realizzazione della villa. La nostra visita tenterà di mettere in evidenza anche l'aspetto misterico della villa, narrando leggende e aneddoti legati alla figura di Adriano.
Appuntamento: via di Villa Adriana, Largo Marguerite Yourcener 1, Tivoli 00019, presso la biglietteria.
Villa D’Este
Il progetto di Pirro Ligorio di creare una villa articolata su degradanti terrazze, costituisce un modello più volte emulato in Italia e in Europa. Arroccata sulle propaggini settentrionali dei Monti Tiburtini, narra fra gli affreschi delle sale e gli arredi dei giardini, la leggendaria origine della città di Tivoli legata al mito di Ercole. Grotte e ninfei ricchi di simbolismi, fontane allegoriche sapientemente alimentate dal fiume Aniene che scorre “gaudente” nella sottostante vallata, rendono la villa del cardinale Ippolito d’Este capolavoro assoluto dell’arte tardo rinascimentale, e dal 2001 sito del Patrimonio Mondiale dell'Unesco.
*Fino al 19 ottobre 2014, le sale della villa ospiteranno una mostra dedicata alla moda dell’abito di corte tra il 500’ e 600’, quando tagli più attillati e l’abbandono di sopravvesti ampie e panneggiate videro i vestiti divenire più confortevoli e allo stesso tempo più spettacolari.
Appuntamento: presso l'entrata della villa, Piazza Trento 5, 00019 Tivoli.
La Garbatella: viaggio alla scoperta di uno dei quartieri più caratteristici di Roma
Visto dall’alto il nucleo storico della Garbatella appare come formato da tante piccole case dal tetto rosso. Un nucleo compatto punteggiato di verde e circondato da palazzi all’apparenza un po’ anonimi e freddi.
La nostra passeggiata partirà dal Teatro Palladium, situato in piazza Bartolomeo Romano, costruito nel 1927 e si dipanerà nelle vie silenziose della Garbatella, passando prima nella parte più antica del quartiere che si affaccia sul Pincetto, attraversando Via delle Sette Chiese per poi tornare nella Garbatella costruita durante il periodo fascista.
Ripercorreremo la storia architettonica di questo particolare rione ma racconteremo anche le vicende delle persone che l’hanno abitato e vissuto negli anni più bui della storia italiana tra guerra e occupazione nazista.
Parleremo dell’origine del nome stesso del quartiere e delle Sgarbatelle, donne che mantennero vivo quello spirito di solidarietà nato durante la guerra e che ritornò estremamente utile negli anni difficili che seguirono.
Appuntamento: Piazza Bartolomeo Romano 8, vicino Teatro Palladium.
Coppedè: Il quartiere delle Fate – visita guidata
Il quartiere Coppedè, un agglomerato “fiabesco”, posto tra via Tagliamento e Corso Trieste, deriva il suo nome dal suo progettista Gino Coppedè. Architetto fiorentino, si distinse per la sua esuberanza decorativa, e per la vivacità delle sue creazioni stravaganti, che si collocano tra il periodo della severa architettura umbertina e quella littoria del fascismo. Questa sua originalità gli valse il battesimo di uno stile, lo stile Coppedè, per l'appunto. Il palazzo del ragno, i villini delle fate, la fontana delle rane: architetture dai nomi e dalle forme suggestive che impreziosiscono il tessuto urbanistico, rendendo il quartiere Coppedè un piccolo gioiello del Liberty italiano, e l’esperimento architettonico più originale intrapreso a Roma nei primi decenni del secolo scorso.
Villa Adriana
La villa realizzata dall'imperatore Adriano fra il 118 e il 138 dC, può essere considerata l'interpretazione visibile della sua complessa personalità. Paradossalmente, la maestosità dei resti archeologici della villa, contrastano con il silenzio quasi totale delle fonti storico-letterarie legate alla sua costruzione. Tradizioni e leggende tramandate nei secoli, spiegano come Adriano, uomo colto, curioso, ed infaticabile viaggiatore, s'interessò a tutti gli aspetti del conoscibile, compresi quelli più misterici, tanto da far eseguire nella villa copie in scala ridotta dei luoghi legati ai culti esoterici a cui si era fatto iniziare. Sappiamo infatti che l'imperatore, appassionato d'architettura, intervenne personalmente nella progettazione e realizzazione della villa. La nostra visita tenterà di mettere in evidenza anche l'aspetto misterico della villa, narrando leggende e aneddoti legati alla figura di Adriano.
Appuntamento: via di Villa Adriana, Largo Marguerite Yourcener 1, Tivoli 00019, presso la biglietteria.
