Roma Insolita e Segreta: “Il colle del Celio nel ricordo di culti di fonti e boschi”
Passeggiata archeologica sul verde colle del Celio, attraversato dai quattro acquedotti dell’acqua Appia, Marcia, Neroniana e Antoniniana, avrà l’abilità di trasportarci indietro nel tempo, avvolti dai profumi di arbusti antichissimi e protetti dall’ombra degli alberi di querce, da cui l’antico nome “Querquetulanus mons”. Qui erano presenti santuari dedicati a Diana, dea della Caccia, e a Egeria che aveva la sua fonte presso il bosco delle Camene. La nostra escursione storico-naturalistica ci porterà alla scoperta di chiese medievali quali S Maria in Domnica, SS Giovanni e Paolo e la particolarissima S Stefano Rotondo, unicum nel panorama romano grazie alla sua pianta circolare. Attraverso l’arco di Dolobella, passeggiando lungo il Clivo di Scauro giungeremo ai resti del Tempio di Claudio, a lui dedicato dalla moglie Agrippina. La nostra visita si concluderà nei magnifici giardini di Villa Celimontana da sempre cari ai romani.
Appuntamento: Via della Navicella 10, presso entrata S Maria in Domnica.
Roma Insolita e Segreta: “Il colle del Celio nel ricordo di culti di fonti e boschi”
Passeggiata archeologica sul verde colle del Celio, attraversato dai quattro acquedotti dell’acqua Appia, Marcia, Neroniana e Antoniniana, avrà l’abilità di trasportarci indietro nel tempo, avvolti dai profumi di arbusti antichissimi e protetti dall’ombra degli alberi di querce, da cui l’antico nome “Querquetulanus mons”. Qui erano presenti santuari dedicati a Diana, dea della Caccia, e a Egeria che aveva la sua fonte presso il bosco delle Camene. La nostra escursione storico-naturalistica ci porterà alla scoperta di chiese medievali quali S Maria in Domnica, SS Giovanni e Paolo e la particolarissima S Stefano Rotondo, unicum nel panorama romano grazie alla sua pianta circolare. Attraverso l’arco di Dolobella, passeggiando lungo il Clivo di Scauro giungeremo ai resti del Tempio di Claudio, a lui dedicato dalla moglie Agrippina. La nostra visita si concluderà nei magnifici giardini di Villa Celimontana da sempre cari ai romani.
Appuntamento: Via della Navicella 10, presso entrata S Maria in Domnica.
Roma Insolita e Segreta: Palazzo dei Penitenzieri e il soffitto dei Semidei
*Il palazzo dei Penitenzieri della Rovere viene aperto solo su prenotazione a gruppi (minimo 10 - massimo 25) accompagnati da storici dell'arte iscritti nell'albo delle guide turistiche della Provincia di Roma
Il palazzo, oggi sede dell'Hotel Columbus e dell'Ordine Equestre del S. Sepolcro di Gerusalemme. Costruito alla fine del XV sec. per volere del cardinale Domenico della Rovere, è tradizionalmente attribuito a Baccio Pontelli. Ispirato al prospetto turrito di palazzo Venezia, presenta ambienti interni, organizzati attorno a un ampio cortile su doppio livello, con giardino e loggiato. Vi si conserva un prezioso ciclo di affreschi opera del Pinturicchio e della sua scuola, importante testimonianza del passaggio dagli stilemi medievali a quelli rinascimentali. Capolavoro assoluto del Pinturiicchio, il cosiddetto Soffitto dei Semidei, decorato da 63 formelle dipinte su carta e incollate nei lacunari lignei, in cui l'artista raffigurò creature mitologiche e animali fantastici dai diversi significati filosofici e mitologici derivate dai "bestiari medievali". Nel XVII secolo, il palazzo divenne sede della confraternita dei Penitenzieri, ordine istituito allo scopo di prevenire la vendita delle indulgenze e garantire a tutti i pellegrini il sacramento della confessione.
Accoglienza e Registrazioni da 30’ prima, presso l’ingresso del palazzo al numero 33 di Via della Conciliazione
Roma Insolita e Segreta: Palazzo Falconieri, e la simbologia "mistica" del genio barocco di Francesco Borromini
*Visita guidata con prenotazione obbligatoria per l'apertura straordinaria ed esclusiva di Palazzo Falconieri (min 10 - max 25)
Nel 1646 l’illustre famiglia toscana dei Falconieri, commissionò a Francesco Borromini l'onere di celebrare il loro prestigio attraverso un complesso programma simbolico e un’ impegnativa operazione di ampliamento dell'elegante palazzo affacciato su via Giulia.
“Esporre segretamente e dimostrare silenziosamente” questo il messaggio ermetico, di stretta osservanza cristiana, racchiuso nell’opera borrominiana dove quadrati, cerchi, triangoli, stelle, croci, palme e rose mistiche creano decorazioni di grande impatto emotivo.
La visita del palazzo, oggi sede dell’Accademia d’Ungheria, si concluderà salendo all'altana affacciata sul Tevere, da cui si gode di una spettacolare visione dall’alto della città.
Accoglienza e Registrazioni da 30’ prima, Via Giulia 1 (presso l’ingresso del Palazzo)
Chi lo visita per la prima volta rimane stordito da tanta magnificenza, le immense dimensioni della galleria del piano nobile suddivisa in tre ambienti da due grandi arcate sostenute da colonne di marmo antico, i marmi policromi del pavimento provenienti dal tempio di Serapide sul Quirinale, gli affreschi illusionistici che decorano i soffitti, le consolle in ebano, avorio e bronzo dorato, le specchiere e i lampadari di cristallo, i molti quadri e opere d’arte. Tanto turbamento potrebbe essere paragonato all’emozione e ai battiti di cuore provati da Stendhal uscendo da Santa Croce in Firenze. Volgendo lo sguardo alle finestre, siamo nuovamente sopraffatti dalle vedute mozzafiato verso i giardini che sorgono sulle rovine del tempio di Serapide. Tutto è bello, troppo bello, veniamo affascinati dai dipinti di Bronzino, Tintoretto, Guercino, Lanfranco, e Annibale Carracci. Ma il palazzo non potrebbe esistere senza la presenza dei membri della Famiglia Colonna, papa Martino V che mise fine allo Scisma d’Occidente, Marcantonio che fermò l’avanzata dei turchi a Lepanto, i carteggi di Vittoria, ed infine Isabella, arcipapessa e zarina dell’aristocrazia nera, governò Roma nell’ombra fastosa e segreta dei suoi appartamenti.
Nel 1646 l’illustre famiglia toscana dei Falconieri, commissionò a Francesco Borromini l'onere di celebrare il loro prestigio attraverso un complesso programma simbolico e un’ impegnativa operazione di ampliamento dell'elegante palazzo affacciato su via Giulia.
“Esporre segretamente e dimostrare silenziosamente” questo il messaggio ermetico, di stretta osservanza cristiana, racchiuso nell’opera borrominiana dove quadrati, cerchi, triangoli, stelle, croci, palme e rose mistiche creano decorazioni di grande impatto emotivo.
La visita del palazzo, oggi sede dell’Accademia d’Ungheria, si concluderà salendo all'altana affacciata sul Tevere, da cui si gode di una spettacolare visione dall’alto della città.
Accoglienza e Registrazioni da 30’ prima, Via Giulia 1 (presso l’ingresso del Palazzo)
Roma Insolita e Segreta: I Colonna: il potere, lo sfarzo e la gloria di una grande casata
*visita guidata della Galleria Colonna con apertura straordinaria ogni sabato mattina (max 25 partecipanti)
Accoglienza e registrazioni da 30’ prima, in Piazza della Pilotta (presso l'ingresso della Pontificia Università Gregoriana)
Roma Insolita e Segreta: L'acqua e il Tempio
*visita guidata con prenotazione obbligatoria per l'apertura straordinaria ed esclusiva del Mikveh Ebraico.
Passeggiata nella storia e memorie della comunità ebraica di Roma dal Ghetto Ebraico ai resti della Sinagoga in vicolo dell'Atleta in Trastevere
Filo conduttore di questa visita sarà l'acqua, pura e fresca "fonte di vita" e guarigione, usata da sempre per abluzioni rituali. La nostra esplorazione partirà da Piazza Mattei, sede della fontana delle tartarughe, e porta d'ingresso al ghetto ebraico, una piccola area di Roma che contiene secoli di vita e memorie legati alla sua comunità, dalle deliziose ricette della tradizione culinaria romano giudaica alla cabala. Attraversato ponte Fabricio entreremo nell'Isola Tiberina, sede del dio guaritore Esculapio; l'isola ha mantenuto nei secoli la sua vocazione legata ai valori curativi dell'acqua, ospitando tuttora due ospedali, tra cui quello ebraico con l'annesso Tempio dei Giovani. Il nostro viaggio terminerà presso i resti dell'antichissima Sinagoga posta in Vicolo dell'Atleta, risalente pare all'anno mille, importante testimonianza della presenza della comunità ebraica in Trastevere prima che fosse forzata nel Ghetto nel 1555 per volere di papa Paolo IV Carafa. Sotto vicolo dell’Atleta scorre un torrente ipogeo le cui acque "vive" venivano utilizzate per il Mikveh, il bagno rituale di purificazione, che secondo i dettami del Tanakh deve essere alimentato da una fonte di acqua sorgiva che fluisce in movimento.
