Antiche Spezierie e Monasteri di Clausura nel Rione Trastevere - Visita guidata con apertura straordinaria - Sabato 04/03/23, h 11.20




Antiche Spezierie e Monasteri di Clausura nel Rione Trastevere
Visita guidata a numero chiuso (max 15 partecipanti) con apertura straordinaria ed esclusiva dell’antica Spezieria di Santa Maria della Scala e del Monastero di Santa Maria dei Sette Dolori del Borromini, per vivere le emozioni della Città eterna in un ex monastero.

QUANDO
Sabato 4 marzo 2023, h 11.20

INFO
-La visita sarà condotta da: Luisa Delle Fratte, storica dell'arte in possesso dell'abilitazione di guida turistica della città di Roma.
-Durata: circa 2 ore.
-Accoglienza e registrazioni: da 30’ prima, in Piazza della Scala 23.
-La prenotazione è indispensabile per ricevere conferma e soprattutto per essere ricontattati in caso di variazioni. VEDI SOTTO COME PRENOTARE.

COSTO
Contributo associativo per partecipare alla visita guidata comprensivo di diritti di prenotazione, biglietto d'ingresso e Vox:
€2​6 nuovi iscritti; 
€2​5 soci
​24 (14-24 anni), disabili e loro accompagnatori
​20 (6-13 anni)
- I possessori di coupon o voucher regalo dovranno integrare la differenza di €15 per poter partecipare a questa visita. I 15 euro servono a coprire diritti di prenotazione, biglietto d'ingresso alla galleria e vox.

NOTA BENE
-La tariffa include l'iscrizione associativa e vox per ascoltare le nostre guide in maniera sicura e rilassata.
-Contributi di partecipazione, quote sociali e donazioni, sono i principali strumenti di sostentamento per un'associazione no-profit: questi servono a coprire le spese annuali di gestione ordinaria e amministrativa, e consentono di organizzare e promuovere eventi ed attività culturali per gli iscritti, mantenendo in vita il progetto sociale.
-L’Associazione offre solo il servizio di guida e accompagnamento, i partecipanti avranno quindi assoluta responsabilità per la propria sicurezza e quella dei propri figli.
-A causa della normativa Covid  i gruppi saranno contingentati. 
-L'Associazione potrebbe dover dividere gli iscritti in più gruppi guidati da diverse guide per poter rispettare le regole di contingentamento.
-L’Associazione declina ogni responsabilità per danni che dovessero subire i partecipanti nel corso della visita guidata. Gli stessi dovranno effettuare ricorso verso i responsabili delle aree visitate.
-Per leggere il regolamento associativo cliccare su bit.ly/3sP23u0    

SCONTI
2 euro di sconto a chi prenota e partecipa a 2 visite organizzate dalla nostra Associazione durante la stessa settimana (la settimana va da lunedì a domenica). Se interessati, potrete trovare le informazioni relative alle altre visite sul nostro sito: http://romaelazioperte.blogspot.it

DESCRIZIONE
Il semplice ed austero complesso monastico dedicato alla Madonna dei Sette Dolori, presenta una facciata in laterizi smussata ed ondulata, delimitata da due ali d’angelo che curvandosi verso l’interno sottolineano allusivamente alla chiusura e al ritiro delle oblate agostiniane, che ci ospiteranno in via del tutto eccezionale all’interno di questo capolavoro poco noto del geniale Francesco Borromini.
Dopo aver percorso un breve tratto della Lungaretta giungeremo alla seicentesca farmacia di Santa Maria della Scala, dove fra gli scaffali in legno di noce si conservano droghe, antidoti e pozioni confezionate sapientemente dagli speziali dell’ordine dei Carmelitani Scalzi, come l’acqua Rossa contro la peste, la lavanda Melissa contro l’isteria, o l’erba di Santa Croce, tabacco masticabile utilizzato per curare le nevralgie. Ma la ricetta più famosa non può essere che quella della Theriaca, antidoto antiveleni inventato da Andromaco, medico di Nerone. Visitati i laboratori affollati di bilance, alambicchi di distillazione, mortai, ampolle e vasi di ceramica, giungeremo alle segrete dove venivano imprigionati quei frati che per errore avevano provocato la morte di un loro paziente. A tal proposito il Belli, che aveva usato l’acqua di Santa Maria della Scala per curare un mal di denti, scrisse che gli procurò in bocca “cento inferni sani, sani”.
Una visita imperdibile per respirare a pieni polmoni le tradizioni di una Trastevere, ancora tutta da scoprire.