Villa D’Este
Il progetto di Pirro Ligorio di creare una villa articolata su degradanti terrazze, costituisce un modello più volte emulato in Italia e in Europa. Arroccata sulle propaggini settentrionali dei Monti Tiburtini, narra fra gli affreschi delle sale e gli arredi dei giardini, la leggendaria origine della città di Tivoli legata al mito di Ercole. Grotte e ninfei ricchi di simbolismi, fontane allegoriche sapientemente alimentate dal fiume Aniene che scorre “gaudente” nella sottostante vallata, rendono la villa del cardinale Ippolito d’Este capolavoro assoluto dell’arte tardo rinascimentale, e dal 2001 sito del Patrimonio Mondiale dell'Unesco.
*Fino al 19 ottobre 2014, le sale della villa ospiteranno una mostra dedicata alla moda dell’abito di corte tra il 500’ e 600’, quando tagli più attillati e l’abbandono di sopravvesti ampie e panneggiate videro i vestiti divenire più confortevoli e allo stesso tempo più spettacolari.
Appuntamento: presso l'entrata della villa, Piazza Trento 5, 00019 Tivoli.
Divertimenti e vita notturna nell’Antica Roma
“passeggiata archeologica dallo Stadio di Domiziano, Odeon, Teatro di Pompeo, Teatro di Balbo”
Tipiche espressioni del genio architettonico dei romani, i teatri, come i circhi caratterizzavano il paesaggio urbano della città. Il teatro di Pompeo, quello di Balbo, come il circo di Domiziano, su cui si innesta la meravigliosa piazza Navona, occupavano il centro dello spazio dedicato alla vita pubblica della Roma antica.
Nei teatri si assisteva a spettacoli così sublimi che le stesse tragedie e commedie, nonostante il passare dei millenni, sono ancora oggi messe in scena riscuotendo grandi successi, mentre nel circo l’eccitazione delle tifoserie erano davvero spinte al massimo. Ma i romani amavano anche trascorrere le notti ubriacandosi nelle popine, giocando d’azzardo e frequentando i molti lupanari. Passeggiando tra le vie del centro rivivremo le storie che questi luoghi, ancora oggi, evocano fra le pietre delle loro rovine.
Appuntamento: Piazza Navona, presso l’Ambasciata Brasiliana.
Divertimenti e vita notturna nell’Antica Roma
“passeggiata archeologica dallo Stadio di Domiziano, Odeon, Teatro di Pompeo, Teatro di Balbo”
Tipiche espressioni del genio architettonico dei romani, i teatri, come i circhi caratterizzavano il paesaggio urbano della città. Il teatro di Pompeo, quello di Balbo, come il circo di Domiziano, su cui si innesta la meravigliosa piazza Navona, occupavano il centro dello spazio dedicato alla vita pubblica della Roma antica.
Nei teatri si assisteva a spettacoli così sublimi che le stesse tragedie e commedie, nonostante il passare dei millenni, sono ancora oggi messe in scena riscuotendo grandi successi, mentre nel circo l’eccitazione delle tifoserie erano davvero spinte al massimo. Ma i romani amavano anche trascorrere le notti ubriacandosi nelle popine, giocando d’azzardo e frequentando i molti lupanari. Passeggiando tra le vie del centro rivivremo le storie che questi luoghi, ancora oggi, evocano fra le pietre delle loro rovine.
“passeggiata archeologica dallo Stadio di Domiziano, Odeon, Teatro di Pompeo, Teatro di Balbo”
Tipiche espressioni del genio architettonico dei romani, i teatri, come i circhi caratterizzavano il paesaggio urbano della città. Il teatro di Pompeo, quello di Balbo, come il circo di Domiziano, su cui si innesta la meravigliosa piazza Navona, occupavano il centro dello spazio dedicato alla vita pubblica della Roma antica.
Nei teatri si assisteva a spettacoli così sublimi che le stesse tragedie e commedie, nonostante il passare dei millenni, sono ancora oggi messe in scena riscuotendo grandi successi, mentre nel circo l’eccitazione delle tifoserie erano davvero spinte al massimo. Ma i romani amavano anche trascorrere le notti ubriacandosi nelle popine, giocando d’azzardo e frequentando i molti lupanari. Passeggiando tra le vie del centro rivivremo le storie che questi luoghi, ancora oggi, evocano fra le pietre delle loro rovine.
Appuntamento: Piazza Navona, presso l’Ambasciata Brasiliana.
Caravaggio, il pittore della luce
*Passeggiata "storico-artistica" nei luoghi in cui visse e che ispirarono la sua arte
Passeggiando fra le vie del centro di Roma rimaste quasi inalterate e intensamente vissute, ora come nel 600', entreremo nei luoghi in cui Caravaggio visse, gioì e soffrì creando straordinari capolavori. Artista geniale dal carattere rissoso e dall'ambigua sessualità, visse intensamente ogni minuto della sua breve vita. Gli amori passionali, le liti violente, le denunce, gli arresti e processi, la fuga da Roma, e la morte precoce, ma soprattutto i suoi dipinti, capolavori senza tempo ce lo fanno sentire più vicino differenziandolo da tutti gli altri artisti.
Appuntamento: Piazza S Lorenzo in Lucina, presso la chiesa.