* possibilità di terminare la visita con un aperitivo nell'accogliente enoteca Spirito di Vino
Roma Insolita e Segreta: Coppedè, il quartiere delle Fate
Il quartiere Coppedè, un agglomerato “fiabesco”, posto tra via Tagliamento e Corso Trieste, deriva il suo nome dal suo progettista Gino Coppedè. Architetto fiorentino, si distinse per la sua esuberanza decorativa, e per la vivacità delle sue creazioni stravaganti, che si collocano tra il periodo della severa architettura umbertina e quella littoria del fascismo. Questa sua originalità gli valse il battesimo di uno stile, lo stile Coppedè, per l'appunto. Il palazzo del ragno, i villini delle fate, la fontana delle rane: architetture dai nomi e dalle forme suggestive che impreziosiscono il tessuto urbanistico, rendendo il quartiere Coppedè un piccolo gioiello del Liberty italiano, e l’esperimento architettonico più originale intrapreso a Roma nei primi decenni del secolo scorso.
Appuntamento: Via Dora 1, sotto il grande arco che conduce a p.za Mincio
Passeggiata nella storia e memorie della comunità ebraica di Roma dal Ghetto Ebraico ai resti della Sinagoga in vicolo dell'Atleta in Trastevere
Filo conduttore di questa visita sarà l'acqua, pura e fresca "fonte di vita" e guarigione, usata da sempre per abluzioni rituali. La nostra esplorazione partirà da Piazza Mattei, sede della fontana delle tartarughe, e porta d'ingresso al ghetto ebraico, una piccola area di Roma che contiene secoli di vita e memorie legati alla sua comunità, dalle deliziose ricette della tradizione culinaria romano giudaica alla cabala. Attraversato ponte Fabricio entreremo nell'Isola Tiberina, sede del dio guaritore Esculapio; l'isola ha mantenuto nei secoli la sua vocazione legata ai valori curativi dell'acqua, ospitando tuttora due ospedali, tra cui quello ebraico con l'annesso Tempio dei Giovani. Il nostro viaggio terminerà presso i resti dell'antichissima Sinagoga posta in Vicolo dell'Atleta, risalente pare all'anno mille, importante testimonianza della presenza della comunità ebraica in Trastevere prima che fosse forzata nel Ghetto nel 1555 per volere di papa Paolo IV Carafa. Sotto vicolo dell’Atleta scorre un torrente ipogeo le cui acque "vive" venivano utilizzate per il Mikveh, il bagno rituale di purificazione, che secondo i dettami del Tanakh deve essere alimentato da una fonte di acqua sorgiva che fluisce in movimento.
* possibilità di terminare la visita con un aperitivo nell'accogliente enoteca Spirito di Vino
Accoglienza e registrazioni da 30’ prima Piazza Mattei (presso la fontana delle Tartarughe)
Roma Insolita e Segreta: Santa Passera, la chiesa che ispirò “Uccellacci e uccellini” a Pier Paolo Pasolini
*visita guidata con prenotazione obbligatoria per l'apertura straordinaria ed esclusiva della chiesetta medievale di St Passera
Pasolini, celebrò le borgate romane, fotografando in modo nostalgico ciò che sopravviveva della campagna romana “..dal cielo alla contrada umana a stordirla d’animale festa”. Seminascosta tra gli affollati condomini della nuova periferia, li dove un tempo erano i prati della Magliana è la chiesetta di Santa Passera, sopravvissuta miracolosamente alle ingiurie del tempo, accoglie il visitatore avvolgendolo in un’atmosfera medievale. Sull’origine del nome “Passera”, santa protettrice, mai esistita nella storia del cristianesimo, l’ipotesi più accreditata è che esso derivi dalla storpiatura popolare del titolo Abbas Cyrus (padre Ciro), modificato in Appacero, Pacera e infine Passera. All’interno della chiesa, eccezionalmente aperta per noi, si conserva un ciclo di splendidi affreschi databili fra l’VIII e il XIII secolo. Al livello inferiore è l’oratorio ipogeo del V secolo, fondato sui resti di un antico sepolcreto romano databile fra il II e III secolo. Una visita imperdibile per conoscere un angolo di Roma curioso e segreto.
Accoglienza e registrazioni da 30’ prima: Vicolo di S Passera 1; accesso da Via della Magliana altezza del distributore Q8 al civico 50.
Roma Insolita e Segreta: L’Esquilino e l’alchimia della Porta Magica
Il colle Esquilino, il più esteso di Roma, conserva dei gioielli d’arte e d’archeologia spesso dimenticati. La nostra esplorazione partirà dalla “porta magica”, misterioso passaggio nascosto tra le maestose rovine dei cosiddetti “Trofei di Mario” e il verde scomposto di Piazza Vittorio, cela significati reconditi legati alla sperimentazione alchemica e al simbolismo rosacrociano del marchese di Palombara, amico intimo e fedele dell’enigmatica Cristina di Svezia. Varcata l’oscura soglia, riprendiamo il nostro viaggio interiore seguendo l’antico corso delle Mura Serviane, che ci condurrà all’Auditorium di Mecenate, riportato alla luce nel 1874 durante i lavori di sbancamento del nascente quartiere Albertino. Superato l’arco di Gallieno, guidati dai rintocchi della “sperduta” giungeremo presso la basilica di S Maria Maggiore, costruita secondo la tradizione, nel luogo dove sarebbe avvenuta la miracolosa nevicata del 5 agosto 358. Il nostro percorso si concluderà presso l’obelisco posto in Piazza dell’Esquilino, dove affacciava la casa del Bernini.La nostra visita intende mettere in luce la bellezza di questo colle troppo spesso lasciato fuori dai percorsi turistici a causa dell’attuale degrado urbano, che tuttavia non riesce a scalfire il fascino suggestivo dei suoi monumenti.
Itinerario: Da P.za Vittorio a P.za dell'Esquilino attraversando piazze e strettoie tipiche del rione.
Accoglienza e registrazioni da 30’ prima: P.za Vittorio, angolo Via Carlo alberto.
Roma Insolita e Segreta: La Sala Macchine degli Dei
visita guidata della Centrale Termoelettrica Montemartini
Accanto ai vecchi macchinari produttivi della centrale convivono capolavori della Roma Imperiale e Repubblicana provenienti dai templi di Largo Argentina e di Apollo Sosiano, dagli Horti Liciniani e le domus dell'Esquilino, fra cui spicca quella di Fulvio Plauziano. Un'inestimabile patrimonio di mosaici, statuaria, arredi ed oggettistica legati allo svolgersi della vita quotidiana nell'antica Roma. La centrale è stata il primo impianto pubblico di produzione elettrica a Roma, sorta agli inizi del 1900, riconvertita in sede museale nel 1997 accostando in un suggestivo gioco di contrasti due mondi diametralmente opposti come l'archeologia classica e l'archeologia industriale. Questa nuova soluzione espositiva ha consentito di creare uno stretto vincolo tra il tessuto urbano della città antica e recente, una visita imperdibile x tutti gli estimatori del bello.
Appuntamento: Via Ostiense 106 (vicino Metro B Garbatella)
Antiche Spezierie e Monasteri di Clausura nel Rione Trastevere
*visita guidata con prenotazione obbligatoria per l'apertura straordinaria ed esclusiva a numero chiuso: massimo 25 partecipanti
Il semplice ed austero complesso monastico dedicato alla Madonna dei Sette Dolori, presenta una facciata in laterizi smussata ed ondulata, delimitata da due ali d’angelo che curvandosi verso l’interno sottolineano allusivamente alla chiusura e al ritiro delle oblate agostiniane, che ci ospiteranno in via del tutto eccezionale all’interno di questo capolavoro poco noto del geniale Francesco Borromini.