PRENOTAZIONI 
"consigliate entro il giorno che precede la data dell'evento"
compilando il modulo prenotazioni CLICCANDO SUL LINK: bit.ly/3x7jhDj   
o inviando una mail a romaelazioxte@gmail.com 
o scrivendo un SMS/WA (se si prenota nelle 24 ore che precedono l’evento) al 3463708478 oppure al 3383435907.
INDICANDO:
data e titolo della visita, nome e cognome di chi effettua la prenotazione, numero dei partecipanti (specificando l'età di eventuali bambini), numero di cellulare e indirizzo mail.
***La prenotazione è indispensabile per ricevere conferma che la visita partirà, e soprattutto per essere ricontattati in caso di variazioni.

NOTA BENE: consigliamo di leggere il Regolamento associativo cliccando su bit.ly/3sP23u0    





Sabato 4 marzo 2023, h 11.20 
Antiche Farmacie e Monasteri di Clausura nel Rione Trastevere. 
Visita guidata a numero chiuso (max 15 partecipanti) con apertura straordinaria ed esclusiva dell’antica Spezieria di Santa Maria della Scala e del Monastero di Santa Maria dei Sette Dolori del Borromini, per vivere le emozioni della Città eterna in un ex monastero. 
La visita sarà condotta da: Luisa Delle Fratte, storica dell'arte in possesso dell'abilitazione di guida turistica della città di Roma. 
Per ulteriori info goo.gl/h3mQ5X  




DISCLAIMER: foto tratte dal Web (alcuni scatti anonimi e altri tratti dall'articolo di LUISA MOSELLO, qui di seguito pubblicato)

Santa Maria dei Sette Dolori - foto di LUISA MOSELLO

Targa a memoria della committenza voluta da Camilla Virginia Savelli Farnese nel 1642  - foto di LUISA MOSELLO

la facciata movimentata dall’articolato schema di linee curve e nicchie   - foto di LUISA MOSELLO

All’interno si apre un ampio vestibolo ottagonale sorretto da quattro arcate che Borromini costruì ispirandosi alla Piazza d’Oro di Villa Adriana  - foto di LUISA MOSELLO

le decorazioni architettoniche borrominiane sono state snaturate dai lavori di restauro del 1845  - foto di LUISA MOSELLO

Nelle antiche celle schermi piatti di tv e computer si armonizzano coi pregiati mobili che le suore agostininane recavano in dote dalle loro ricche famiglie.   - foto di LUISA MOSELLO

La galleria delle lunette  - foto di LUISA MOSELLO

 Ascensori si alternano a vecchie scale in peperino per favorire la scoperta di fontane, madonne di alabastro, lunette secentesche, fino al segreto della suite imperiale  - foto di LUISA MOSELLO

Il Chiostro  - foto di LUISA MOSELLO



S Maria della Scala: Narra la tradizione che, nello stesso luogo dove oggi sorge la chiesa, una levatrice di nome Cornelia stesse pregando dinanzi ad un'immagine della Madonna situata sotto la scala di una casetta, quando la figlia, nata muta, iniziò a parlare. Naturalmente si gridò al miracolo e l'accaduto si diffuse rapidamente per tutta Roma.  - foto di LUISA MOSELLO

 al secondo piano si trova la spezieria la più antica farmacia di Roma giunta integra fino ai nostri giorni. Originariamente istituita per le necessità dei frati, che coltivavano nell'orto le piante medicinali necessarie alla loro salute, alla fine del Seicento fu aperta a tutti e divenne così famosa che vi ricorrevano anche principi, cardinali e perfino i medici dei pontefici. 








Alla scoperta di Roma in una cella: vivere le emozioni della Città eterna in un ex monastero
Il VOI Donna Camilla Savelli Hotel presenta le novità fra passato e futuro
Pubblicato il 11/12/2018​ da ​LUISA MOSELLO

Ci sono luoghi, a Roma, che non vanno visitati ma vissuti. Destinazioni non per turisti ma per esploratori di emozioni e cacciatori di esperienze. Da fare in un “albergo non albergo” come il VOI Donna Camilla Savelli della catena VOIhotels di Alpitour, custodito come un prezioso cammeo alle pendici del Gianicolo. In via Garibaldi cuore di Trastevere, in un nastro che dal fiume lambisce l’Orto Botanico con le sue meraviglie di profumi e colori per arrivare in quel gioiello che è San Pietro in Montorio fino a raggiungere il famoso Fontanone.