Appuntamento: Piazza S Lorenzo in Lucina, presso la chiesa.
Bernini e Borromini: due geni a confronto nella Roma del 600’
*passeggiata storico/artistica da St Maria Sopra Minerva a Ponte St Angelo
Nella Roma del 600 emerse la "sfida" tra i due massimi esponenti del Barocco: Bernini dalla personalità estroversa e Borromini austero, inquieto ed ansioso.
La leggendaria rivalità dei due artisti si evince nei loro opposti modi di pensare, agire e sentire. Linee convesse e concave, giochi ellissoidali, materiali poveri si fondono nell’ architettura rigorosa del Borromini, che si contrappone all'utilizzo di marmi policromi, forme sinuose, fluide e calde in perfetto dialogo tra architettura e scultura del Bernini. I committenti giocano un ruolo fondamentale nelle loro vicende: ammirazione e successo per il Bernini, difficoltà di emergere per il Borromini che morì suicida il 3 agosto del 1667.
Appuntamento: presso l’entrata di St Maria Sopra Minerva.
Bernini e Borromini: due geni a confronto nella Roma del 600’
*passeggiata storico/artistica da St Maria Sopra Minerva a Ponte St Angelo
*passeggiata storico/artistica da St Maria Sopra Minerva a Ponte St Angelo
Nella Roma del 600 emerse la "sfida" tra i due massimi esponenti del Barocco: Bernini dalla personalità estroversa e Borromini austero, inquieto ed ansioso.
La leggendaria rivalità dei due artisti si evince nei loro opposti modi di pensare, agire e sentire. Linee convesse e concave, giochi ellissoidali, materiali poveri si fondono nell’ architettura rigorosa del Borromini, che si contrappone all'utilizzo di marmi policromi, forme sinuose, fluide e calde in perfetto dialogo tra architettura e scultura del Bernini. I committenti giocano un ruolo fondamentale nelle loro vicende: ammirazione e successo per il Bernini, difficoltà di emergere per il Borromini che morì suicida il 3 agosto del 1667.
La leggendaria rivalità dei due artisti si evince nei loro opposti modi di pensare, agire e sentire. Linee convesse e concave, giochi ellissoidali, materiali poveri si fondono nell’ architettura rigorosa del Borromini, che si contrappone all'utilizzo di marmi policromi, forme sinuose, fluide e calde in perfetto dialogo tra architettura e scultura del Bernini. I committenti giocano un ruolo fondamentale nelle loro vicende: ammirazione e successo per il Bernini, difficoltà di emergere per il Borromini che morì suicida il 3 agosto del 1667.
Appuntamento: presso l’entrata di St Maria Sopra Minerva.
Roma città d’acqua e pietra
“Visita guidata delle piazze e fontane più scenografiche di Roma”
Un ricco itinerario passeggiando fra le vie e le piazze più affascinanti della Roma rinascimentale e barocca. Un museo all’aperto che il mondo ci invidia, da sempre luogo d’incontro per romani e forestieri. Partendo da Piazza di Spagna raggiungeremo Piazza Navona attraversando luoghi celebri come Fontana di Trevi, piazza Colonna o il Pantheon ma anche angoli più appartati e suggestivi come piazza S Ignazio o piazza S Eustachio. Un percorso classico che non ci si stanca mai di ammirare.
Appuntamento: P.za di Spagna, presso l’entrata del Museo Keats-Shelley.
PER LEGGERE DI ALTRE PROPOSTE ITINERARIO clicca qui
Roma città d’acqua e pietra
“Visita guidata delle piazze e fontane più scenografiche di Roma”
Un ricco itinerario passeggiando fra le vie e le piazze più affascinanti della Roma rinascimentale e barocca. Un museo all’aperto che il mondo ci invidia, da sempre luogo d’incontro per romani e forestieri. Partendo da Piazza di Spagna raggiungeremo Piazza Navona attraversando luoghi celebri come Fontana di Trevi, piazza Colonna o il Pantheon ma anche angoli più appartati e suggestivi come piazza S Ignazio o piazza S Eustachio. Un percorso classico che non ci si stanca mai di ammirare.
Appuntamento: P.za di Spagna, presso l’entrata del Museo Keats-Shelley.
“Visita guidata delle piazze e fontane più scenografiche di Roma”
Un ricco itinerario passeggiando fra le vie e le piazze più affascinanti della Roma rinascimentale e barocca. Un museo all’aperto che il mondo ci invidia, da sempre luogo d’incontro per romani e forestieri. Partendo da Piazza di Spagna raggiungeremo Piazza Navona attraversando luoghi celebri come Fontana di Trevi, piazza Colonna o il Pantheon ma anche angoli più appartati e suggestivi come piazza S Ignazio o piazza S Eustachio. Un percorso classico che non ci si stanca mai di ammirare.
Appuntamento: P.za di Spagna, presso l’entrata del Museo Keats-Shelley.
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