Dopo aver percorso un breve tratto della Lungaretta giungeremo alla seicentesca farmacia di Santa Maria della Scala, dove fra gli scaffali in legno di noce si conservano droghe, antidoti e pozioni confezionate sapientemente dagli speziali dell’ordine dei Carmelitani Scalzi, come l’acqua Rossa contro la peste, la lavanda Melissa contro l’isteria, o l’erba di Santa Croce, tabacco masticabile utilizzato per curare le nevralgie. Ma la ricetta più famosa non può essere che quella della Theriaca, antidoto antiveleni inventato da Andromaco, medico di Nerone. Visitati i laboratori affollati di bilance, alambicchi di distillazione, mortai, ampolle e vasi di ceramica, giungeremo alle segrete dove venivano imprigionati quei frati che per errore avevano provocato la morte di un loro paziente. A tal proposito il Belli, che aveva usato l’acqua di Santa Maria della Scala per curare un mal di denti, scrisse che gli procurò in bocca “cento inferni sani, sani” .
Una visita imperdibile per respirare a pieni polmoni le tradizioni di una Trastevere, ancora tutta da scoprire.
Accoglienza e registrazioni: da 30’ prima, Via Garibaldi 27 (a pochi passi da Porta Settimiana)
L’Oratorio dei Filippini e le architetture del Borromini
*visita con apertura esclusiva (max 25 persone)
Nel 1637 Borromini venne scelto dai confratelli della Congregazione di S Filippo Neri come architetto del nuovo Oratorio da costruire accanto alla chiesa della Vallicella. Gli incontri dell’oratorio prevedevano l’alternarsi di orazioni e canti che permettevano a tutti i partecipanti di intervenire e di dibattere con spirito “libero e spontaneo” su questioni di fede cristiana e non solo. Borromini progettò la distribuzione di vari ambienti affacciati su due cortili di servizio che comprendevano un dormitorio, un refettorio, una sala di ricreazione, e una biblioteca. L’Oratorio è forse, dopo la chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane, il massimo capolavoro del Borromini, con la facciata che dissimula l'articolazione degli ambienti interni e che riprende in tono minore quella della chiesa adiacente, con una forma leggermente concava ribadita dal nicchione balconato, e uno straordinario timpano triangolare e curvilineo al tempo stesso.
Nel 1637 Borromini venne scelto dai confratelli della Congregazione di S Filippo Neri come architetto del nuovo Oratorio da costruire accanto alla chiesa della Vallicella. Gli incontri dell’oratorio prevedevano l’alternarsi di orazioni e canti che permettevano a tutti i partecipanti di intervenire e di dibattere con spirito “libero e spontaneo” su questioni di fede cristiana e non solo. Borromini progettò la distribuzione di vari ambienti affacciati su due cortili di servizio che comprendevano un dormitorio, un refettorio, una sala di ricreazione, e una biblioteca. L’Oratorio è forse, dopo la chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane, il massimo capolavoro del Borromini, con la facciata che dissimula l'articolazione degli ambienti interni e che riprende in tono minore quella della chiesa adiacente, con una forma leggermente concava ribadita dal nicchione balconato, e uno straordinario timpano triangolare e curvilineo al tempo stesso.
L'artista stesso definì l'oratorio "un corpo umano con le braccia aperte, come che abbracci ognuno che entri".
**La visita prevede l’apertura dell’archivio Capitolino con la sala ovale decorata dal cammino, della foresteria, della loggia dei Cardinali affacciata sull'oratorio e degli ampi corridoi affacciati sul cortile degli aranci.
**La visita prevede l’apertura dell’archivio Capitolino con la sala ovale decorata dal cammino, della foresteria, della loggia dei Cardinali affacciata sull'oratorio e degli ampi corridoi affacciati sul cortile degli aranci.
Accoglienza e registrazioni: da 30’ prima in Piazza dell'Orologio.
Roma medievale: Le torri di Roma
*passeggiata al chiaro di luna nella storia di Roma
La passeggiata che vi proponiamo alla scoperta delle più belle torri di Roma ci condurrà nel periodo medievale, quando le famiglie baronali si contendevano il potere e il territorio cittadino. In quel tempo è stato calcolato che esistevano più di trecento torri, senza contare i campanili delle chiese e le torri della cinta muraria…una vera e propria città verticale! Oggi ne rimangono circa cinquanta, alcune ben visibili mentre altre nascoste e inglobate in altre costruzioni. Nel nostro percorso avremo modo di ammirarne diverse, tra le quali quella dei Borgia e quella delle Milizie, di raccontare la storia dei loro potenti costruttori e di conoscere meglio il Medioevo romano, epoca tra le più affascinanti e misteriose.
Accoglienza e registrazioni da 30’ prima in piazza di San Martino ai Monti
*passeggiata al chiaro di luna nella storia di Roma
La passeggiata che vi proponiamo alla scoperta delle più belle torri di Roma ci condurrà nel periodo medievale, quando le famiglie baronali si contendevano il potere e il territorio cittadino. In quel tempo è stato calcolato che esistevano più di trecento torri, senza contare i campanili delle chiese e le torri della cinta muraria…una vera e propria città verticale! Oggi ne rimangono circa cinquanta, alcune ben visibili mentre altre nascoste e inglobate in altre costruzioni. Nel nostro percorso avremo modo di ammirarne diverse, tra le quali quella dei Borgia e quella delle Milizie, di raccontare la storia dei loro potenti costruttori e di conoscere meglio il Medioevo romano, epoca tra le più affascinanti e misteriose.
Accoglienza e registrazioni da 30’ prima in piazza di San Martino ai Monti
La sala dei 100 Giorni del Vasari e il Lago Sotterraneo di Palazzo della Cancelleria
*Visita guidata con prenotazione obbligatoria per l'apertura straordinaria ed esclusiva del salone dei 100 giorni, e della zona archeologica posta sotto la chiesa di S Lorenzo in Damaso.
Si narra che il palazzo della Cancelleria Apostolica fu costruito dal cardinal Riario grazie alle vincite di una singola notte di gioco. Alla sua realizzazione (1485-1515) contribuirono diversi architetti fra cui Andrea Bregno e Donato Bramante, al quale sono attribuiti anche l’esecuzione del bellissimo cortile rinascimentale e il restauro della contigua chiesa di S Lorenzo in Damaso. Nel 1546 il cardinal Alessandro Farnese commissionò a Giorgio Vasari di celebrare la memoria di papa Paolo III Farnese decorando ad affresco la volta del salone centrale del palazzo, opera che il Vasari si vantò di aver eseguito in solo 100 giorni. Scavi sotto al palazzo (1988- 91) hanno rivelato i resti di un sepolcreto cristiano e le vestigia di una grande basilica paleocristiana che la tradizione vuole costruita sulla Domus di Papa Damaso I (305-384), al di sotto di essa sono un mitreo e il sepolcro di Aulo Irzio sommerso dalle acque di un laghetto color smeraldo, profondo dai 3 ai 6 metri, alimentato dall’Euripus, canale proveniente dallo Stagno di Agrippa.
*Una visita imperdibile che prevede la prenotazione e il pagamento anticipato per l’apertura straordinaria del salone dei 100 giorni e della zona ipogea
*Una visita imperdibile che prevede la prenotazione e il pagamento anticipato per l’apertura straordinaria del salone dei 100 giorni e della zona ipogea
Appuntamento: da 30' prima, davanti l’entrata di Palazzo della Cancelleria, in piazza della Cancelleria (zona Campo dei Fiori)
La Casa dei Cavalieri di Rodi al Foro di Augusto e la Corporazione degli Speziali di S Lorenzo in Miranda al Tempio di Antonino e Faustina
*Visita guidata con prenotazione obbligatoria per l'apertura straordinaria ed esclusiva della Casa dei Cavalieri di Rodi e della chiesa e farmacia degli Speziali di S Lorenzo in Miranda (max 25 persone)
La casa, risultato di secoli di stratificazioni sul tempio di Marte Ultore nel Foro di Augusto passò nel XIII sec all'ordine Ospedaliero dei Cavalieridi San Giovanni, che acquisiranno i possedimenti del disciolto ordine dei templari trasformandolo nel complesso che ammiriamo oggi, caratterizzato dal notevole loggiato affacciato sui Fori. All'interno custodisce pregevoli stanze con soffitti in legno e pitture quattrocentesche, la sala delle bandiere e mappe, e la cappella Palatina.
Lasciati il Foro di Augusto e Nerva ci dirigeremo a scoprire un altro "tesoro nascosto": la Collegiata di S.Lorenzo in Miranda, sorta all'interno delle rovine del Tempio di Antonino e Faustina del II sec DC., donata nel XV sec alla Corporazione degli Speziali da papa Martino V Colonna, e impreziosita da pregevoli dipinti di Pietro da Cortona, del Domenichino e di maestri fiamminghi.