Nel percorso, dopo essersi lasciati alle spalle il pullulare di locali più o meno caratteristici (e turistici), ecco incastonato un hotel sì, ma sui generis perché ospita viaggiatori alla ricerca di quel “quid” in più. Ovvero non del lusso ma dell’eccellenza. Quella, per intenderci, delle suggestioni rinascimentali e barocche donate dal grande passato di una Città non a caso definita eterna. E sì perché questo complesso è un ex convento realizzato dal genio di Francesco Borromini nel 1642 in onore di Camilla Virginia Savelli duchessa di Latera.
L’entrata della chiesa Santa Maria dei sette dolori all’interno dell’hotel (Foto credit Luisa Mosello)
L’entrata della chiesa Santa Maria dei sette dolori all’interno dell’hotel (Foto credit Luisa Mosello)
La nobildonna romana sposa di Pier Francesco Farnese alla morte del marito vi abitó insieme alle suore dell’istitutuzione religiosa da lei fondata perché mossa dal desiderio, che aveva fin da giovane, di prendere i voti. Ancora oggi all’interno dell’albergo, piú volte premiato ai Wolrd Travel Awards con il prestigioso riconoscimento Italy’s Leading Lifestyle Hotel, esiste una chiesa consacrata intitolata alla Madonna dei sette dolori in cui si canta messa ogni mattina alle sette del mattino, il sabato e la domenica un’ora piú tardi. E per questo non è raro che le consorelle si mescolino ai clienti-viaggiatori (al primo posto gli americani con + 30% seguiti da nord europei, francesi, italiani e spagnoli con una media di soggiorno di tre giorni, alta per la Capitale). Oggi ne son rimaste solo tre, vivono in un edificio all’interno del complesso dopo aver lasciato le celle divenute accoglienti camere per gli ospiti, in tutto 99, le ultime inaugurate di recente.

Il restauro e gli investimenti fra passato e futuro
Negli anni è stato portato avanti un grande lavoro di restauro che ha rispettato sia i criteri architettonici tipici del Barocco che il progetto originale di Borromini. Con lo straordinario prospetto della chiesa che richiama la forza ascensionale tipica delle opere del grande artista. Con la facciata rimasta incompiuta per l’interruzione dei lavori nel 1665 a causa delle difficoltà economiche dei Farnese.
Obiettivo di VOIhotels è sempre stato quello di valorizzare la struttura, proteggendone l’essenza originaria di monastero senza dimenticare elementi di comfort e modernità che rendono quest’oasi di quiete e di storia imperturbabile un hotel di charme sia fuori che dentro il tempo contemporaneo. Con wifi free, smartphone ad hoc a far da guida e dintorni.

E il successo di questa formula, che punta proprio all’eccellenza di un’esperienza al di fuori dei circuiti turistici, si tocca con mano, nei numeri che ha snocciolato l’Ad di VOIhotels Paolo Terrinoni. L’hoter romano diretto da Elena Prandelli, infatti, rispetto allo scorso anno ha avuto un + 11% di ricavo medio per camera e + 30% di occupazione (anche grazie alle stanze in più). E aumenta anche il segmento Mice, destinato ai meeting, agli incentive tour e agli eventi, che registra un milione di fatturato.
Il refettorio (Foto credit Luisa Mosello)
L’antica grotta (Foto credit Luisa Mosello)
Angoli impregnati di storia
Con questi risultati naturale investire ancora di piú sulle proposte di qualità che possono far da ponte fra presente e passato. E affiancare qualche novità ad angoli di grande e antica bellezza come la grotta del secondo secolo usata come cantina (e anche come rifugio per gli ebrei del Ghetto romano), la sala del refettorio, la scala borrominana, la galleria delle lunette, il chiostro con l’epigrafe misteriosamente scritta in greco, l’orto trasformato in giardino con la fontana del XVII secolo alimentata dall’acqua Paola e il terrazzo con impareggiabile vista su Roma.

Il nuovo ristorante “Il Ferro e il Fuoco”
La novità in questione riguarda il ristorante appena inaugurato all’interno dell’hotel ma aperto anche alla clientela esterna. Già il nome “Il Ferro e il Fuoco” è un richiamo alle atmosfere che narrano di​ ​materia e passione sempre sul filo delle suggestioni. Il progetto è stato seguito dalla geniale interior designer Maria Ilaria Billi e la mise en place arricchita con i dettagli dei cristalli sintetici dorati di Mario Luca Giusti, artista fiorentino che espone al Metropolitan Museum di New York.
I tavoli sono 20, i coperti una quarantina. E la cucina? Con un cuore tutto rinascimentale aperto alle contaminazioni gastronomiche del futuro. L’emozione è servita. Su un piatto d’argento, anzi d’oro.




DISCLAIMER: Le foto presenti su questo blog sono state per la maggior parte tratte da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione - indirizzo e-mail: romaelazioxte@gmail.com  - in modo da ottenere immediata rimozione di dette immagini.









-Accoglienza e registrazioni: da 30’ prima, in Via Garibaldi 27 (di fronte alla caserma "Podgora" dei Carabinieri, a pochi passi da Porta Settimiana).



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