Appuntamento: Accoglienza e registrazioni da 30’ prima, piazza del Grillo 1
La Casa dei Cavalieri di Rodi al Foro di Augusto e la Corporazione degli Speziali di S Lorenzo in Miranda al Tempio di Antonino e Faustina
*Visita guidata con prenotazione obbligatoria per l'apertura straordinaria ed esclusiva della Casa dei Cavalieri di Rodi e della chiesa e farmacia degli Speziali di S Lorenzo in Miranda (max 25 persone)
La casa, risultato di secoli di stratificazioni sul tempio di Marte Ultore nel Foro di Augusto passò nel XIII sec all'ordine Ospedaliero dei Cavalieridi San Giovanni, che acquisiranno i possedimenti del disciolto ordine dei templari trasformandolo nel complesso che ammiriamo oggi, caratterizzato dal notevole loggiato affacciato sui Fori. All'interno custodisce pregevoli stanze con soffitti in legno e pitture quattrocentesche, la sala delle bandiere e mappe, e la cappella Palatina.
Lasciati il Foro di Augusto e Nerva ci dirigeremo a scoprire un altro "tesoro nascosto": la Collegiata di S.Lorenzo in Miranda, sorta all'interno delle rovine del Tempio di Antonino e Faustina del II sec DC., donata nel XV sec alla Corporazione degli Speziali da papa Martino V Colonna, e impreziosita da pregevoli dipinti di Pietro da Cortona, del Domenichino e di maestri fiamminghi.
Lasciati il Foro di Augusto e Nerva ci dirigeremo a scoprire un altro "tesoro nascosto": la Collegiata di S.Lorenzo in Miranda, sorta all'interno delle rovine del Tempio di Antonino e Faustina del II sec DC., donata nel XV sec alla Corporazione degli Speziali da papa Martino V Colonna, e impreziosita da pregevoli dipinti di Pietro da Cortona, del Domenichino e di maestri fiamminghi.
Appuntamento: Accoglienza e registrazioni da 30’ prima, piazza del Grillo 1
Roma Insolita e Segreta: Casino dell’Aurora Pallavicini
* apertura straordinaria e gratuita ogni 1° del mese (max 25 persone)
Un gioiello, dell’architettura romana dei primi del 1600, incastonato all’interno del prezioso complesso architettonico di Palazzo Pallavicini Rospigliosi, eretto sulle vestigia delle grandiose Terme di Costantino sul Colle del Quirinale (anticamente Monte Cavallo). Attraverso la duplice “Scala della Pastorella”, ornata da sculture marmoree di epoca romana, si accede ad un ampio giardino segreto ed al Casino dell’Aurora opera dall’architetto fiammingo Giovanni Vasanzio. Ricca la decorazione della facciata all’interno della quale sono inserite lastre di sarcofagi romani del II e III secolo d.C. che narrano storie mitologiche. L’interno del casino è impreziosito dai raffinati affreschi de “L’Aurora” di Guido Reni, “le quattro Stagioni” di Paul Brill ed “i Trionfi” di Antonio Tempesta.
Per ulteriori informazioni e per vedere le foto relative alla visita:
Appuntamento: Via XXIV Maggio, 43 (direzione piazza del Quirinale)
Roma Insolita e Segreta: Poesia e romanticismo nel cimitero Acattolico di Roma
*visita guidata con prenotazione obbligatoria per l'apertura straordinaria ed esclusiva a numero chiuso: massimo 20 partecipanti
All’ombra della Piramide Cestia, tra il profumo dei pini secolari, del mirto e delle rose selvatiche si trova un piccolo angolo di pace, il “cimitero degli acattolici” considerato uno dei più belli e suggestivi al mondo. Nato nel 1700, quando nessun non cattolico poteva essere sepolto nella cristianità della Roma di allora, accoglie oggi 4000 tombe di uomini di ogni paese, razza lingua ed età accomunati dall’amore per la nostra splendida città. Molti sono gli artisti e i poeti che riposano qui, come Keats e Shelley, ma anche uomini di cultura e politici come Gramsci. Una preziosa gemma incastonata nel traffico della città moderna tutta da scoprire.
Appuntamento: Via Caio Cestio 6, presso entrata del cimitero
Roma Insolita e Segreta: Casino Massimo Lancellotti e le pitture dei Nazareni
* apertura straordinaria ogni domenica mattina (max 25 partecipanti)
Il casino rappresenta la più importante testimonianza dell'attività romana dei Nazareni, pittori germanici del XIX secolo che si ispirarono all'arte italiana del primo Rinascimento, dipingendo scene tratte dai maggiori poemi della letteratura italiana tra cui spiccano brani della Divina Commedia di Dante, dell’Orlando Furioso dell’Ariosto e della Gerusalemme Liberata del Tasso. L’architettura semplice del casino riflette il gusto tardo manierista dei primi del ‘600, arricchito da sculture antiche e da un giardino all’italiana. Dal 1948 è sede della delegazione dei Francescani di Terra Santa.
Appuntamento: Via Matteo Boiardo, 16
Come arrivare: Metro A Manzoni. Bus 3, 85, 87, 117, 650, 850
Roma Insolita e Segreta:: il mistero dipinto fra le mura di Palazzo Altemps
prezioso esempio di architettura rinascimentale, pressoché sconosciuto al grande pubblico, riportato alle sue forme originali grazie ad un attento restauro che ha eliminato modifiche che ne avevano alterato l’aspetto. I suoi splendidi interni e la magnifica loggia, affrescata come fosse un giardino d'inverno, fanno da sfondo alle straordinarie collezioni archeologiche appartenute a famiglie della nobiltà romana. Fra i capolavori in mostra il magnifico gruppo del Galata suicida appartenuta ai Boncompagni Ludovisi, i reperti provenienti dal santuario di Iside al Campo Marzio e dal santuario Siriaco al Giannicolo. Ma ciò che più intriga sono i molti simboli dipinti fra le pareti della cappella di famiglia dedicata da Marco Sittico Altemps al figlio Roberto morto per decapitazione.
Appuntamento: P.zza Sant'Apollinare 46
Roma Insolita e Segreta: Villa Farnesina alla Lungara e la Loggia di Psiche
* Apertura "pomeridiana" straordinaria a numero chiuso max 25 partecipanti
Nel 1506, il banchiere senese Agostino Chigi, grande mecenate e personaggio di spicco della Roma Rinascimentale, per celebrare la sua potenza, fece progettare da Baldassare Peruzzi una villa per l'ozio sul prototipo della villa suburbana romana. Oltre all'aspetto architettonico, fu notevolmente curato anche quello pittorico; il sublime Raffaello, Sebastiano del Piombo e il Sodoma lasciarono la loro firma su affreschi che fecero scuola fra gli artisti del 500'. L'edificio a forma di ferro di cavallo, racchiude la magia dell'astrologia, la potenza di Ercole e la gelosia di Venere invidiosa di Psiche amata da Amore. Galatea corre veloce sul cocchio, mentre Polifemo suona una musica che possiamo solo immaginare. Le divinità banchettano, Alessandro e Rossane si sposano... ma la bellezza non si può raccontare, è necessario immergersi in quell'atmosfera, tra cortigiane, papi e artisti, senza dimenticare tutti i personaggi importanti che vissero tra quelle mura, nel corso dei secoli.
Appuntamento: Via della Lungara, 230 (presso il cancello d'entrata)
Roma Insolita e Segreta: L’opus Sectile di Porta Marina e la Caduta dell'Impero Romano
*Visita guidata del Museo Nazionale dell’alto Medioevo: EUR
Una visita altamente suggestiva quanto inusuale, questa proposta dall’associazione Roma e Lazio x Te. Un’occasione unica x visitare un museo che potrebbe presto chiudere i battenti a causa dei tagli alla cultura, e in cui sono conservati capolavori legati alla lenta ma inesorabile caduta dell’Impero Romano. Fra questi occupa un posto d’onore “l’Opus Sectile di Porta Marina”, straordinaria decorazione a intarsi marmorei che ornava le pareti, il pavimento e il soffitto di una sala di rappresentanza affacciata sul mare, appartenuta ad una Domus monumentale di IV sec. dC. Rinvenuta miracolosamente fra gli scavi di Ostia Antica nel 1959, restaurata e
mirabilmente ricostruita, la sala (7,5 metri x 7), fu interamente trasportata al Museo dell’Alto Medioevo nel 2000, ma l’opera non fu mai degnamente pubblicizzata, seppur capace d’indurre un’emozione estatica in chi l’osserva.
La nostra archeologa Eleonora Palleschi ci aiuterà a percorrere le fasi del ritrovamento e del restauro dell’opera, descrivendo le varietà dei marmi utilizzati e svelando il mistero che avvolge figure enigmatiche, nascoste fra fregi geometrici e floreali combinati con sontuosa eleganza.
Il percorso si conclude con testimonianze dell’occupazione Longobarda e successiva età Carolingia, splendidi gioielli e scintillanti armature datate dal V al X sec. dC.
Appuntamento: Viale Lincoln, zona E.U.R.
Palazzo Venezia e le collezioni del museo nazionale
costruito nella seconda metà del 1400 per il cardinal Pietro Barbo (futuro papa Paolo II), titolare dell’adiacente Basilica di S Marco. Suo nipote, Marco Barbo, promosse lavori di ampliamento, facendo aggiungere il bellissimo giardino porticato e il Viridarium.
Ceduto alla Repubblica di Venezia da papa Pio IV, che vi stabilì la sua ambasciata, fino a quando passò agli austriaci a seguito del trattato di Campoformio e poi allo stato Italiano.
Durante il ventennio fascista, Mussolini si insediò nella Sala del Mappamondo, dal cui balcone arringava le folle.
Attualmente il palazzo ospita una fra le più importanti biblioteche di archeologia e storia dell'arte, e il museo nazionale, dove si possono ammirare pregevoli opere d'arte databili fra il medioevo e il 1800, fra cui spiccano capolavori del Giorgione, Paolo Veneziano e altri autori di scuola veneta, interessante l’esposizione dedicata a ceramiche, porcellane e opere d’ebanisteria.
Accoglienza e registrazioni da 30’ prima, presso l’entrata in via del Plebiscito 118
Roma insolita e segreta: la casa di Pirandello
**visita guidata con prenotazione obbligatoria per l'apertura straordinaria ed esclusiva a numero chiuso: massimo 20 partecipanti
Una visita fuori dal comune per scoprire l’ultima dimora di Luigi Pirandello, che vi visse fino al 1936, anno in cui morì. L’appartamento conserva l’arredo originale scelto dallo scrittore, che ne sottolinea la personalità modesta malgrado il successo e il benessere raggiunto in vita. La biblioteca conserva oltre 2000 volumi appartenuti all’artista e la piccola macchina da scrivere portatile divenuta un inseparabile strumento di lavoro. Lo studio oltre ad essere luogo di scrittura, fu anche luogo di conversazione e ritrovo, il divano e le poltrone accolgono noi come accolsero i suoi amici ed ospiti. L’atmosfera ospitale e sobria che si respira in questa casa ci darà modo di conoscere da vicino l’uomo e il poeta, attraverso la lettura di alcuni suoi brani, ripercorreremo i momenti salienti della sua carriera e l’intimità della sua vicenda personale. Un appuntamento imperdibile x tutti coloro che ne hanno apprezzato la produzione poetica.
Appuntamento: Via Antonio Bosio 13b
Roma Insolita e Segreta: I Colonna, i Rovere e il Cardinal Bessarione: storia di una antica Basilica
*visita guidata della Basilica dei SS Apostoli e dei possedimenti della famiglia Sciarra-Colonna
*visita guidata con prenotazione obbligatoria per l'apertura straordinaria ed esclusiva a numero chiuso: massimo 25 partecipanti
La Basilica dei SS Apostoli, eretta nel VI secolo per celebrare il trionfo della fede cattolica sull’ eresia ariana dei Goti, fu testimone delle lotte intestine tra la famiglia guelfa degli Orsini e quella ghibellina dei Colonna, che portarono alla cattività Avignonese (1309-77). La sede Apostolica tornò definitivamente a Roma solo nel 1417, anno in cui Martino V Colonna pose termine allo scisma d'occidente, riuscendo a trasferire la cattedra papale nella basilica dei SS Apostoli, ubicata nei possedimenti della sua famiglia. Il conflitto fra gli Orsini e i Colonna terminò definitivamente solo nel 1511, grazie all’intervento di papa Giulio II della Rovere, che per celebrare “la pax romana” incaricò Melozzo da Forlì di decorare l’abside della basilica dei SS Apostoli con cori angelici.
Le ripetute inondazioni del Tevere convinsero i papi del XVIII secolo a ricostruire completamente la basilica, che perse così il suo aspetto rinascimentale, fino a quando, nel 1959 durante i lavori di ristrutturazione dell’attiguo palazzo Colonna, gli operai sfondarono casualmente una parete ritrovandosi in un' intercapedine posta fra il palazzo e la confinante chiesa, decorata da magnifici affreschi attribuiti ad Antoniazzo Romano e a Melozzo da Forli, preziosa testimonianza della scuola del “figurativismo” nella Roma papale della seconda metà del Quattrocento. Grande fu la sorpresa nello scoprire che questi affreschi giunti a noi in buono stato di conservazione, appartengono alla cappella del Cardinal Bessarione, creduta da circa 2 secoli perduta.
La visita si concluderà con una passeggiata storico artistica nel quartiere che ospitò in passato i possedimenti della famiglia Colonna e del ramo cadetto degli Sciarra.
Roma Insolita e Segreta: la Cappella del Cardinale Bessarione
*visita guidata con prenotazione obbligatoria per l'apertura straordinaria ed esclusiva della cappella
il Cardinale bizantino Bessarione volle farsi erigere una cappella nella Basilica dei SS Apostoli per celebrare l’avvenuta riconciliazione tra la Chiesa d’Occidente e quella d’Oriente. Nel 1465 vengono chiamati a decorarla due grandi artisti Melozzo da Forlì e Antoniazzo Romano che, con le storie di S. Michele arcangelo e i cori angelici, raggiungono vertici di potenza espressiva che sanciscono il definitivo predominio della scuola del “figurativismo” nella Roma papale della seconda metà del Quattrocento. I danni subiti dagli affreschi nel corso dei secoli, rischiarono di far perdere una preziosa testimonianza dell’arte rinascimentale, fortunatamente un attento lavoro di restauro ci consente oggi di poter apprezzare da privilegiati e ravvicinati punti di osservazione, sospesi su passerelle metalliche brani consistenti della decorazione originaria.
Appuntamento: Basilica dei SS Apostoli, P.za Santi Apostoli
I sotterranei affrescati della via Latina
*visita guidata con apertura "esclusiva e straordinaria" dell'area archeologica e sepolcreti ipogei della Via Latina, dei resti della Villa degli Anicii e della Basilica paleocristiana dedicata a Santo Stefano Protomartire
Nei pressi della fermata della metro A Arco di Travertino esiste un’area archeologica di grande impatto emotivo, ancora poco conosciuta al grande pubblico. La via Latina, che collegava Roma con Capua, ancora pavimentata per un lungo tratto dell'antico basolato in selce, conserva su entrambi i lati i resti di monumenti funebri disposti su più piani e con camera sepolcrale sotterranea databili dall’età repubblicana fino all’alto medioevo. Ammireremo le volte riccamente affrescate e stuccate dei sepolcri dei Valeri e dei Pancrazi, le decorazioni fittili e marmoree delle tombe dei Corneli, dei Calpurni e dei Fortunati. Di grande fascino i resti di una basilica paleocristiana eretta da Demetriade della famiglia degli Anicii, in un settore della loro villa.
Accoglienza e Registrazioni da 30’ prima all'ingresso dell'area archeologica in via dell'Arco di Travertino, 151.
Roma Insolita e Segreta: Casino dell’Aurora Pallavicini
* apertura straordinaria e gratuita ogni 1° del mese (max 25 persone)
Un gioiello, dell’architettura romana dei primi del 1600, incastonato all’interno del prezioso complesso architettonico di Palazzo Pallavicini Rospigliosi, eretto sulle vestigia delle grandiose Terme di Costantino sul Colle del Quirinale (anticamente Monte Cavallo). Attraverso la duplice “Scala della Pastorella”, ornata da sculture marmoree di epoca romana, si accede ad un ampio giardino segreto ed al Casino dell’Aurora opera dall’architetto fiammingo Giovanni Vasanzio. Ricca la decorazione della facciata all’interno della quale sono inserite lastre di sarcofagi romani del II e III secolo d.C. che narrano storie mitologiche. L’interno del casino è impreziosito dai raffinati affreschi de “L’Aurora” di Guido Reni, “le quattro Stagioni” di Paul Brill ed “i Trionfi” di Antonio Tempesta.
Per ulteriori informazioni e per vedere le foto relative alla visita:
Appuntamento: Via XXIV Maggio, 43 (direzione piazza del Quirinale)
Roma Insolita e Segreta: Poesia e romanticismo nel cimitero Acattolico di Roma
*visita guidata con prenotazione obbligatoria per l'apertura straordinaria ed esclusiva a numero chiuso: massimo 20 partecipanti
All’ombra della Piramide Cestia, tra il profumo dei pini secolari, del mirto e delle rose selvatiche si trova un piccolo angolo di pace, il “cimitero degli acattolici” considerato uno dei più belli e suggestivi al mondo. Nato nel 1700, quando nessun non cattolico poteva essere sepolto nella cristianità della Roma di allora, accoglie oggi 4000 tombe di uomini di ogni paese, razza lingua ed età accomunati dall’amore per la nostra splendida città. Molti sono gli artisti e i poeti che riposano qui, come Keats e Shelley, ma anche uomini di cultura e politici come Gramsci. Una preziosa gemma incastonata nel traffico della città moderna tutta da scoprire.
Appuntamento: Via Caio Cestio 6, presso entrata del cimitero
Roma Insolita e Segreta: Casino Massimo Lancellotti e le pitture dei Nazareni
* apertura straordinaria ogni domenica mattina (max 25 partecipanti)
Il casino rappresenta la più importante testimonianza dell'attività romana dei Nazareni, pittori germanici del XIX secolo che si ispirarono all'arte italiana del primo Rinascimento, dipingendo scene tratte dai maggiori poemi della letteratura italiana tra cui spiccano brani della Divina Commedia di Dante, dell’Orlando Furioso dell’Ariosto e della Gerusalemme Liberata del Tasso. L’architettura semplice del casino riflette il gusto tardo manierista dei primi del ‘600, arricchito da sculture antiche e da un giardino all’italiana. Dal 1948 è sede della delegazione dei Francescani di Terra Santa.
Il casino rappresenta la più importante testimonianza dell'attività romana dei Nazareni, pittori germanici del XIX secolo che si ispirarono all'arte italiana del primo Rinascimento, dipingendo scene tratte dai maggiori poemi della letteratura italiana tra cui spiccano brani della Divina Commedia di Dante, dell’Orlando Furioso dell’Ariosto e della Gerusalemme Liberata del Tasso. L’architettura semplice del casino riflette il gusto tardo manierista dei primi del ‘600, arricchito da sculture antiche e da un giardino all’italiana. Dal 1948 è sede della delegazione dei Francescani di Terra Santa.
Appuntamento: Via Matteo Boiardo, 16
Come arrivare: Metro A Manzoni. Bus 3, 85, 87, 117, 650, 850
Roma Insolita e Segreta:: il mistero dipinto fra le mura di Palazzo Altemps
prezioso esempio di architettura rinascimentale, pressoché sconosciuto al grande pubblico, riportato alle sue forme originali grazie ad un attento restauro che ha eliminato modifiche che ne avevano alterato l’aspetto. I suoi splendidi interni e la magnifica loggia, affrescata come fosse un giardino d'inverno, fanno da sfondo alle straordinarie collezioni archeologiche appartenute a famiglie della nobiltà romana. Fra i capolavori in mostra il magnifico gruppo del Galata suicida appartenuta ai Boncompagni Ludovisi, i reperti provenienti dal santuario di Iside al Campo Marzio e dal santuario Siriaco al Giannicolo. Ma ciò che più intriga sono i molti simboli dipinti fra le pareti della cappella di famiglia dedicata da Marco Sittico Altemps al figlio Roberto morto per decapitazione.
Appuntamento: P.zza Sant'Apollinare 46
Roma Insolita e Segreta: Villa Farnesina alla Lungara e la Loggia di Psiche
* Apertura "pomeridiana" straordinaria a numero chiuso max 25 partecipanti
Nel 1506, il banchiere senese Agostino Chigi, grande mecenate e personaggio di spicco della Roma Rinascimentale, per celebrare la sua potenza, fece progettare da Baldassare Peruzzi una villa per l'ozio sul prototipo della villa suburbana romana. Oltre all'aspetto architettonico, fu notevolmente curato anche quello pittorico; il sublime Raffaello, Sebastiano del Piombo e il Sodoma lasciarono la loro firma su affreschi che fecero scuola fra gli artisti del 500'. L'edificio a forma di ferro di cavallo, racchiude la magia dell'astrologia, la potenza di Ercole e la gelosia di Venere invidiosa di Psiche amata da Amore. Galatea corre veloce sul cocchio, mentre Polifemo suona una musica che possiamo solo immaginare. Le divinità banchettano, Alessandro e Rossane si sposano... ma la bellezza non si può raccontare, è necessario immergersi in quell'atmosfera, tra cortigiane, papi e artisti, senza dimenticare tutti i personaggi importanti che vissero tra quelle mura, nel corso dei secoli.
Appuntamento: Via della Lungara, 230 (presso il cancello d'entrata)
Roma Insolita e Segreta: L’opus Sectile di Porta Marina e la Caduta dell'Impero Romano
*Visita guidata del Museo Nazionale dell’alto Medioevo: EUR
Una visita altamente suggestiva quanto inusuale, questa proposta dall’associazione Roma e Lazio x Te. Un’occasione unica x visitare un museo che potrebbe presto chiudere i battenti a causa dei tagli alla cultura, e in cui sono conservati capolavori legati alla lenta ma inesorabile caduta dell’Impero Romano. Fra questi occupa un posto d’onore “l’Opus Sectile di Porta Marina”, straordinaria decorazione a intarsi marmorei che ornava le pareti, il pavimento e il soffitto di una sala di rappresentanza affacciata sul mare, appartenuta ad una Domus monumentale di IV sec. dC. Rinvenuta miracolosamente fra gli scavi di Ostia Antica nel 1959, restaurata e
7,5 metri x 7), fu interamente trasportata al Museo dell’Alto Medioevo nel 2000, ma l’opera non fu mai degnamente pubblicizzata, seppur capace d’indurre un’emozione estatica in chi l’osserva.
mirabilmente ricostruita, la sala (
La nostra archeologa Eleonora Palleschi ci aiuterà a percorrere le fasi del ritrovamento e del restauro dell’opera, descrivendo le varietà dei marmi utilizzati e svelando il mistero che avvolge figure enigmatiche, nascoste fra fregi geometrici e floreali combinati con sontuosa eleganza.
Il percorso si conclude con testimonianze dell’occupazione Longobarda e successiva età Carolingia, splendidi gioielli e scintillanti armature datate dal V al X sec. dC.
Appuntamento: Viale Lincoln, zona E.U.R.
Palazzo Venezia e le collezioni del museo nazionale
costruito nella seconda metà del 1400 per il cardinal Pietro Barbo (futuro papa Paolo II), titolare dell’adiacente Basilica di S Marco. Suo nipote, Marco Barbo, promosse lavori di ampliamento, facendo aggiungere il bellissimo giardino porticato e il Viridarium.
Ceduto alla Repubblica di Venezia da papa Pio IV, che vi stabilì la sua ambasciata, fino a quando passò agli austriaci a seguito del trattato di Campoformio e poi allo stato Italiano.
Durante il ventennio fascista, Mussolini si insediò nella Sala del Mappamondo, dal cui balcone arringava le folle.
Attualmente il palazzo ospita una fra le più importanti biblioteche di archeologia e storia dell'arte, e il museo nazionale, dove si possono ammirare pregevoli opere d'arte databili fra il medioevo e il 1800, fra cui spiccano capolavori del Giorgione, Paolo Veneziano e altri autori di scuola veneta, interessante l’esposizione dedicata a ceramiche, porcellane e opere d’ebanisteria.
Ceduto alla Repubblica di Venezia da papa Pio IV, che vi stabilì la sua ambasciata, fino a quando passò agli austriaci a seguito del trattato di Campoformio e poi allo stato Italiano.
Durante il ventennio fascista, Mussolini si insediò nella Sala del Mappamondo, dal cui balcone arringava le folle.
Attualmente il palazzo ospita una fra le più importanti biblioteche di archeologia e storia dell'arte, e il museo nazionale, dove si possono ammirare pregevoli opere d'arte databili fra il medioevo e il 1800, fra cui spiccano capolavori del Giorgione, Paolo Veneziano e altri autori di scuola veneta, interessante l’esposizione dedicata a ceramiche, porcellane e opere d’ebanisteria.
Accoglienza e registrazioni da 30’ prima, presso l’entrata in via del Plebiscito 118
Roma insolita e segreta: la casa di Pirandello
**visita guidata con prenotazione obbligatoria per l'apertura straordinaria ed esclusiva a numero chiuso: massimo 20 partecipanti
Una visita fuori dal comune per scoprire l’ultima dimora di Luigi Pirandello, che vi visse fino al 1936, anno in cui morì. L’appartamento conserva l’arredo originale scelto dallo scrittore, che ne sottolinea la personalità modesta malgrado il successo e il benessere raggiunto in vita. La biblioteca conserva oltre 2000 volumi appartenuti all’artista e la piccola macchina da scrivere portatile divenuta un inseparabile strumento di lavoro. Lo studio oltre ad essere luogo di scrittura, fu anche luogo di conversazione e ritrovo, il divano e le poltrone accolgono noi come accolsero i suoi amici ed ospiti. L’atmosfera ospitale e sobria che si respira in questa casa ci darà modo di conoscere da vicino l’uomo e il poeta, attraverso la lettura di alcuni suoi brani, ripercorreremo i momenti salienti della sua carriera e l’intimità della sua vicenda personale. Un appuntamento imperdibile x tutti coloro che ne hanno apprezzato la produzione poetica.
Appuntamento: Via Antonio Bosio 13b
Roma Insolita e Segreta: I Colonna, i Rovere e il Cardinal Bessarione: storia di una antica Basilica
Roma Insolita e Segreta: I Colonna, i Rovere e il Cardinal Bessarione: storia di una antica Basilica
*visita guidata della Basilica dei SS Apostoli e dei possedimenti della famiglia Sciarra-Colonna
*visita guidata con prenotazione obbligatoria per l'apertura straordinaria ed esclusiva a numero chiuso: massimo 25 partecipanti
*visita guidata con prenotazione obbligatoria per l'apertura straordinaria ed esclusiva a numero chiuso: massimo 25 partecipanti
La Basilica dei SS Apostoli, eretta nel VI secolo per celebrare il trionfo della fede cattolica sull’ eresia ariana dei Goti, fu testimone delle lotte intestine tra la famiglia guelfa degli Orsini e quella ghibellina dei Colonna, che portarono alla cattività Avignonese (1309-77). La sede Apostolica tornò definitivamente a Roma solo nel 1417, anno in cui Martino V Colonna pose termine allo scisma d'occidente, riuscendo a trasferire la cattedra papale nella basilica dei SS Apostoli, ubicata nei possedimenti della sua famiglia. Il conflitto fra gli Orsini e i Colonna terminò definitivamente solo nel 1511, grazie all’intervento di papa Giulio II della Rovere, che per celebrare “la pax romana” incaricò Melozzo da Forlì di decorare l’abside della basilica dei SS Apostoli con cori angelici.
Le ripetute inondazioni del Tevere convinsero i papi del XVIII secolo a ricostruire completamente la basilica, che perse così il suo aspetto rinascimentale, fino a quando, nel 1959 durante i lavori di ristrutturazione dell’attiguo palazzo Colonna, gli operai sfondarono casualmente una parete ritrovandosi in un' intercapedine posta fra il palazzo e la confinante chiesa, decorata da magnifici affreschi attribuiti ad Antoniazzo Romano e a Melozzo da Forli, preziosa testimonianza della scuola del “figurativismo” nella Roma papale della seconda metà del Quattrocento. Grande fu la sorpresa nello scoprire che questi affreschi giunti a noi in buono stato di conservazione, appartengono alla cappella del Cardinal Bessarione, creduta da circa 2 secoli perduta.
La visita si concluderà con una passeggiata storico artistica nel quartiere che ospitò in passato i possedimenti della famiglia Colonna e del ramo cadetto degli Sciarra.
La visita si concluderà con una passeggiata storico artistica nel quartiere che ospitò in passato i possedimenti della famiglia Colonna e del ramo cadetto degli Sciarra.
Roma Insolita e Segreta: la Cappella del Cardinale Bessarione
*visita guidata con prenotazione obbligatoria per l'apertura straordinaria ed esclusiva della cappella
il Cardinale bizantino Bessarione volle farsi erigere una cappella nella Basilica dei SS Apostoli per celebrare l’avvenuta riconciliazione tra la Chiesa d’Occidente e quella d’Oriente. Nel 1465 vengono chiamati a decorarla due grandi artisti Melozzo da Forlì e Antoniazzo Romano che, con le storie di S. Michele arcangelo e i cori angelici, raggiungono vertici di potenza espressiva che sanciscono il definitivo predominio della scuola del “figurativismo” nella Roma papale della seconda metà del Quattrocento. I danni subiti dagli affreschi nel corso dei secoli, rischiarono di far perdere una preziosa testimonianza dell’arte rinascimentale, fortunatamente un attento lavoro di restauro ci consente oggi di poter apprezzare da privilegiati e ravvicinati punti di osservazione, sospesi su passerelle metalliche brani consistenti della decorazione originaria.
il Cardinale bizantino Bessarione volle farsi erigere una cappella nella Basilica dei SS Apostoli per celebrare l’avvenuta riconciliazione tra la Chiesa d’Occidente e quella d’Oriente. Nel 1465 vengono chiamati a decorarla due grandi artisti Melozzo da Forlì e Antoniazzo Romano che, con le storie di S. Michele arcangelo e i cori angelici, raggiungono vertici di potenza espressiva che sanciscono il definitivo predominio della scuola del “figurativismo” nella Roma papale della seconda metà del Quattrocento. I danni subiti dagli affreschi nel corso dei secoli, rischiarono di far perdere una preziosa testimonianza dell’arte rinascimentale, fortunatamente un attento lavoro di restauro ci consente oggi di poter apprezzare da privilegiati e ravvicinati punti di osservazione, sospesi su passerelle metalliche brani consistenti della decorazione originaria.
Appuntamento: Basilica dei SS Apostoli, P.za Santi Apostoli
I sotterranei affrescati della via Latina
*visita guidata con apertura "esclusiva e straordinaria" dell'area archeologica e sepolcreti ipogei della Via Latina, dei resti della Villa degli Anicii e della Basilica paleocristiana dedicata a Santo Stefano Protomartire
Nei pressi della fermata della metro A Arco di Travertino esiste un’area archeologica di grande impatto emotivo, ancora poco conosciuta al grande pubblico. La via Latina, che collegava Roma con Capua, ancora pavimentata per un lungo tratto dell'antico basolato in selce, conserva su entrambi i lati i resti di monumenti funebri disposti su più piani e con camera sepolcrale sotterranea databili dall’età repubblicana fino all’alto medioevo. Ammireremo le volte riccamente affrescate e stuccate dei sepolcri dei Valeri e dei Pancrazi, le decorazioni fittili e marmoree delle tombe dei Corneli, dei Calpurni e dei Fortunati. Di grande fascino i resti di una basilica paleocristiana eretta da Demetriade della famiglia degli Anicii, in un settore della loro villa.
Accoglienza e Registrazioni da 30’ prima all'ingresso dell'area archeologica in via dell'Arco di Travertino, 151.
*visita guidata con apertura "esclusiva e straordinaria" dell'area archeologica e sepolcreti ipogei della Via Latina, dei resti della Villa degli Anicii e della Basilica paleocristiana dedicata a Santo Stefano Protomartire
Nei pressi della fermata della metro A Arco di Travertino esiste un’area archeologica di grande impatto emotivo, ancora poco conosciuta al grande pubblico. La via Latina, che collegava Roma con Capua, ancora pavimentata per un lungo tratto dell'antico basolato in selce, conserva su entrambi i lati i resti di monumenti funebri disposti su più piani e con camera sepolcrale sotterranea databili dall’età repubblicana fino all’alto medioevo. Ammireremo le volte riccamente affrescate e stuccate dei sepolcri dei Valeri e dei Pancrazi, le decorazioni fittili e marmoree delle tombe dei Corneli, dei Calpurni e dei Fortunati. Di grande fascino i resti di una basilica paleocristiana eretta da Demetriade della famiglia degli Anicii, in un settore della loro villa.
Accoglienza e Registrazioni da 30’ prima all'ingresso dell'area archeologica in via dell'Arco di Travertino, 151.
I Sotterranei di San Pasquale Baylon, protettore delle "Femmine e delle zitelle"
Nel 2000, presso l'ex conservatorio di San Pasquale Baylon, odierno collegio "Sedes Sapientiae", vennero rinvenuti ambienti ipogei che ci mostrano l'evoluzione dell'area di Trastevere, una serie di abitazioni romane trasformate da insulae a domus, con ricchi mosaici ed affreschi e addirittura i resti di una strada romana. Una visita imperdibile per scoprire un altro angolo di Trastevere e conoscere la figura di questo santo di origine spagnola, protettore delle "Femmine", delle "Zitelle" e dei… pasticceri.
Appuntamento: Via Anicia 12
Roma Sotterranea e Segreta: San Paolo alla Regola e i Sotterranei di Campo dei Fiori
Descrizione:
Un’occasione eccezionale per visitare un luogo solitamente chiuso al pubblico.
Un viaggio a ritroso nel tempo attraverso ben quattro fasi di vita che vanno dal I al IV sec. dC. Qui erano gli Horrea Vespasiani affacciati sul fiume, su cui successivamente andarono ad impiantarsi insulae abitative distribuite su più piani d’altezza. Scendendo pian piano raggiungeremo il livello dell’antico percorso stradale che collegava il Circo Flaminio (dove oggi è il Ghetto Ebraico) ai Navalia (antico porto Militare sito presso Palazzo Farnese) e al Tarentum (santuario arcaico sito presso S Giovanni dei Fiorentini). Tutto questo è il fascino dei Sotterranei di Roma, una città parallela spesso sconosciuta anche agli stessi romani.
Accoglienza e registrazioni da 30’ prima Via di S Paolo alla Regola 16, sotto il cinquecentesco Palazzo Specchi
I Sotterranei di San Pasquale Baylon, protettore delle "Femmine e delle zitelle"
Nel 2000, presso l'ex conservatorio di San Pasquale Baylon, odierno collegio "Sedes Sapientiae", vennero rinvenuti ambienti ipogei che ci mostrano l'evoluzione dell'area di Trastevere, una serie di abitazioni romane trasformate da insulae a domus, con ricchi mosaici ed affreschi e addirittura i resti di una strada romana. Una visita imperdibile per scoprire un altro angolo di Trastevere e conoscere la figura di questo santo di origine spagnola, protettore delle "Femmine", delle "Zitelle" e dei… pasticceri.
Appuntamento: Via Anicia 12
Roma Sotterranea e Segreta: San Paolo alla Regola e i Sotterranei di Campo dei Fiori
Descrizione:
Un’occasione eccezionale per visitare un luogo solitamente chiuso al pubblico.
Un viaggio a ritroso nel tempo attraverso ben quattro fasi di vita che vanno dal I al IV sec. dC. Qui erano gli Horrea Vespasiani affacciati sul fiume, su cui successivamente andarono ad impiantarsi insulae abitative distribuite su più piani d’altezza. Scendendo pian piano raggiungeremo il livello dell’antico percorso stradale che collegava il Circo Flaminio (dove oggi è il Ghetto Ebraico) ai Navalia (antico porto Militare sito presso Palazzo Farnese) e al Tarentum (santuario arcaico sito presso S Giovanni dei Fiorentini). Tutto questo è il fascino dei Sotterranei di Roma, una città parallela spesso sconosciuta anche agli stessi romani.
Accoglienza e registrazioni da 30’ prima Via di S Paolo alla Regola 16, sotto il cinquecentesco Palazzo Specchi
Sotterranei e Mitreo delle Terme di Caracalla
*visita guidata con apertura “straordinaria ed esclusiva” - (max 25 pax)
Scenderemo nei sotterranei di uno dei più grandi e meglio conservati impianti termali dell’antichità, riaperti in via “straordinaria” a gruppi accompagnati da guide abilitate, a cui è riservato il raro privilegio di poterli esplorare.
Un dedalo di gallerie e cunicoli di servizio semibui, ove lavoravano servi e schiavi addetti al funzionamento delle terme, senza creare alcun tipo di intralcio o interferenza con le attività che svolgevano i bagnanti in superficie, a poca distanza dalla loro teste“
I sotterranei conservano al loro interno anche un fastoso mitreo scoperto nel 1912, che risulta essere il più grande tra quelli ritrovati a Roma. Databile al III secolo d.C. si compone di cinque ambienti comunicanti con il piano superiore attraverso una scala. Al centro dell’ambiente principale si trova una fossa rettangolare dove si ritiene che venisse sacrificato il toro, e per questo denominata fossa sanguinis. Grazie ai recenti restauri il mitreo è stato liberato da uno spesso strato di fango, che ha rimesso in luce il pavimento a mosaico e le decorazioni ad intonaco compreso un raro affresco su cui sono raffigurati il dio Mitra e un personaggio munito di fiaccola che tiene nella mano sinistra un disco solare. Rinvenuti, in frammenti, parte del gruppo statuario con la raffigurazione di Mitra nell’atto di uccidere il toro ed un altare.
Accoglienza e Registrazioni da 30’ prima, in via delle Terme di Caracalla, presso l’ingresso delle Terme
Ipogeo di Via Livenza
*visita guidata con apertura “straordinaria” a n. chiuso (max 20 persone)
A pochi passi dalla Via Salaria, dietro al cancello di un garage dismesso si cela un sito ipogeo affascinante, quanto ambiguo.
Davanti i nostri occhi vedremo apparire uno spettacolo di colori e sfondi boschivi che accolgono la Dea Diana e le sue ninfe che sembrano volersi immergere nella sottostante vasca dalla forma rettangolare con i gradini per immersione.
Trattasi di ninfeo? O di fonte battesimale?
Alcuni studiosi ipotizzarono il luogo come santuario per un culto misterico i cui riti si fondavano sull'immersione .
Accoglienza e registrazioni da 30’ prima, in Via Livenza 4 (traversa di via Po)
Sotterranei e Mitreo delle Terme di Caracalla
*visita guidata con apertura “straordinaria ed esclusiva” - (max 25 pax)
Scenderemo nei sotterranei di uno dei più grandi e meglio conservati impianti termali dell’antichità, riaperti in via “straordinaria” a gruppi accompagnati da guide abilitate, a cui è riservato il raro privilegio di poterli esplorare.
Un dedalo di gallerie e cunicoli di servizio semibui, ove lavoravano servi e schiavi addetti al funzionamento delle terme, senza creare alcun tipo di intralcio o interferenza con le attività che svolgevano i bagnanti in superficie, a poca distanza dalla loro teste“
I sotterranei conservano al loro interno anche un fastoso mitreo scoperto nel 1912, che risulta essere il più grande tra quelli ritrovati a Roma. Databile al III secolo d.C. si compone di cinque ambienti comunicanti con il piano superiore attraverso una scala. Al centro dell’ambiente principale si trova una fossa rettangolare dove si ritiene che venisse sacrificato il toro, e per questo denominata fossa sanguinis. Grazie ai recenti restauri il mitreo è stato liberato da uno spesso strato di fango, che ha rimesso in luce il pavimento a mosaico e le decorazioni ad intonaco compreso un raro affresco su cui sono raffigurati il dio Mitra e un personaggio munito di fiaccola che tiene nella mano sinistra un disco solare. Rinvenuti, in frammenti, parte del gruppo statuario con la raffigurazione di Mitra nell’atto di uccidere il toro ed un altare.
Accoglienza e Registrazioni da 30’ prima, in via delle Terme di Caracalla, presso l’ingresso delle Terme
I sotterranei conservano al loro interno anche un fastoso mitreo scoperto nel 1912, che risulta essere il più grande tra quelli ritrovati a Roma. Databile al III secolo d.C. si compone di cinque ambienti comunicanti con il piano superiore attraverso una scala. Al centro dell’ambiente principale si trova una fossa rettangolare dove si ritiene che venisse sacrificato il toro, e per questo denominata fossa sanguinis. Grazie ai recenti restauri il mitreo è stato liberato da uno spesso strato di fango, che ha rimesso in luce il pavimento a mosaico e le decorazioni ad intonaco compreso un raro affresco su cui sono raffigurati il dio Mitra e un personaggio munito di fiaccola che tiene nella mano sinistra un disco solare. Rinvenuti, in frammenti, parte del gruppo statuario con la raffigurazione di Mitra nell’atto di uccidere il toro ed un altare.
Accoglienza e Registrazioni da 30’ prima, in via delle Terme di Caracalla, presso l’ingresso delle Terme
Ipogeo di Via Livenza
*visita guidata con apertura “straordinaria” a n. chiuso (max 20 persone)
A pochi passi dalla Via Salaria, dietro al cancello di un garage dismesso si cela un sito ipogeo affascinante, quanto ambiguo.
Davanti i nostri occhi vedremo apparire uno spettacolo di colori e sfondi boschivi che accolgono la Dea Diana e le sue ninfe che sembrano volersi immergere nella sottostante vasca dalla forma rettangolare con i gradini per immersione.
Davanti i nostri occhi vedremo apparire uno spettacolo di colori e sfondi boschivi che accolgono la Dea Diana e le sue ninfe che sembrano volersi immergere nella sottostante vasca dalla forma rettangolare con i gradini per immersione.
Trattasi di ninfeo? O di fonte battesimale?
Alcuni studiosi ipotizzarono il luogo come santuario per un culto misterico i cui riti si fondavano sull'immersione .
Alcuni studiosi ipotizzarono il luogo come santuario per un culto misterico i cui riti si fondavano sull'immersione .
Accoglienza e registrazioni da 30’ prima, in Via Livenza 4 (traversa di via Po)
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